Controffensiva ucraina

Kiev, Forze armate avanzano per 50 chilometri nel territorio controllato dai russi

Liberata Kupiansk, snodo logistico strategico per le forze del Cremlino, nel quadro delle controffensive lanciata dagli ucraini a nord est verso Kharkiv e a sud verso Kherson.

Kiev, Forze armate avanzano per 50 chilometri nel territorio controllato dai russi
tweet Illia Ponomarenko
foto Kupyansk liberata

Prosegue con successo la controffensiva ucraina contro le forze russe verso sud e verso est. Secondo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica pubblicata sull'account Twitter del ministero della Difesa, le forze di Kiev sono avanzate "fino a 50 chilometri nel territorio precedentemente controllato dalla Russia" nella regione di Kharkiv. Le forze russe sono sotto pressione "sia sul fianco settentrionale che su quello meridionale" del conflitto, si precisa. 

"Le nostre truppe stanno avanzando lungo le linee meridionali in vari settori, fra due e diverse decine di chilometri", ha detto ai media locali Nataliya Gumenyuk, portavoce del Comando meridionale dell'esercito ucraino. Assieme al raddoppio della controffensiva ucraina sul fronte di Kherson e quello di Kharkiv, a tenere banco sono gli sviluppi di particolare rilevanza strategica dell'improvvisa visita a Kiev del segretario di Stato americano Antony Blinken. L'urgenza dei colloqui diretti fra il presidente Volodymyr Zelensky e Blinken viene ritenuta direttamente proporzionale all'importanza dell'ulteriore supporto di cyber intelligence, tactical strategy e strategic framework, nonché di armamenti ancora più sofisticati e segreti, come i missili antiradiazioni ad alta velocità, le cui coordinate per motivi di assoluta sicurezza non potevano essere comunicate e riversate se non di persona. Significativamente assieme a Blinken al parallelo vertice Nato ha partecipato Lloyd Austin, segretario di Stato alla difesa degli Stati Uniti. Una mobilitazione operativa dei vertici Usa che evidenzia l'importanza decisiva della spallata che l'esercito ucraino sta infliggendo all'armata russa per porre fine alla devastante invasione di Mosca delle regioni settentrionali e meridionali del paese.

Anche il presidente ucraino Vlodymir Zelensky ha pubblicato più di un post sui suoi social per ringraziare l'operato delle forze ucraine. In un video postato su facebook ha detto: “Il nostro esercito, i servizi segreti e sicurezza dell'Ucraina continuano le azioni attive in diverse direzioni operative. In questo momento, le Forze Armate hanno preso il controllo di oltre 30 insediamenti nella regione di Kharkiv. In alcuni villaggi della regione sono in corso misure per controllare e mettere in sicurezza il territorio, prendere gradualmente il controllo di nuovi insediamenti - ovunque restituiamo bandiera ucraina e protezione per il nostro popolo. Grazie a tutti i nostri ragazzi e ragazze, uomini e donne che combattono per l'Ucraina!

post zelensky facebook ringrazia truppe FB Zelensky
post zelensky facebook ringrazia truppe

Sempre nell'Est del Paese, nel villaggio di Grakove liberato oggi dalle forze ucraine, i soldati di Kiev hanno trovato tralicci elettrici caduti, cavi sparsi sul terreno, case sventrate, strade punteggiate di crateri. Degli 800 abitanti del villaggio ne sono rimasti ora solo una trentina. La strada che conduce a Grakove dalla seconda città dell'Ucraina, Kharkiv, è costeggiata da scheletri di autodistrutte dalle esplosioni o schiacciate dai carri armati. Questa mattina la bandiera dell'Ucraina è stata ufficialmente a Balakliya, nella regione di Kharkiv.  insieme ai militari.  Il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleg Synehubov ha scritto su Facebook: "Ragazzi e ragazze delle forze armate, oggi fate una nuova storia di Ucraina libera, siamo orgogliosi di voi".

Le autorità locali ucraine annunciano la  liberazione di Kupiansk, nell'oblast orientale di Kharkiv. Lo ha  annunciato su Telegram, Nataliia Popova, consigliere del capo del  Consiglio regionale di Kharkiv. "Kupiansk è ucraina! Gloria alle forze armate dell'Ucraina!", ha detto su Telegram, Kupiansk era considerato uno dei principali hub logistici  dell'esercito invasore russo e quindi una località chiave. "A Kupiansk, che è stata e sarà sempre ucraina", si legge in un post delle Forze Armate. 

L'annunciata liberazione della città di circa 30 mila abitanti, se confermata e consolidata, appare come la più significativa vittoria per gli ucraini dopo il ritiro dei russi dalla regione di Kiev, nota la Bbc. Per la Russia è invece un umiliante sconfitta. Kupiansk si trova lungo quella che era la linea del fronte fra russi e ucraini. Secondo il think tank americano Institute for the Study of War la città era "uno snodo logistico chiave" per i rifornimenti delle forze russe. Una mappa condivisa su Twitter da Veli-Pekka Kivimaki, analista dei servizi finlandesi, evidenzia come molte linee ferroviarie del nord est dell'Ucraina passino per Kupiansk. Illia Ponomarenko, giornalista del Kiev Indipendent, seguito dal oltre un milione di follower non riesce a trattenere lo stupore per la notizia: “O mio Dio! Che sta succedendo?

Assieme al raddoppio della controffensiva ucraina sul fronte di Kherson e quello di Kharkiv, a tenere banco sono gli sviluppi di particolare rilevanza strategica dell'improvvisa visita a Kiev del segretario di Stato americano Antony Blinken. L'urgenza dei colloqui diretti fra il presidente Volodymyr Zelensky e Blinken viene ritenuta direttamente proporzionale all'importanza dell'ulteriore supporto di cyber intelligence, tactical strategy e strategic framework, nonché di armamenti ancora più sofisticati e segreti, come i missili antiradiazioni ad alta velocità, le cui coordinate per motivi di assoluta sicurezza non potevano essere comunicate e riversate se non di persona. Significativamente assieme a Blinken al parallelo vertice Nato ha partecipato Lloyd Austin, segretario di Stato alla difesa degli Stati Uniti. Una mobilitazione operativa dei vertici Usa che evidenzia l'importanza decisiva della spallata che l'esercito ucraino sta infliggendo all'armata russa per porre fine alla devastante invasione di Mosca delle regioni settentrionali e meridionali del paese.