Tra peste suina ed "emergenza cinghiali" a Roma

Sfattoria degli ultimi: sospeso l'abbattimento dei suini fino al 18 agosto

Il Tar del Lazio ha sospeso l'abbattimento di circa 140 tra maiali e cinghiali, disposto lunedì scorso dall'Asl Roma 1. "Occorre acquisire chiarimenti in merito all'effettiva sussistenza del rischio di propagazione dell'epidemia" di peste suina

Sfattoria degli ultimi: sospeso l'abbattimento dei suini fino al 18 agosto
(Ansa)
Lunedì 8 agosto scorso, per arginare la diffusione della peste suina, l'Asl Roma 1 aveva disposto il provvedimento per l’abbattimento dei maiali e dei cinghiali ospitati nella struttura di via Arcore a Roma, in tutto circa 140 animali. Da qui un ricorso è stato presentato dai titolari della 'Sfattoria degli ultimi' sostenuti da numerosi associazioni animaliste.

E' stato sospeso sino al 18 agosto e non sino al 14 settembre l'abbattimento degli animali della Sfattoria. Lo precisa l'ufficio stampa della Giustizia Amministrativa, rettificando le notizie circolate ieri. Il Tar del Lazio con il decreto di ieri ha rinviato la decisione, sottolinea la nota, "in attesa degli adempimenti istruttori" sospendendo l'abbattimento "fino al 18 agosto". "Occorre acquisire chiarimenti in merito all'effettiva sussistenza del rischio di propagazione dell'epidemia nella struttura" e la decisione arriverà entro il 18 agosto, con decreto cautelare monocratico a firma del Presidente di turno.

Lunedì 8 agosto scorso, per arginare la diffusione della peste suina, l'Asl Roma 1 aveva disposto il provvedimento per l’abbattimento dei maiali e dei cinghiali ospitati nella struttura di via Arcore a Roma, in tutto circa 140 animali. Da qui un ricorso è stato presentato dai titolari della 'Sfattoria degli ultimi'. Nel giudizio sono intervenute le associazioni Enpa, Leal, Leidaa, Lndc, Oipa e Tda rappresentate dall’avvocato Giuseppe Calamo dello Studio Curtis Mallet Prevost Colt & Mosle LLP e inoltre, quanto a Lndc, dall’avvocato Michele Pezone e, quanto a Leal e Tda, dall’avvocato Rosaria Loprete.

 

 ricovero "La Sfattoria degli Ultimi" (Ansa)
ricovero "La Sfattoria degli Ultimi"

La Sfattoria degli Ultimi, rifugio con più di 100 tra maiali e cinghiali salvati da maltrattamenti a Roma, ha lanciato nei giorni scorsi l'allarme insieme a un network di associazioni animaliste, protestando per la sorte dei suoi ospiti e mobilitando anche la Rete: "Asl farà una strage. Non siamo un allevamento, i nostri sono animali d'affezione, non sono assolutamente destinati al consumo alimentare e sono microchippati". E ancora, "si tratta di animali sani e regolarizzati, la cui presenza è da tempo nota all'Asl e per i quali sono state adottate adeguate misure precauzionali contro la diffusione della peste suina africana". 

Il provvedimento notificato lunedì scorso alla 'Sfattoria degli ultimi' di Roma per l'abbattimento di tutti gli animali ospitati è stato adottato dal Servizio Veterinario della ASL Roma 1 per la gestione dell’emergenza della Pesta Suina Africana (PSA). In una nota del 9 agosto la ASL Roma 1 ha precisato che l'ordinanza ha disposto le misure di abbattimento preventivo dei suini in quanto ”trattasi di animali presenti in zona infetta già interessata dal provvedimento che prevede l’istituzione di un vuoto sanitario intorno al focolaio, al fine di contenere la diffusione della malattia e la salvaguardia della salute della popolazione animale interessata, come da parere espresso il 10.06.2022 anche dal Centro Referenza Nazionale Pesti Suine (CEREP)".

 

In un primo momento il Tar del Lazio si era pronunciato rigettando l’istanza di sospensiva della Sfattoria. I ricorrenti, cioè i titolari della Sfattoria e le associazioni animaliste Enpa, Leal, Leidaa, Lndc e Oipa, hanno trasformato l’istanza in ricorso ordinario con richiesta di sospensiva: e in quest'ultimo caso hanno avuto ragione.