Paura nucleare

Chernobyl senza elettricità. Il ministro ucraino Kuleba: "Rischio radioattività"

Questa mattina l'allarme della Aiea: "Nessun dato sul monitoraggio delle radiazioni". Mosca aveva rassicurato: "Tutto sotto controllo"

Chernobyl senza elettricità. Il ministro ucraino Kuleba: "Rischio radioattività"
AP Photo/Efrem Lukatsky
Centrale nucleare di Chernobyl, Ucraina

Nel pieno del conflitto stanno tornando ad accendersi i riflettori su Chernobyl da diverse ore senza elettricità.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dopo l’arrivo della notizia che la centrale, già teatro del terribile disastro del 1986, era stata disconnessa dalla rete elettrica, ha scritto in un tweet: “I generatori diesel di riserva hanno una capacità di 48 ore per alimentare la centrale nucleare di Chernobyl. Successivamente, i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito si fermeranno, rendendo imminenti le perdite di radiazioni. La barbara guerra di Putin mette in pericolo l'intera Europa. Bisogna fermarlo immediatamente!".

A poco valgono quindi le rassicurazioni fornite da Mosca a metà mattina su quanto fosse sotto controllo la situazione.

Un grido d’allarme, quello del ministro, che arriva a poche ore da quello dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica che alle prime luci del giorno faceva sapere a tutto il mondo come non fossero più arrivati i dati di monitoraggio da parte del sito ucraino. “La trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata", così il comunicato ufficiale dell'agenzia. Da Mosca erano arrivate in tempi brevi le rassicurazioni da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova,  la quale aveva affermato come la Russia avesse "il controllo della situazione".

Parole, a fronte del tweet di Kuleba, su cui non molti fanno fanno affidamento.

La Russia ha “conquistato” il controllo della centrale (nota per il disastro nucleare del 1986) lo scorso 24 febbraio. Fino a quando i dati sono stati disponibili, l'organismo di Vienna non ha comunque rivelato aumenti dei livelli di radioattività. Attualmente sarebbero circa 200 fra tecnici e guardie le persone ferme all’interno del sito ucraino dove lavorano da 13 giorni sotto la sorveglianza russa.

“Sono profondamente preoccupato dalla situazione difficile e stressante in cui si trova il personale della centrale di Chernobyl e dai rischi potenziali che questo comporta per la sicurezza nucleare", ha detto Rafael Mariano Grossi, direttore Aiea, ribadendo la sua disponibilità a recarsi personalmente a Chernobyl o anche altrove pur ottenere da tutte le parti un impegno sulla sicurezza delle centrali nucleari ucraine.  

Il capo dell'organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite ha anche invitato le forze russe a consentire una pausa ad alcuni membri del personale della centrale. Grossi si è detto profondamente preoccupato per la situazione stressante che sta affrontando il personale. L'apprensione si aggiunge così a quella per la centrale di Zaporizhzhya, attaccata la notte dello scorso 4 marzo per la quale sembrano non esserci, fortunatamente e per il momento, fuoriuscite sospette.