Aumentano la pressioni per il ritiro di Berlusconi, appello di Gianni Letta

Candidatura di Berlusconi al Quirinale, oggi vertice dei leader di Lega, Fi e FdI

Gianni Letta invita a "guardare agli interessi del Paese e non di una parte". Renzi commenta: "Parole sagge". "Per Silvio la vedo male", dice Sgarbi

Candidatura di Berlusconi al Quirinale, oggi vertice dei leader di Lega, Fi e FdI
Ansa
Silvio Berlusconi (Ansa)

A dieci giorni dalla convocazione dei grandi elettori alla prima votazione per il prossimo presidente della Repubblica, i capi del centrodestra si troveranno verso l'ora di pranzo nella villa di Berlusconi per decider il loro candidato. La riunione forse non sarà quella decisiva, ma il padrone di casa si è già esposto molto e ancora non ha raccolto un sostegno da Salvini e Meloni che sia scevro da sospetti. Anzi. 


Il sostegno degli alleati è "convinto e compatto", lo rassicura Matteo Salvini, ma la Lega chiede da tempo di lavorare a un piano b e Giorgia Meloni chiede garanzie. La presidente di Fratelli d'Italia non ha nascosto di sospettare che in caso di fallimento della candidatura, Berlusconi non finisca col fare un accordo con il Pd, magari anche su una legge elettorale proporzionale che favorirebbe una futura maggioranza 'Ursula', sulla falsariga di quella che regge l'Europa: popolari, socialisti e liberali. La questione, il rischio, non sfugge neanche alla Lega: "i signorini del Pd non pensino di arraffare Palazzo Chigi e il Quirinale con una maggioranza 'Ursula'", avvertono. 


Al leader di Forza Italia arriva intanto un sostegno europeo. Il suo ospite a cena è Manfred Weber, il capogruppo del Ppe, che gli porta "il totale sostegno della famiglia del partito popolare europeo". A far rumore sono però le parole di Gianni Letta che invita i grandi elettori a "ispirarsi alla lezione" giunta dalla commemorazione in parlamento di David Sassoli e "guardare agli interessi del paese e non di una parte". Un appello rivolto a tutti, e quindi anche allo stesso Berlusconi.