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POLITICA

Palazzo Chigi

Vertice sulla manovra, Conte: "Confermiamo la linea, riforme già dal 2019"

Riunione tra il premier, i vicepremier, Tria, Moavero e Giorgetti. Ue dura sui conti, il governo resiste. Di Maio: "Il deficit resta al 2,4%, debito giù con i tagli agli sprechi". Salvini: "Puntiamo su lavoro e crescita". Domani mattina nuovo vertice sul Def

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Vertice sulla manovra a Palazzo Chigi. La riunione tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il titolare del Mef Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi è durata circa due ore. Presenti anche i due viceministri dell'Economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli. E un nuovo vertice sulla manovra, a quanto si apprende, è previsto domani mattina a Palazzo Chigi. La composizione dovrebbe la stessa: al tavolo potrebbero quindi sedere, oltre al premier Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il titolare del Mef Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero.

Alla definizione delle cifre del Def, si apprende da fonti governative, si lavorerà in nottata: non sarebbe ancora definito il meccanismo per accelerare la riduzione del debito nel triennio. 

Conte: "Al lavoro per il cambiamento"
"Al lavoro per il cambiamento. Tutti insieme avanti determinati con gli impegni presi. La nostra manovra, per la prima volta, mette al centro i cittadini e fa il bene della gente", ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte pubblicando un'immagine del vertice. Immagine in cui si vedono, tra gli altri, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il titolare del Mef Giovanni Tria sorridenti.


"Riforme già nel 2019"
"Abbiamo terminato la riunione dedicata ai dettagli della manovra - ha spiegato il premier Giuseppe Conte in una nota -. Confermiamo le anticipazioni che ci avevano indotto a definirla seria, razionale e coraggiosa. Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già dal 2019". "Abbiamo lavorato a disegnare la manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio".

Di Maio: "Confermiamo il 2,4%"
Per il vicepremier Luigi Di Maio "la manovra del popolo sarà coraggiosa e conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto. Nessuno deve restare indietro: con i 10 miliardi per il Reddito di Cittadinanza diamo a tutti la possibilità di ricostruire il proprio futuro. Ci sbarazzeremo poi della legge Fornero, perché tutti hanno diritto ad andare in pensione serenamente e i giovani hanno diritto ad entrare nel mondo del lavoro, rispondendo anche alle esigenze delle imprese. Stanzieremo 1 miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche".

"Confermiamo il 2,4% e si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà - ha detto ancora Di Maio al termone del vertice - e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team "mani di forbici". Alcuni dettagli saranno ulteriormente definiti domani mattina". 

Salvini: "Puntiamo su lavoro e crescita"
 "Confermato: puntiamo tutto sul lavoro e sulla crescita, via la Fornero e meno tasse alle partite Iva. In Europa se ne faranno una ragione, gli italiani sono stufi di precarieta' e insicurezza" ha affermato Salvini, che nel pomeriggio ha attaccato il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker.

"Parlo con persone sobrie"
Intervistato dal programma Tagadà su La7, a una domanda sulle affermazioni del presidente della Commissione Ue, che aveva ipotizzato un rischio Grecia per l'Italia, Salvini ha detto: "Io parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno nè in cielo nè in terra".

"In una grande famiglia - ha aggiunto - non ci sono figli di serie A e figli di serie B. Se qualcuno straparla perche' rimpiange un'Italia precaria e impaurita, magari per poter comprare sotto costo le aziende che sono rimaste in questo Paese usando spread e mercati per intimorire qualcuno ha trovato il ministro sbagliato ed il Governo sbagliato".

L'Ue dura sui conti. Dombrovskis: "Pronti ad applicare regole del patto di stabilità"
"Il primo piano di bilancio pare muoversi in una direzione che va ben al di là della flessibilità. Quello che ha sottolineato il presidente Juncker è che abbiamo bisogno di applicare le regole del Patto di stabilità e crescita, ed è questo che la Commissione è disposta a fare". Lo ha affermato questa mattina il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin a Lussemburgo, rispondendo a una domanda sulla manovra italiana dopo le dichiarazioni di ieri del presidente della Commissone Ue, Jean-Claude Juncker. "Il presidente Juncker - ha precisato - ha detto che dobbiamo essere rigidi ma giusti. Ha chiesto un'applicazione equa delle regole. Come commissione Ue sapete che abbiamo presentato una comunicazione sul migliore uso della flessibilità nell'ambito del Patto di stabilità e crescita, e l'Italia è il Paese che trae maggiori vantaggi da questa flessibilità".

Lo spread sale a 302, tasso Btp a nuovi massimi dal 2014
Lo spread tra Btp e Bund si allarga ancora e tocca i 302,3 punti base. Il tasso del decennale italiano sale al 3,44% aggiornando i massimi dal 2014. Milano limita i danni allo 0,29%.