Colloquio telefonico tra Biden e il leader ucraino Zelensky

Ucraina: Biden a Zelenski: a Febbraio sarà possibile un'invasione russa

Stati Uniti e Germania: "Se la Russia invade l'Ucraina bloccheremo il Nord Stream 2". Erdogan tenta la mediazione. Truppe russe al confine in aumento secondo il pentagono

Ucraina: Biden a Zelenski: a Febbraio sarà possibile un'invasione russa
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Crisi Russia Ucraina - movimenti militari

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ritiene che vi sia una "chiara possibilità" che la Russia possa invadere l'Ucraina a febbraio e lo ha detto al suo omologo ucraino, Volodi'mir Zelenski, durante una telefonata.

La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Emily Horne, ha voluto smentire le informazioni della Cnn, che citava una fonte ufficiale ucraina secondo la quale Biden aveva detto a Zelensky che era praticamente confermato che la Russia avrebbe invaso l'Ucraina una volta che il terreno fosse stato congelato. 

Secondo la ricostruzione della Cnn, Biden avrebbe poi addirittura messo in guardia Zelensky sul fatto che Kiev potrebbe essere "saccheggiata". Zelensky che pare non concordare sulla gravità della situazione, lo avrebbe invitato a abbassare i toni. 

Sarebbero arrivate intanto le risposte scritte da Usa e Nato alla Russia, sulle quali il Cremlino ha affermato che "non ci sono molte ragioni di ottimismo" nella risoluzione della crisi. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha spiegato che la risposta degli Stati Uniti, che non verrà resa pubblica, conteneva alcuni elementi che potrebbero portare all'avvio di un serio colloquio su questioni secondarie", ma ha sottolineato che "il documento non contiene alcuna risposta positiva sulla questione principale", ovvero sull'espansione a est della Nato.

La tensione non accenna a calare al confine tra Russia e Ucraina, secondo il Pentagono sarebbero ancora in aumento le truppe russe schierate preso il confine ucraino: "Continuiamo a vedere, anche nelle ultime 24 ore, un maggiore accumulo di forze combattenti schierate dai russi, ancora una volta, nella parte occidentale del loro paese e in Bielorussia". Lo ha affermato il portavoce del Pentagono John Kirby, che ha precisato che l'accumulo è però "non drammatico".

Il presidente turco Erdogan punta a mediare tra i due paesi prossimi allo scontro, Putin ha accettato di incontrarlo per discutere con lui della crisi con l'Ucraina. Prima avrà un'incontro con Zelensky previsto per il 3 febbraio, mentre Mosca ha fatto sapere che la data del viaggio di Putin ad Ankara sarà decisa solo dopo il suo ritorno dalle Olimpiadi invernali di Pechino, che si inaugurano il 4 febbraio.

Erdogan continua a dire che Ankara non vuole vedere le tensioni trasformarsi in un conflitto e che resta aperto il dialogo con entrambi i Paesi, ma nello stesso tempo ha ribadito che non riconoscerà mai l'annessione russa della Crimea, definendo "alcune delle richieste" di Mosca "inaccettabili".

E si parla sempre più insistentemente della possibilità di bloccare il progetto del gasdotto Nord Stream 2, che dovrebbe far arrivare il gas naturale dalla Russia alla Germania,è una delle leve più spesso utilizzate dai leader occidentali per tentare di scongiurare l'invasione russa sul territorio ucraino. E' quanto ha detto il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock durante un dibattito parlamentare sull'evoluzione della crisi nella vicina Ucraina.

Il ministro ha spiegato che la Germania sta coordinando strettamente la sua politica con gli alleati e che la gamma di opzioni che Berlino prenderà in considerazione in caso di una rinnovata aggressione russa include l'azione contro il gasdotto Nord Stream 2. Baerbock ha inoltre spiegato che sebbene sebbene la Germania si sia rifiutata di fornire armi letali all'Ucraina, continuerà nondimeno a fornire sostegno economico a Kiev.

Gli Stati Uniti hanno ribadito il monito a Mosca: "Se la Russia invade l'Ucraina, in un modo o nell'altro, Nord Stream 2 non andrà avanti". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, intervistato dalla National Public Radio. "Non entrerò nello specifico", ha aggiunto Price, "lavoreremo con la Germania per assicurarci che il gasdotto non vada avanti".

Poco dopo gli ha fatto eco Emily Haber, ambasciatore tedesco a Washington. "Gli Usa e la Germania in modo congiunto hanno dichiarato l'estate scorsa che se la Russia usa l'energia come un'arma o se ci sarà un'altra violazione della sovranità dell'Ucraina, Mosca pagherà un alto prezzo", ha scritto Haber su Twitter.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha invitato gli Stati Uniti a "prendere in seria considerazione" le preoccupazioni "ragionevoli" della Russia sulla propria sicurezza, durante un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. "Chiediamo a tutte le parti di astenersi dall'escalation delle tensioni e da azioni capaci di intensificare la crisi", ha commentato, secondo quanto riferisce la stampa locale.

La Cina ritiene che "per risolvere" la questione della crisi Ucraina sia necessario "tornare ancora al punto originale del Nuovo accordo di Minsk", mentre "tutte le parti dovrebbero abbandonare completamente la mentalità della Guerra Fredda e formare un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile attraverso negoziati".

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha affermato in una nota che, durante il colloquio tra Blinken e Wang, "il segretario Blinken ha sottolineato i rischi economici e per la sicurezza globale posti dall'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina e ha affermato che la riduzione dell'escalation e la diplomazia sono la via responsabile da seguire".

"Il segretario e il consigliere Wang hanno anche scambiato opinioni su come far progredire il lavoro insieme dopo l'incontro virtuale del presidente Biden con il presidente Xi il 15 novembre 2021, anche sulla gestione del rischio strategico, della sicurezza sanitaria e del cambiamento climatico", ha affermato il portavoce della diplomazia americana.

Quanto alle relazioni bilaterali Usa-Cina, Pechino chiede a Washington di "fermare le interferenze" con gli imminenti Giochi olimpici di Pechino 2022, di "smettere di giocare con il fuoco sulla questione di Taiwan" di porre fine alla "formazione di piccole cricche per contenere la Cina", con i Giochi nella posizione "di priorità più urgente".