Proteste per il caro gas

Kazakistan in fiamme, decine di manifestanti uccisi. Ad Almaty ancora si spara

L'ufficio del governo a seguito dell'escalation di violenza ha annunciato di aver reintrodotto per 180 giorni un tetto ai prezzi di benzina, gasolio e gas di petrolio liquefatto. Mosca: gruppi armati stranieri tra dimostranti

Kazakistan in fiamme, decine di manifestanti uccisi. Ad Almaty ancora si spara
AP Photo/Vladimir Tretyakov
Kazakistan, proteste e scontri al centro di Almaty per l'aumento dei prezzi del gas

Decine di manifestanti uccisi, un migliaio di feriti. Perdite anche tra le forze dell'ordine. Secondo l'ultimo bilancio riferito dalla televisione, sarebbero almeno 12 gli agenti che hanno perso la vita durante gli scontri di ieri scoppiati in Kazakistan a causa del forte aumento dei prezzi del gas. Uno dei poliziotti sarebbe stato decapitato dalla folla inferocita. "Questo prova la natura terrorista ed estremista delle organizzazioni criminali", sottolinea il comando di polizia. Il paese ha sospeso l'ingresso dei cittadini stranieri entro i propri confini.

Nel paese nelle ultime 48 ore si è registrato l'intensificarsi delle proteste iniziate domenica scorsa: edifici governativi sono stati date alle fiamme così come le auto delle forze dell'ordine. Assaltati anche le stazioni della polizia. L'ufficio del governo a seguito dell'escalation di violenza ha annunciato di aver reintrodotto per 180 giorni un tetto ai prezzi di benzina, gasolio e gas di petrolio liquefatto.

La situazione sta tornando alla normalità nella capitale Nur-Sultan, dove si stanno creando lunghe file ai bancomat nel tentativo di prelevare contante, dopo che la banca centrale ha annunciato la sospensione delle operazioni. Le strade sono affollate ma non sono in corso proteste, riferisce il corrispondente dell'agenzia russa Tass, internet è ancora bloccato e la polizia pattuglia la città. 

Non è così ad Almaty dove rivoltosi armati hanno circondato due ospedali intralciando il transito dei feriti. Lo riferisce la televisione di Stato di Nur-Sultan. Secondo i media ufficiali, i "terroristi" stanno utilizzando civili come "scudi umani", il che sta "complicando" le operazioni per ristabilire l'ordine. Nella città - secondo l'agenzia Tass - ci sarebbe stata una "intensa sparatoria" tra militari e uomini armati di fronte alla sede del comune. "Le truppe sono arrivate in piazza e hanno iniziato a ripulirla dai rivoltosi", riferisce ancora il cronista dell'agenzia russa. Saccheggiate anche le sedi di cinque stazioni televisive. Fino a questo momento - fanno sapere dal ministero dell'Interno - la polizia ha arrestato circa 2.000 persone in città accusate di aver partecipato ai disordini.

La banca centrale kazaka intanto ha sospeso le operazioni delle banche e della borsa valori del Paese allo scopo di proteggere "la salute e la vita del personale del settore finanziario" mentre sono in corso le "operazioni antiterrorismo" per riferice il portavoce Olzhas Ramazanov. Lo stop è per ora previsto solo per la giornata di oggi.

La compagnia aerea kazaka Air Astana ha comunicato di aver cancellato tutti i voli fino al 7 gennaio a causa dell'assenza di connessione internet. Gli aeroporti delle città di Almaty, Aktay e Aktobe sono chiusi in seguito alle violente proteste. L'aeroporto di Almaty, fa sapere un funzionario, è stato devastato dai dimostranti che lo avevano occupato. Le aree del terminale e del duty free sono state distrutte e saccheggiate. Le forze di sicurezza hanno ripreso alcune ore fa il controllo dello scalo. Le autorità aeroportali hanno inoltre comunicato la sospensione di tutti i voli da Mosca verso Almaty e Nur-Sultan.

Anche le compagnie aeree degli Emirati arabi flydubai e Air Arabia, hanno annullato i voli per Almaty così come la tedesca Lufthansa a causa degli "ulteriori sviluppi" avvenuti nella capitale finanziaria.

Mosca, missione pace potrebbe richiedere un mese

La missione in Kazakistan dell'Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva (Csto), composta da sei ex repubbliche sovietiche guidate dalla Russia (oltre al Kazakistan, Armenia, Bielorussia, Kirghizistan e Tagikistan), potrebbe "richiedere circa un mese". Lo ha riferito il vicepresidente della Commissione Difesa della Duma, spiegando che il compito delle truppe sarà "contribuire a neutralizzare gli istigatori della violenza e mettere in sicurezza le infrastrutture strategiche".

L'alleanza militare guidata dalla Russia, l'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva, ha dichiarato che invierà truppe di stabilizzazione in Kazakistan su richiesta del presidente Kassym-Jomart Tokayev. L'Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva ritiene che i disordini in corso in Kazakistan siano "in parte dovuti a un intervento dall'estero". E' quanto si legge in un comunicato dell'alleanza pubblicato sul sito del Cremlino.

Il comunicato non fornisce dettagli né sulla quantità di truppe inviate né su quali Paesi abbiano inviato personale militare. Il Kazakistan sta vivendo le più forti proteste di piazza che il paese abbia visto da quando ha ottenuto l'indipendenza tre decenni fa. 

Lavrov sente Cavusoglu

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu, hanno "discusso la situazione in Kazakistan" ed "espresso sostegno per gli sforzi delle autorità kazake per ripristinare l'ordine costituzionale". Lo riferisce il ministero degli Esteri russo. Lavrov, spiega il ministero, ha aggiornato Cavusoglu sulle misure adottate dal Csto (l'alleanza militare di sei repubbliche ex sovietiche guidata dalla Russia, intervenuta ) per "fornire assistenza alle autorita' kazake, su richiesta del presidente kazako".Lavrov e Cavusoglu hanno inoltre discusso del prossimo vertice tra Russia e Nato sull'Ucraina e il ministro degli Esteri ha confermato la necessità di un "dialogo serio sulle garanzie di sicurezza per la Russia". 

Cina auspica "rapida stabilizzazione"

 Il ministero degli Esteri cinese ha espresso l'auspicio di una "rapida stabilizzazione" della situazione in Kazakistan. "Speriamo che la situazione si stabilizzi e l'ordine sociale venga ripristinato", ha detto il portavoce del ministero, Wang Wenbin, ai cronisti, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

Ue: cessi violenza, pronti a sostenere dialogo

"Continuiamo a seguire con attenzione gli eventi in Kazakistan, condanniamo la violenza ad Almaty e deploriamo la perdita di vite". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per la politica estera, Nabila Massrali. "La violenza deve cessare. Invitiamo alla de-escalation e a una risoluzione pacifica della situazione. L'Ue è pronta a sostenere un dialogo", ha aggiunto.

Iran, si trovi soluzione pacifica senza interferenze straniere

"Crediamo che il saggio governo e la nazione del Paese amico, fraterno e vicino possano risolvere i loro problemi e controversie in modo pacifico e attraverso il dialogo, senza interferenze straniere e in base ai propri interessi nazionali". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, secondo quanto riporta l'agenzia iraniana Tasnim. Il portavoce ha riferito che l'Iran attribuisce importanza alla stabilità e alla sicurezza del Kazakistan e ha anche messo in guardia il Kazakistan dai tentativi di parti straniere di sfruttare i disordini e di intromettersi negli affari del paese.