L'intervista

Governo Meloni, Cingolani: "Sarò solo advisor: non chiamatemi più ministro"

La staffetta - inedita - sull'energia dell’ex responsabile della Transizione ecologica, per fronteggiare l'inverno : “Resto senza compensi, sul tetto al gas servirà continuità”. In primis, price cap e rigassificatori

Governo Meloni, Cingolani: "Sarò solo advisor: non chiamatemi più ministro"
Ansa
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani

Una staffetta inedita, in un settore divenuto strategico, tanto da essere entrato nell'ambito della "sicurezza nazionale", con il cambio del nome del vecchio ministero della transizione, divenuto ora “ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica”. Così - secondo alcune fonti - uno dei primi frutti del clima di forte collaborazione istituzionale, con senso dello stato, dell'ex premier Mario Draghi con il presidente del consiglio Giorgia Meloni, porta "in dote" il tecnico che ha contribuito a condurre l'Italia - negli 8 mesi di guerra - a riempire fino all'orlo gli stoccaggi di gas per consentire al Paese di attraversare quasi indenni l'inverno; anche se questo, a quanto pare, non è affatto scontato. Come racconta l'ex numero uno del Mite a La Stampa.

Quello che è certo è che Roberto Cingolani, fisico ed ex ministro, resterà al lavoro per il nuovo governo "ancora un pò di tempo": nulla di scritto - assicura - perchè "i dettagli saranno definiti in mattinata". tra poco ci sarà infatti il passaggio di consegne tra lui ed il suo successore, Gilberto Pichetto Fratin, che ieri al termine del consiglio dei ministri ha annunciato l’avvio di questa collaborazione. 

rigassificatore (WikipediaCommons/Floydrosebridge)
rigassificatore

In primis price cap e rigassificatori 
"L’idea - racconta Cingolani a La Stampa - già discussa informalmente, è quella di chiudere tutti i dossier che sono ancora aperti, le questioni più urgenti a partire dal price cap e dai rigassificatori". A spiegare l'utilità di questo lavoro da condurre a quattro mani è sempre l'ex numero uno del Mite: "Si tratta di una tale mole di problemi e di argomenti che chiunque venisse al ministero impiegherebbe uno o due mesi per prendere tutto in mano e capire: in questo modo posso garantire una continuità immediata".
 

Ed il tempo, su gas ed energia (leggi anche: evitare una paralisi per le imprese) non sembra affatto galantuomo: interrompere l'azione che cerca di portare il Paese verso l'indipendenza energetica da Putin sarebbe controproducente, e devastante. Occorre allora tenersi - in forma di “advisor” - il super tecnico che è stato nei mesi recenti in Algeria, in Congo (per dirne due) assieme al numero uno di Eni, Descalzi e lo stesso Draghi, a chiudere accordi strategici fruttuosi per l'Italia per avere gas, energia, autonomia.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'ambiente Ansa
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'ambiente

I termini dell'accordo 
Cingolani non avrà alcuna delega, né poteri di firma e nemmeno "poteri commissariali" (stile generale Figliuolo con il Covid): come era stato ipotizzato all’inizio dell’estate: “Non sono nemmeno pagato e lo faccio per spirito di servizio - precisa Cingolani intervistato da La Stampa - e sarà un incarico a tempo per dare modo al nuovo ministro di prendere in mano tutto”.

 

Tubi gasdotto Getty
Tubi gasdotto

Il piano rigassificatori
Sul fronte della sicurezza degli approvvigionamenti energetici, il piano - snocciola Cingolani - prevede l’attivazione di due navi destinate alla rigassificazione (una a Piombino che dovrebbe entrare in funzione in primavera, la seconda a Ravenna) aumentando così di "10 miliardi di metri cubi la nostra capacità di stoccaggio e completare entro il prossimo anno lo sganciamento dalle forniture di gas dalla Russia".

Campanella, Giorgia Meloni Mario Draghi ansa
Campanella, Giorgia Meloni Mario Draghi

Il ruolo di "advisor" per l’energia di Palazzo Chigi è stato concordato con Draghi e Meloni, "nell’ambito di questo grande lavoro di passaggio di consegne che è stato fatto dal premier" - continua l'ex ministro - con l’obiettivo specifico di terminare il lavoro sul price cap e quello sul primo rigassificatore, quello di Piombino, che giusto questa settimana ha ottenuto semaforo verde dalla conferenza dei servizi". 

intervista a Roberto Cingolani Rainews
intervista a Roberto Cingolani

"Mi auguro che questa crisi non duri cinque anni "

"Ci sarà da lavorare", sospira Cingolani con La Stampa. E poi? "Poi mi auguro che questa crisi non duri cinque anni – risponde l’ex ministro – per cui dopo riprenderò a lavorare come ho già detto da tempo".