La risposta occidentale alla situazione in Ucraina

Sanzioni europee contro la Russia, accordo unanime tra i 27. Borrell: "Faranno molto male a Mosca"

Secondo la Nato Mosca "prepara un attacco su larga scala". E l'Alleanza atlantica "farà tutto il necessario", assicura il segretario generale Stoltenberg

Sanzioni europee contro la Russia, accordo unanime tra i 27. Borrell: "Faranno molto male a Mosca"
(GettyImages)
L'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell

L'Unione Europea ha raggiunto un accordo unanime tra i 27 stati membri sulle sanzioni da intraprendere contro la Russia, all'indomani della decisione di Mosca di riconoscere l'indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e di inviare truppe nel Donbass. "È un momento particolarmente pericoloso per l'Ue", ha detto l'Alto Rappresentante Ue della Politica Estera Josep Borrell al termine della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri europei, "la Russia ha messo in campo una chiara escalation, questi sviluppi seguono chiaramente l'agenda del Cremlino sin dal 2008 e dal 2014". Di fronte a questa situazione "gli europei, con una riposta rapida, in 24 ore, hanno raggiunto un accordo unanime per un pacchetto di sanzioni" che "faranno molto male alla Russia".

"I 351 membri della Duma russa (la Camera bassa, ndr) che hanno votato a favore di questa violazione della legge internazionale e dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina saranno nella nostra lista delle sanzioni", ha spiegato Borrell, "colpiremo 27 individui ed entità che hanno ruolo nel minare o minacciare l'integrità territoriale, la sovranità dell'Ucraina e la sua indipendenza", ha aggiunto. "Queste persone ed entità sono suddivise nelle seguenti aree: i responsabili di minacciare l'Ucraina, le entità che sostengono finanziariamente o materialmente, chi nel settore della Difesa sta giocando un ruolo nelle azioni di destabilizzazione e coloro che sono impegnati in questa guerra di disinformazione, e le banche che stanno finanziando i decisori russi in questi territori".

Ha proseguito l'Alto rappresentate: "Colpiamo inoltre i rapporti commerciali con i territori dei separatisti, esattamente come facemmo con la Crimea. Per assicurarci che i responsabili sentano realmente le conseguenze economiche delle loro azioni. Infine, colpiamo l'abilità del Governo e lo Stato russi di accedere al mercato di capitali e servizi finanziari, limitando il finanziamento delle loro politiche, limitando l'accesso al loro debito sovrano al nostro mercato finanziario. A questo pacchetto si aggiunge un'altra decisione non dell'Ue ma della Germania a cui voglio rivolgere una parola di apprezzamento per aver reso il nostro messaggio oggi ancora più forte annunciando lo stop della certificazione del gasdotto Nord Stream 2". 

"Gli sforzi diplomatici continueranno - ha aggiunto - dobbiamo prevenire ad ogni costo il conflitto. Abbiamo ora ricevuto la richiesta dell'Ucraina di aiutarli nell'affrontare attacchi cyber e noi manderemo una missione" per questo.

"Finalizzeremo rapidamente il pacchetto di sanzioni", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che "hanno come target individui e società coinvolte in queste azioni, banche che hanno finanziato l'esercito russo e l'apparato e contribuito alla destabilizzazione". "Limiteremo la capacità del governo russo di raccogliere capitali sui mercati finanziari europei". Il riconoscimento di Donetsk e Lugansk da parte della Russia è "completamente inaccettabile", ha aggiunto.


Stoltenberg: in atto una vera escalation

"La Russia è passata dalle minacce per destabilizzare all'azione militare". Lo constata il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa al termine del Consiglio straordinario Nato-Ucraina di oggi. "La Nato - ha proseguito - è risoluta e unita nella sua determinazione a proteggere e difendere tutti gli alleati. Nelle scorse settimane gli alleati hanno dispiegato migliaia di soldati aggiuntivi nella parte orientale dell'Alleanza. Abbiamo oltre cento jet ad allerta alta e ci sono oltre 120 navi in mare, dall'Alto Nord al Mediterraneo. Continueremo a fare tutto ciò che è necessario per proteggere gli alleati dalle aggressioni". Stoltenberg ha detto inoltre di accogliere favorevolmente le sanzioni economiche annunciate oggi da alcuni alleati della Nato e "la decisione del governo tedesco di congelare il progetto Nord Stream 2".

