La conferenza di Monaco

Kamala Harris: "Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà a Est dell'Europa"

Venti di guerra in Ucraina, mentre a Monaco c'è il G7 sulla sicurezza, a cui partecipa la vicepresidente Usa. Zelensky presente per poche ore per chiedere più aiuti. Il ministro degli esteri cinese: "rispettare ragionevoli preoccupazioni russe"

Kamala Harris: "Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà a Est dell'Europa"
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Kamale Harris oggi a Monaco di Baviera alla conferenza straordinaria sulla sicurezza del G7

In Ucraina si riaccende il conflitto armato mentre continua lo sforzo diplomatico alla ricerca di una soluzione senza armi. Oggi il G7 straordinario organizzato dalla presidenza tedesca, nel quadro della 58ma conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Il presidente Putin è il grande assente, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lascia momentaneamente il paese per incontrare la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, il primo ministro britannico Boris Johnson, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, e concordare altri aiuti militari e finanziari. Domani previsto un nuovo colloquio telefonico tra Putin e Macron.

In apertura di conferenza Ursula von der Leyen denuncia l'esistenza di un'alleanza tra Cina e Russia per imporre "la legge del più forte", "Mosca" - dice - "sta cercando di riscrivere le regole internazionali" e assicura "Oggi posso dirvi che, se pure la Russia chiudesse completamente le forniture di gas, per questo inverno noi in Europa saremmo al sicuro". 

Kamala Harris al Munich Security Conference Gettyimages
Kamala Harris al Munich Security Conference

Ma questo è soprattutto il giorno del braccio destro della Casa Bianca in Europa, Kamala Harris. "L'ordine della sicurezza dell'Europa è sotto diretta minaccia in Ucraina", ha detto la vicepresidente Usa. "Ricordiamoci - ha aggiunto - che dalle macerie di due guerre mondiali, è emerso un consenso in Europa e negli Stati Uniti a favore dell'ordine, non del caos, della sicurezza, non del conflitto". "Se la Russia attaccherà l'Ucraina, la Nato si rafforzerà all'Est dell'Europa". "Era dalla fine della guerra fredda" che la conferenza non si riuniva in "circostanze così preoccupanti".

"Se Mosca attacca la pagherà cara" aveva detto ieri il presidente Biden chiamando tutti gli alleati al telefono.

Harris ha poi messo in guardia Mosca, sul fatto che le eventuali reazioni non sarebbero soltanto di natura economica. D'accordo con la visione atlantista della vicenda dice che "La Russia continua a dichiararsi pronta per i negoziati, mentre al contempo restringe le strade per la diplomazia, le loro azioni semplicemente non corrispondono alle loro parole. E vorrei essere chiara, posso dirlo con assoluta certezza", ha aggiunto, "Se la Russia invaderà ulteriormente l'Ucraina , gli Stati Uniti, insieme ai nostri alleati e partner, imporranno costi economici significativi e senza precedenti".

Harris spiega che se le tensioni intorno all'Ucraina dovessero intensificarsi, ci sarebbero azioni mirate a ostacolare le industrie chiave e le istituzioni finanziarie russe. "Abbiamo preparato insieme misure economiche che saranno rapide, severe e unitarie... Imporremo sanzioni finanziarie di vasta portata e controlli sulle esportazioni. Prenderemo di mira le istituzioni finanziarie e le industrie chiave della Russia e quanti sono complici, aiutano e favoriscono questa invasione non provocata", ha aggiunto Harris. 

Se la Russia invaderà ulteriormente l'Ucraina , gli Stati Uniti, insieme ai nostri alleati e partner, imporranno costi economici significativi e senza precedenti

Kamala Harris, vicepresidente Usa

Kamala Harris al Munich Security Conference Gettyimages
Kamala Harris al Munich Security Conference

Il cancelliere Scholz è convinto come gli Usa che il rischio conflitto non è ancora scongiurato, e che allo stesso "intendiamo continuare ad essere il Paese che dà il maggiore contributo economico alla stabilità finanziaria dell'Ucraina", spiegando che la rinuncia alle forniture di armamenti "è legata alle leggi restrittive tedesche sulle esportazioni", anche perché secondo lui Kiev ottiene "armi da altri Stati".  

L'invasione dell'Ucraina causerebbe "la distruzione di uno stato democratico". È il monito rilanciato dal premier britannico Boris Johnson nel corso del suo intervento alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, durante il quale ha avvertito dello "shock che sarebbe in tutto il mondo, con l'eco sentita nell'Asia orientale e a Taiwan". Johnson ha poi rinnovato l'appello all'Europa perché "spezzi l'indipendenza dal gas e dal petrolio di Putin" e ha ribadito che la Russia "non avrebbe nulla da guadagnare da questa avventura catastrofica e tutto da perdere".

In riferimento agli estenuanti sforzi diplomatici di questi giorni, Jens Stoltenberg ha ribadito la sua preoccupazione per le incessanti attività militari russe: "Sono giorni pericolosi per l'Europa", ha sottolineato il numero uno della Nato nel suo intervento "Non sappiamo cosa succederà ma il rischio è concreto". "Non ci sono membri di prima classe della Nato a Ovest e membri della Nato di seconda classe a Est. E faremo tutto il possibile per difenderci gli uni con gli altri". Se Mosca vuole "avere meno Nato", alla fine "avrà più Nato" ai confini ha assicurato, ma il Cremlino è sempre in tempo per cambiare idea, ha detto: "Non è troppo tardi per la Russia per cambiare corso".

Alla conferenza partecipa anche il ministro degli esteri Luigi di Maio. Durante l'incontro - informa la Farnesina - di Maio informerà gli omologhi circa quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov in occasione della sua recente missione a Kiev e Mosca dove ha annunciato l'invito a Mosca di Vladimir Putin al presidente del Consiglio Mario Draghi secondo cui, per favorire una vera soluzione, sarà essenziale riuscire a mettere intorno a un tavolo il premier ucraino Zelensky e il presidente russo.

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi AP/LaPresse
Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi

Collegata in video conferenza partecipa anche la Cina, con il ministro degli esteri Wang Yi secondo cui "Nessun Paese, neanche una superpotenza, è al di sopra del diritto internazionale né può sostituire le regole internazionali con le proprie" e ribadisce come Pechino "spera che si possa arrivare ad una soluzione che garantisce sicurezza e stabilità in Europa". 

La Cina - dice - intende giocare "un ruolo costruttivo per la pace", aggiungendo però che "anche le preoccupazioni della Russia devono essere rispettate".

"Per trasformare il mondo in un posto migliore, bisogna lavorare mano nella mano, allo scopo di mettere in atto un vero e proprio multilateralismo. "L'autorità delle Nazioni Unite rimane in piedi", ha aggiunto Wang Yi, che aggiunge "Non è accettabile che qualcuno formi dei blocchi militari" e citando i giochi olimpici invernali, questi dice "volgono alla fine portando calore e speranza". In questi "tempi difficili della pandemia", così ancora il ministro, "mostriamo il valore della pace e dell'unità". E conclude, la Cina "è pronta a collaborare con tutti i Paesi, siamo tutti sulla stessa barca. Attraverso la pandemia vogliamo dirigerci verso un nuovo orizzonte".

La Cina intende giocare un ruolo costruttivo per la pace, ma anche le preoccupazioni della Russia devono essere rispettate

Wang Yi, ministro degli esteri cinese