L'opera realizzata a penna e inchiostro bruno

Asta record per disegno di Michelangelo: venduto a Parigi per 23 milioni di euro

Con questa cifra il disegno diventa l’opera più costosa mai venduta dell’artista rinascimentale e il prezzo più alto mai raggiunto per un’opera su carta offerta nel continente europeo

Asta record per disegno di Michelangelo: venduto a Parigi per 23 milioni di euro
Ufficio stampa Christie's
Michelangelo (1475-1564), dal titolo "Un giovane nudo (da Masaccio) circondato da due figure"

Un piccolo disegno attribuito a Michelangelo Buonarroti è stato venduto oggi all’asta da Christie’s a Parigi per 23.162.000 euro, commissioni comprese.

Con questa cifra il dipinto diventa l’opera più costosa mai venduta dell’artista rinascimentale, il prezzo più alto mai raggiunto per un’opera su carta offerta nel continente europeo e il terzo prezzo più alto mai venduto per un disegno di un ‘Old Master’.       

Nel mondo “si contano meno di dieci disegni di Michelangelo ancora nelle mani di privati”, aveva detto Hélène Rihal, direttrice del dipartimento di disegno antico di Christie's, intervistata dalla France Presse poco prima dell’asta di Parigi. 

L’opera, realizzata a penna e inchiostro bruno, era stata venduta nel 1907, sempre a Parigi, da Drouot, come disegno di “scuola michelangiolesca”.

Il disegno è stato riconosciuto per la prima volta come opera del grande artista del Rinascimento nel 2019 grazie a Furio Rinaldi, allora specialista del dipartimento di disegni antichi di Christie's.

Il dipinto che ha le dimensioni di un foglio A4 (33 x 20 cm) e rappresenta il primo nudo conosciuto di Michelangelo, era stato decretato ‘tesoro nazionale francese’, impedendo inizialmente la sua esportazione dalla Francia per un periodo di trenta mesi. 

Il governo francese ha recentemente rimosso questo impedimento e ha concesso la sua licenza di esportazione, permettendo al disegno di essere offerto senza alcuna restrizione.

La figura centrale dell’opera riproduce l’uomo tremante raffigurato nel Battesimo dei Neofiti, uno dei famosi affreschi della Cappella Brancacci della chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze del primo maestro rinascimentale italiano Masaccio.  

Utilizzando due tonalità di inchiostro marrone, Michelangelo fa sua la figura di Masaccio esaltando la muscolatura dell’uomo e creando una figura più potente e robusta che preannuncia le sue più famose rappresentazioni del corpo umano, come il suo monumentale David in marmo alla Galleria dell’Accademia di Firenze. 

In uno stile completamente diverso e più energico, Michelangelo aggiunse in seguito due figure dietro l’uomo tremante, non collegate alla composizione originale di Masaccio.