Con il riconoscimento delle cosiddette "Repubbliche popolari", secondo il segretario generale, "ciò a cui assistiamo è un'ulteriore invasione di un Paese già invaso. L'invasione russa dell'Ucraina è avvenuta già nel 2014 con la Crimea". Ora "tutte le indicazioni ci dicono che la Russia continua a prepararsi per un attacco dell'Ucraina su vasta scala. Vediamo un continuo ammassamento militare, una vera escalation. Anche se hanno promesso di ritirarsi, continuano ad incrementare" la capacità bellica, "sempre più forze hanno abbandonato i campi e sono in formazione di combattimento, pronte a colpire". Stoltenberg fa inoltre riferimento a "provocazioni in corso nel Donbass e diverse operazioni sotto falsa bandiera" messe in atto "per cercare un pretesto per l'attacco". Infine, "la notte scorsa abbiamo visto altri soldati russi entrare nel Donbass".

Nonostante questa situazione, il segretario l'Alleanza atlantica lascia aperta la porta al dialogo: "Non è mai troppo tardi per non attaccare, per questa ragione continuiamo a chiedere alla Russia di fare un passo indietro, di ridurre l'escalation e impegnarsi in buona fede negli forzi diplomatici per trovare una soluzione politica".


I colloqui tra leader europei

Emmanuel Macron ha parlato oggi con diversi leader europei, tra cui il premier Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, con il premier britannico Boris Johnson. Dovrebbe anche sentire prossimamente il premier olandese, Mark Rutte.

Londra ha diffuso una nota spiegando che Hohnson ha illustrato a Macron il pacchetto di sanzioni economiche immediate annunciate dal Regno Unito, primo Paese europeo a farlo ufficialmente: sanzioni che secondo Downing Street prendono di mira banche e individui che "foraggiano l'approccio aggressivo" del presidente Vladimir Putin. I due leader si sono impegnati poi a stare in contatto, a coordinare ulteriori risposte future nei confronti di Mosca, a "rafforzare i confini e la difesa Europea contro la montante aggressione russa", non senza bollare di concerto come "una grossolana violazione del diritto internazionale" il riconoscimento di Mosca delle regioni separatiste del Donbass e il successivo annuncio dell'invio di contingenti militari russi.


Onu: il rischio di un grande conflitto è "reale"

"Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi". Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell'Onu, Rosemary DiCarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina avvenuta nella notte, assicurando "il pieno impegno del Segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell'attuale crisi". "Ci rammarichiamo anche - ha aggiunto - per l'ordine di schierare truppe russe nell'Ucraina orientale, come riferito in una 'missione di mantenimento della pace'". 

L'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha detto che: "Il Consiglio di sicurezza deve esigere che la Russia rispetti la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, uno Stato membro delle Nazioni Unite", e ha aggiunto che "L'annuncio della Russia non è altro che teatro, apparentemente progettato per creare un pretesto per un'ulteriore invasione dell'Ucraina". 

È sul tavolo inoltre la convocazione del Consiglio in un formato allargato ai rappresentanti di Ucraina, Germania e Turchia. Proprio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il collega ucraino Volodimir Zelensky in cui ha ribadito il sostegno di Ankara.


Mosca ancora disponibile al dialogo

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è ancora pronto a incontrarsi con il segretario di stato americano, Antony Blinken: lo ha reso noto in giornata la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Durante una diretta Youtube la portavoce ha detto che la decisione della Federazione Russa di riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk non influisce sulla sua disponibilità al dialogo. Un incontro tra Blinken e Lavrov è previsto per giovedì a Ginevra.

"Per ora" la Russia non avrebbe in programma di inviare truppe nell'Ucraina orientale, ha detto il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko, ma "se ci sarà una minaccia, forniremo assistenza in conformità con i trattati ratificati