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POLITICA

Lavoro

Verso il decreto sui voucher, il piano del governo per evitare il referendum

In Parlamento prosegue l'esame delle proposte di modifica delle norme sui voucher e gli appalti oggetto dei referendum promossi dalla Cgil

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Potrebbe essere varato dal consiglio dei ministri di venerdì un decreto che recepisce il testo in discussione in commissione Lavoro della Camera sulla modifica dello strumento dei voucher. In questo modo, con lo strumento del decreto, le norme entrerebbero subito in vigore, depotenziando il referendum chiesto dal Cgil. Ieri, nel giorno in cui il governo ha ufficializzato la data del referendum il 28 maggio, è proseguito il lavoro per approvare una legge che intervenga sui voucher e sugli appalti. L'intenzione è avere entro giovedì il via libera della commissione Lavoro della Camera al testo, che verrebbe a quel punto trasformato già venerdì in Consiglio dei ministri in un decreto legge.

Camusso: "Voucher nuova frontiera di precarietà"
"I voucher usati dalle aziende sono la nuova frontiera della precarieta'. In molti casi sono stati anche la copertura di lavoro nero. Un lavoro sempre piu' precario e' una delle ragioni della continuita' della recessione e della crisi della produzione". Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, ai microfoni di "Omnibus". "Una cosa sono le famiglie, tutt'altro sono le aziende e la Pubblica Amministrazione", ha spiegato la Camusso, per la quale "siamo l'unico paese dove il lavoro si puo' comprare in tabaccheria. Non si risolvono i problemi di complicazione del sistema scaricandoli sui lavoratori".

Epifani: Voucher siano solo per famiglie e piccoli lavoratori
"Bene che il governo abbia fissato la data dei referendum, ma farebbe bene ad abbinare al 28 maggio il primo turno delle elezioni amministrative". Così Guglielmo Epifani, già leader della Cgil, poi segretario del Pd e ora tra i fondatori di Mdp (Movimento democratici progressisti), in un'intervista al Corriere della Sera. "Noi pensiamo che la cosa migliore sia limitare i voucher solo alle famiglie e per piccoli lavori, riservati a studenti, pensionati e disoccupati. In testo della commissione prevede invece che possano ricorrere ai voucher anche le imprese", quelle senza dipendenti, "che in Italia sono il 60%", spiega Epifani che precisa: "Noi pensiamo che le imprese non debbano ricorrere ai voucher. È una questione di sostanza, ma si tratta anche di dare un segnale perché i voucher sono diventati il simbolo dell'abbassamento delle tutele sul lavoro. Non è un caso che nel sentimento popolare il voucher sia diventato l'emblema della precarizzazione".

Boeri: voucher solo a famiglie di fatto li cancella
Circoscrivere l'uso dei voucher alle sole famiglie ''di fatto vuol dire cancellare questo istituto''; ''tanto varrebbe cancellarli del tutto''. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri a margine del convegno in ricordo di Marco Biagi, sottolineando che il dibattito deve concentrarsi sui numeri, visto ''che oggi solo il 3% dei voucher viene utilizzato direttamente dalle famiglie''. 

134milioni di voucher nel 2016
Nel 2014 vengono venduti più di 69 milioni di voucher (69.172.879), nel 2015, 115 milioni con oltre 1,7 milioni  di lavoratori. Agli inizi del 2016 i sindacati sono sempre più in allerta; la Cgil è in prima fila e ne chiede la totale abrogazione, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti annuncia una stretta con un sistema di tracciabilità inserito in un provvedimento nel mese di settembre. Intanto a luglio il sindacato di Susanna Camusso deposita 3,3 milioni di firme per il referendum che riguarda, oltre ai voucher, anche appalti e articolo 18. A gennaio la Corte Costituzionale decide per l'ammissibilità  dei quesiti su appalti e voucher. Il governo tenta di evitarlo annunciando modifiche per riportare i buoni lavoro più vicini alla loro forma originaria con un testo unico attualmente in Commissione lavoro alla Camera. I buoni usati nel 2016 sono stati oltre 134 milioni: in ambiti diversissimi che comprendono anche la pubblica amministrazione e perfino il sindacato, con un caso che riguarda anche la Spi Cgil. Il 28 maggio la data della consultazione.