Anche Meta progetta per Facebook, Instagram e Whatsapp "la possibilità di nuove funzionalità a pagamento" e sta approntando per questo una nuova divisione chiamata New Monetization Experiences (sarà guidata da Pratiti Raychoudhury, già a capo della ricerca di Meta). E' quanto risulta da un memo interno alla società che ha iniziato a circolare nei giorni scorsi e di cui riporta la testata the Verge.
Sulla scia di Telegram, Twitter, TikTok e Snapchat, la società di Mark Zuckerberg muove i primi passi in questa direzione, spinta dalla necessità di arginare gli effetti della contrazione della spesa pubblicitaria.
La società non ha intenzione di far pagare gli utenti per disattivare gli annunci e si impegna a far crescere il business degli annunci, ha dichiarato a The Verge John Hegeman, il vicepresidente di Meta's VP per la “Monetization” che supervisionerà il gruppo.
Le entrate di Meta provengono quasi interamente dalle pubblicità e, nonostante ci siano già diverse funzionalità a pagamento nelle sue app, il gigante dei social media non ha reso proritarie le funzionalità a pagamento. Non nel breve termine almeno.
"Su un orizzonte temporale di cinque anni, penso che possano davvero muovere l'ago e fare una differenza piuttosto significativa" ha riferito Hegeman a The Verge.
Le entrate trimestrali di Meta, rese note dalla società alla fine di luglio, sono diminuite anno su anno per la prima volta in assoluto, a causa di un calo dei profitti di oltre un terzo. L'utile netto è sceso del 36%, a 6,7 miliardi di dollari.