"Genocidio culturale"

Il Papa ai nativi canadesi: "Dolore e vergogna, vi chiedo scusa"

Bergoglio ha espresso anche "indignazione" per quanto subito dai nativi canadesi nelle scuole residenziali cattoliche parlando di vero e proprio "genocidio culturale"

Il Papa ai nativi canadesi: "Dolore e vergogna, vi chiedo scusa"
EPA/VATICAN MEDIA HANDOUT via ANSA
Papa Francesco incontra i nativi canadesi


Quella barbarie venuta alla luce qualche mese fa in Canada, scosse il mondo cattolico e l'opinione pubblica internazionale. Oggi Papa Francesco chiede scusa. Davanti a lui in udienza oggi in Vaticano le delegazioni di Inuit, First Nations e Metis, tre gruppi di indigeni canadesi. Il Pontefice ha espresso "indignazione e vegogna" e anche "dolore per il ruolo che diversi cattolici hanno svolto in tutto quello che vi ha ferito". "Chiedo perdono a Dio" per quello che è successo alle popolazioni native americane e ai loro figli nelle scuole cattoliche residenziali canadesi nelle cui vicinanze sono state ritrovate fosse comuni con un migliaio di corpi di bambini percossi e abusati. 

Agli autoctoni canadesi, messi a dura prova da quei tragici avvenimenti, che questa settimana in Vaticano gli hanno raccontato quello che per loro è stato un vero e proprio "genocidio culturale" avvenuto nell'ultimo secolo e mezzo, il Papa ha confidato e mostrato la propria sofferenza: "i trattamenti discriminatori, le varie forme abuso in particolare nelle scuole residenziali". "Quello che è avvenuto nelle scuole residenziali, dove venivano trasferiti con la forza i figli dei nativi per ricevere trattamenti talvolta inumani e sempre per essere privati della loro identità culturale, è "agghiacciante".

È agghiacciante vedere come si è cercato si "istillare un senso di inferiorità" in quei ragazzi, spesso provocando "traumi irrisolti divenuti traumi intergenerazionali". "Mi unisco ai vescovi canadesi nel chiedervi scusa", ha proseguito il Papa, "l'umiliazione della Chiesa è fecondità e nell'umiltà si vede lo spirito del Signore". Motivi, questi ultimi, per cui ha avuto anche parole di ringraziamento ai vescovi canadesi "per il coraggio nell'umiltà" che hanno dimostrato nell'affrontare la questione, esplosa quando sono stati rinvenuti i resti di decine e decine di ragazzi sepolti in modo anomino a pochi metri dagli istituti dove di fatto erano stati rinchiusi.

Bergoglio ha puntato il dito contro la persistente idea di "una colonizzazzione ideologica" che, attraverso "programmi studiati a tavolino" agisce spinta da "avidità e voglia di profitto". "Una mentalità molto coloniale molto diffusa anche oggi", ha accusato. 

rappresentati delle comunità indigene canadesi VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images
rappresentati delle comunità indigene canadesi

Sono molto addolorato e mi unisco ai fratelli vescovi canadesi nel chiedervi scusa, non si possono trasmettere i contenuti della Fede in una modalità estranea alla Fede stessa, è terribile quando, proprio in nome della fede, si rende una contro-testimonianza del Vangelo

Papa Francesco rivolto alla delegazione dei nativi canadesi

Il Papa avrebbe preannunciato anche una visita in Canada per la fine di luglio: quando ha ricordato che la devozione popolare dei nativi è particolarmente rivolta a Sant'Anna, che si festeggia il 26 di quel mese. "Vorrei essere con voi in quei giorni", ha detto ricordando che la riconciliazione "richiede azioni concrete in spirito di fraternità e ricerca trasparente della verità". Si arrivi così alla "rivitalizzazione della vostra cultura", ha detto ancora, "vorrei dirvi che la Chiesa è dalla vostra parte, che cammina con voi". Per questo Bergoglio invoca "su di voi la benedizione del Creatore", perché "la vostra lingua, la vostra cultura le vostre tradizioni appartengono a tutta l'umanità". Questo anche se "il vostro albero ha subito una tragedia, uno sdradicamento: è stato spezzato da una colonizzazione il cui scopo era uniformarvi ad un'altra identità". Di conseguenza "molte famiglie sono state separate, molti ragazzi sono stati vittime di una azione colonizzatrice". E per questo, provando indignazione, dolore e vergogna, Papa Francesco chiede perdono a Dio e scusa alle vittime.

Oltre alle delegazioni dei Popoli Indigeni del Canada Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza tra gli altri anche i Membri della Fondazione Italiana Autismo, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo, Andrzej Duda, Presidente della Repubblica di Polonia e Padre Frèdèric Fornos Direttore Internazionale della Rete mondiale di preghiera del Papa.