La guerra in Ucraina

Ucraina, riunione dell'Ecofin. Sanzioni per la Russia: meno 3,3 miliardi di ricavi solo dall'acciaio

Quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stop all'export dei beni di lusso anche dal Regno Unito. Lindner, "nessuno che sostiene Putin è intoccabile"

Ucraina, riunione dell'Ecofin. Sanzioni per la Russia: meno 3,3 miliardi di ricavi solo dall'acciaio
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Il ministro delle Finanze francesce Bruno Le Maire all'ECOFIN

"Nessuno che sostiene Putin è intoccabile". Queste le parole del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, al termine dell'incontro dell'Ecofin di questa mattina. "Crediamo che le sanzioni debbano esercitare la massima pressione su Putin, abbiamo in gran parte isolato la Russia economicamente, finanziariamente e politicamente e le sanzioni" decise dall'Ue "stanno già avendo enormi effetti" su Mosca, ha spiegato Lindner, evidenziando la portata "storica" delle misure. E ha aggiunto: Berlino "è aperta a ulteriori sanzioni", ma c'è accordo in Ue a "considerare con molta attenzione quali effetti ha ogni passo".

Questa mattina è intervenuto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, della presidenza di turno del Consiglio Ue, che al suo arrivo alla riunione dell'Ecofin a Bruxelles ha detto: “studieremo delle conseguenze economiche della guerra in Ucraina che accompagna anche le organizzazioni delle catene del valore, dall'incertezza e soprattutto dell'impennata senza precedenti dei prezzi dell'energia. Di fronte a questa situazione vogliamo definire questa mattina una strategia economica comune: l'unità dei 27 è il valore più prezioso di fronte ai rischi economici". 
Per quanto riguarda la Russia La Maire ha inoltre sottolineato l’importanza del nuovo pacchetto di sanzioni adottato questa mattina. “Questo è il più forte pacchetto di sanzioni mai adottato dall'Unione europea nella sua storia, è una decisione storica. Ci saranno più di 600 russi colpiti da quelle sanzioni. Gran parte del sistema finanziario sarà preso di mira dalle sanzioni”. E ha aggiunto: “Ci sarà un nuovo divieto di sfruttamento che riguarda anche i beni di lusso e ritireremo lo Stato russo come nazione più favorita dall'Organizzazione mondiale del commercio, ciò consentirà a noi o ai 27 Stati membri di aumentare il livello delle tariffe su tutte le merci russe. E posso confermarvi ciò che ha detto Emmanuel Macron la scorsa settimana, tutte le opzioni rimangono sul tavolo".


Il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia adottato dal Cosiglio UE

Le sanzioni adottate questa mattina prevedono il divieto di tutte le transazioni con alcune imprese statali, previste restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie per l'industria della difesa, per la sicurezza e per l'industria energetica. Stop all'export di beni di lusso. Confermata l'ipotesi di azioni per sospendere la Russia come 'nazione favorite' nel Wto, l'organizzazione mondiale dei commerci. Solo il bando all'importazione di acciaio, ha spiegato la Commissione, vale 3,3 miliardi di ricavi persi per la Russia. Inoltre il bando sui rating farà perdere ulteriore accesso ai mercati finanziari Ue.

Ma c'è di più, anche il Regno Unito si è unito all'Unione europea annunciando nuove sanzioni economiche contro la Russia, colpendo i prodotti con nuove tasse di importazione e vietando l'esportazione di beni di lusso di fascia alta nel paese. È stata stilata una lista iniziale di beni, dal valore di 900 milioni di sterline, tra i quali è inclusa anche la vodka russa, sui quali verrà imposta un'ulteriore tassa di importazione del 35% oltre alle tariffe esistenti. Il divieto di esportazione avrà probabilmente un impatto su veicoli di lusso, opere d'arte e moda di fascia alta ed è progettato per privare gli oligarchi e l'élite russa di tali articoli. Il cancelliere britannico Rishi Sunak ha riferito che le nuove tariffe sulle importazioni russe "isolano ulteriormente l'economia russa dal commercio globale" assicurando che non tragga beneficio dal "sistema internazionale basato su regole che non rispetta".

 

All'apertura dell'Ecofin di questa mattina, il ministro delle finanze francese Le Maire, ha sottolineato la priorità assoluta dell''indipendenza energetica dell'Europa che passa attraverso la sobrietà energetica e che: "questa sobrietà è un punto di passaggio obbligatorio per la nostra energia dipendenza”.
Poi ha continuato definendo le tre priorità per sostenere l'economia europea di questo momento storico: "la prima è il sostegno alle famiglie più colpite dall'aumento dei prezzi del gas, dall'aumento dei prezzi del carburante. La seconda riguarda la protezione delle aziende, vogliamo una protezione mirata alle aziende che sono più colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina, quelle che consumano molto gas, quelle più esposte al mercato russo. E andiamo a vedere oggi quali sono gli strumenti più adeguati” Infine, "la terza parte di questa strategia è quella che ci è stata richiesta dal Capi di Stato e di Governo a Versailles la scorsa settimana, è di preparare l'indipendenza energetica dell'Europa. È una priorità assoluta diventare indipendente dall'energia fossile e credo che siamo obbligati alla nostra indipendenza energetica nelle energie rinnovabili a compiere questo passo".