Conferenza di Monaco

Zelensky: "Difenderemo l'Ucraina con o senza i partner"

Il presidente ucraino: "Siamo lo scudo dell'Europa contro l'esercito russo", i Paesi Nato "siano onesti e dicano se ci vogliono". I ministri degli Esteri del G7: la Russia segua la strada della diplomazia

"Difenderemo l'Ucraina con o senza i nostri partner", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. "Non chiediamo donazioni, è il vostro contributo alla sicurezza internazionale", ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che "l"Ucraina è lo scudo dell'Europa contro l'esercito russo".

"Il mondo non vuole la guerra, l'Ucraina ha bisogno della pace, abbiamo bisogno della pace", ha detto nel suo intervento. Ma per Zelensky, "l'architettura della sicurezza globale è fragile e deve essere aggiornata" e ha definito lo stato attuale della sicurezza mondiale uno "sciroppo per la tosse rispetto a un vaccino". E poi ha ribadito: "I Paesi membri della Nato siano onesti e ci dicano se vogliono l'Ucraina" chiedendo "un calendario chiaro e realizzabile per l'adesione all'Alleanza".

"Noi non stiamo andando nel panico, abbiamo un atteggiamento solido e coerente", ha aggiunto. "Stiamo evitando di cadere in ogni provocazione", ma ha anche sottolineato che oggi due soldati ucraini sono stati uccisi e tre feriti nell'est del Paese.

A margine del suo intervento, il presidente ucraino ha anche detto che "Il memorandum di Budapest non funziona", evidenziando il "silenzio" sulla questione e aggiungendo che non ci sarà altrettanto silenzio in Ucraina. Il memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza è l'accordo, firmato nel 1994, con il quale Kiev accettava di smaltire l'enorme scorta di armi nucleari che aveva ereditato in seguito alla dissoluzione dell'Urss, aderendo al trattato di non proliferazione delle armi nucleari.

Ed è arrivata la comunicazione del segretario di Stato americano, Antony Blinken, che ha affermato al canale televisivo russo Dozhd che incontrerà il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, il 24 febbraio in Europa. Lo riporta Ria Novosti. Blinken ha osservato che "nella sua lettera di risposta al ministro Lavrov, ha indicato che ciò presuppone che durante questo periodo la Russia non attaccherà l'Ucraina". "Abbiamo un incontro programmato per il 24, alla fine della prossima settimana in Europa", ha affermato il segretario di Stato americano.

Blinken: Biden pronto ad incontrare Putin

Il presidente degli Stati Uniti è pronto ad incontrare l'omologo russo, Vladimir Putin, "qualora un simile vertice possa avere conseguenze diplomatiche positive", ha aggiunto Blinken, nell'intervista a Dozhd: "Il presidente Biden è sempre pronto ad un incontro, quando l'amministrazione ritiene che la diplomazia e la pace ne traggano benefici", ha spiegato.

Stoltenberg (Nato): "Tutto indica un attacco russo su vasta scala"

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervistato dall'emittente tedesca Ard, ha dichiarato che le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono. Sono "tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all'Ucraina su larga scala". Stolenberg ha aggiunto che vi sarebbero indicazioni di "tentativi russi di creare un pretesto per l'attacco". Il segretario generale della Nato si dice comunque sempre a favore di una soluzione negoziata: "Vogliamo che la Russia cambi direzione, e si sieda al tavolo con noi", ha concluso.

I ministri degli Esteri del G7: la Russia segua la strada della diplomazia

I ministri degli Esteri del G7 restano “profondamente preoccupati” per la situazione intorno all'Ucraina ed esortano la Russia a seguire la strada della diplomazia. Lo afferma una dichiarazione congiunta dei ministri, a seguito di un incontro a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

 "Noi, i ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America, nonché l'Alto rappresentante dell'Unione europea, rimaniamo profondamente preoccupati per il minaccioso accumulo militare della Russia intorno Ucraina, nella Crimea e nella Bielorussia annesse illegalmente. L'infondata e ingiustificata concentrazione di forze della Russia, la più grande mobilitazione nel continente europeo dalla fine della Guerra Fredda, pone una sfida alla sicurezza globale e all'ordine internazionale", recita la dichiarazione congiunta resa nota dal ministero degli Esteri tedesco.

 "Chiediamo alla Russia di seguire la strada della diplomazia, disinnescare le tensioni, ritirare una quantità significativa di forze dai confini dell'Ucraina e rispettare pienamente gli obblighi internazionali, compresa la riduzione del rischio e la trasparenza delle operazioni militari", afferma il documento.

Di Maio: non ci sono alternative alla via diplomatica

"Oggi ho partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri del G7. Ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov nelle mie ultime missioni a Kiev e Mosca. Nel corso di queste visite entrambe le parti hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica. Questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

"L'Italia - ribadisce il titolare della Farnesina - sostiene l'integrità territoriale e la piena sovranità dell'Ucraina. Allo stesso tempo, per trovare una soluzione alla crisi, è imprescindibile il dialogo con la Russia. Ne ho discusso anche con il segretario di Stato americano Antony Blinken durante un colloquio qui a Monaco" alla Conferenza sulla sicurezza, continua Di Maio. "Lunedì - prosegue il ministro - sarò a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri, altro importante appuntamento per lavorare ad una soluzione della situazione in Ucraina con i colleghi europei. L'Italia - conclude - darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti e trovare un'intesa che ci conduca alla pace e alla stabilità".