Passaggio di consegne a Downing Street

Le ultime settimane di Johnson come primo ministro: il 5 settembre sarà annunciato il suo successore

Messo a punto l'iter che condurrà nei prossimi giorni a selezionare i due aspiranti successori che saranno votati da alcune migliaia di iscritti. La procedura gestita dal Comitato 1922, organismo che sovrintende alle questioni interne del partito

Le ultime settimane di Johnson come primo ministro: il 5 settembre sarà annunciato il suo successore
(AP)
Il primo ministro Boris Johnson nel giorno in cui ha annunciato le sue dimissioni da leader dei Tory

Sarà annunciato il prossimo 5 settembre, come largamente preannunciato negli ultimi giorni, il vincitore della corsa per la leadership dei Tory, destinato in quella data a prendere il posto di Boris Johnson nei panni di nuovo (o nuova) premier del Regno Unito. Lo ha annunciato il Comitato 1922, organismo elettivo interno al gruppo parlamentare conservatore, fissando i tempi dello scrutinio e accorciando di qualche settimana l'iter per la successione a BoJo.

Il deputato Graham Brady, a capo del Comitato 1922 (lo stesso organismo, tra l’altro, che aveva gestito e organizzato il voto di sfiducia dei conservatori a Johnson lo scorso 6 giugno, vinto dal premier ma con un’alta percentuale di contrari alla sua leadership), ha annunciato stasera le nuove regole fissate assieme al direttivo, pure rinnovato nelle scorse ore. Le candidature, annunciate per ora da undici aspiranti più una dodicesima (la ministra Priti Patel) in attesa di conferma, dovranno essere depositate nel corso della giornata di domani: saranno ammesse al successivo passaggio solo quelle sostenute da almeno 20 deputati, cosa che dovrebbe portare a un taglio iniziale di almeno qualcuna di esse; una soglia elevata rispetto agli otto previsti finora per rendere più spedito il percorso e ridurre così il numero di settimane in cui Johnson - pur essendosi dimesso obtorto collo giovedì scorso - è destinato a restare premier del Regno Unito per l'ordinaria amministrazione.

Brady ha parlato di un iter “ragionevolmente veloce”, indicando la possibilità di due scrutini preliminari già questa settimana; e di alcuni altri la settimana prossima, in modo da arrivare verosimilmente - fra eliminazioni ed eventuali ritiri - ad avere due soli candidati più votati a ridosso del recesso del Parlamento di Westminster, che scatta per la pausa estiva dal 22 luglio. Tutti gli scrutini preliminari sono affidati al voto del gruppo parlamentare Tory, in maggioranza alla Camera dei Comuni. In base alle regole del partito, dopo il primo taglio, ciascuno scrutinio successivo decreta l'eliminazione del pretendente o della pretendente ultimo/a arrivato/a, ossia chi riceve meno consensi dai colleghi deputati. Si procede così fino ad avere i due soli “superstiti” più sostenuti, destinati ad andare infine al ballottaggio di fronte a una platea di alcune migliaia di iscritti e attivisti Tory attraverso una procedura di voto postale, che a questo punto dovrebbe tenersi ad agosto.

In tal modo, lo spoglio e l'annuncio di chi vincerà dovrebbe tenersi per lunedì 5 settembre, a Parlamento riaperto. Sarà quello il giorno in cui Johnson dovrà poi presentare anche le sue dimissioni da primo ministro, nelle mani della regina, e raccomandarle di convocare il nuovo leader del partito di maggioranza appena proclamato per affidargli la guida del “governo di Sua Maestà”: cosa che per prassi avverrà nella medesima giornata.