Le politiche di sviluppo in Africa del fondatore di Eni

Meloni: "Promuovere un 'Piano Mattei' per l'Africa"

La premier ha parlato di "un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista"

Meloni: "Promuovere un 'Piano Mattei' per l'Africa"
(Ansa)
Giorgia Meloni

L’attività di Enrico Mattei come modello ispiratore per azioni che favoriscano lo sviluppo economico dell’Africa, anche in chiave di drenaggio dei flussi migratori provenienti dai Paesi più poveri. 

Giorgia Meloni nel suo discorso per chiedere la fiducia alla Camera ha citato il fondatore di Eni come figura di riferimento nelle politiche verso il Mediterraneo.   

La premier ha ricordato: “Il 27 ottobre ricorrerà il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei, un grande italiano che fu tra gli artefici della ricostruzione post bellica, capace di stringere accordi di reciproca convenienza con nazioni di tutto il Mondo”.   

Poi ha proposto un riferimento alle politiche energetiche messe in campo da Mattei: “Credo che l’Italia debba farsi promotrice di un ‘piano Mattei’ per l’Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area sub-sahariana. Ci piacerebbe così recuperare, dopo anni in cui si è preferito indietreggiare, il nostro ruolo strategico nel Mediterraneo”. 

La cosiddetta ‘formula Mattei’ richiamata dal premier, infatti, puntò sulla collaborazione con i paesi africani e del Nord Africa rompendo un modello di sfruttamento delle ‘7 sorelle’ ereditato dal colonialismo. Mattei, infatti, puntò a sviluppare le risorse dell’Africa permettendo al continente di sfruttare il suo potenziale di crescita.       

Ed è proprio quel disegno che Meloni sembra voler riproporre nei nuovi rapporti tra Italia e Africa ricordando Mattei scomparso il 27 ottobre 1962.