Dopo gli scontri di martedì 25 ottobre

Sapienza, termina l'occupazione ma non la protesta

Nella notte le aule della Facoltà di scienze politiche sono state simbolicamente occupate. Al momento è ripreso il regolare svolgimento di lauree e lezioni. Proseguono le assemblee

Sapienza, termina l'occupazione ma non la protesta
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occupata la facoltà di scienze politiche de La Sapienza, Roma

È terminata l’occupazione alla Sapienza, ma non la protesta. Dopo la giornata di martedì 25 ottobre, quando alcuni studenti dei collettivi di sinistra avevano tentato di bloccare il convegno organizzato da Azione Universitaria con ospiti Daniele Capezzone e Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia, nella notte le aule della Facoltà di scienze politiche sono state simbolicamente occupate. 

Occupazione che al momento è terminata con la ripresa del regolare svolgimento di lauree e lezioni.

Nella serata di ieri, al termine di un’assemblea concordata con l’ateneo, circa 500 tra studenti e studentesse dei collettivi hanno scelto di rimanere simbolicamente nella Facoltà, per portare avanti la discussione. 

Dibattito che è proseguito questa mattina con una conferenza stampa e un’assemblea in cui i giovani hanno portato avanti le loro rivendicazioni.   

Al momento resta comunque massima la vigilanza per il timore di disordini in occasione del centenario della Marcia su Roma.     

Per questo motivo è stato disposto un attento monitoraggio da parte delle forze dell’ordine sia nei pressi dell’università sia in città. 

Alle 18, al pratone della Sapienza è previsto un “aperitivo antifascista”.

occupata la facoltà di scienze politiche, La Sapienza, Roma ansa
occupata la facoltà di scienze politiche, La Sapienza, Roma

“Abbiamo dimostrato di non essere i facinorosi che vanno a cercare lo scontro con la polizia ma delle persone che vogliono dialogare. L’obiettivo è rilanciare i temi di cui abbiamo discusso questa notte”, ha detto una studentessa dal megafono durante l’assemblea di questa mattina.   

Durante l’assemblea, il cortile di Scienze politiche si è riempito. Durante gli interventi, si è parlato di transfemminismo, antifascismo

Gli operai della Gkn hanno detto che “un capitalismo buono non esiste”, in riferimento al titolo del Convegno ospitato martedì alla Sapienza.

Michela, che martedì era presente, ha raccontato che già dal primo mattino la polizia stava presidiando la facoltà, e in prossimità dell’inizio del convegno son stati bloccati gli accessi all’interno. Ha assicurato che non ci sono state provocazioni da parte degli studenti, che avevano “l’unica intenzione di appendere uno striscione davanti l’ingresso”. 

Davanti a questa iniziativa, “è partita la carica della polizia antisommossa, davanti a giovani disarmati che avevano solo degli zainetti”, ha spiegato la ragazza. 

“Eravamo contrari a questa passerella politica senza contraddittorio - ha aggiunto - e per aver mostrato dissenso politico siamo stati manganellati”.   

Al termine dell’assemblea, gli studenti hanno letto i punti del loro comunicato: la crisi climatica, quella dello studio e del lavoro. 

“Vogliamo ribaltare il nostro ruolo da studenti ad attori protagonisti. Vogliamo un ateneo sicuro, antirazzista, ecologista e transfemminista. Vogliamo continuare questa mobilitazione, questo è solo l’inizio”.