Corea del Nord

Kim Jong-un porta la figlia al lancio del missile e minaccia: "Pronti a usare le armi nucleari"

E' la prima volta che il leader nordcoreano si mostra con la bambina mai apparsa prima in pubblico

Kim Jong-un porta la figlia al lancio del missile e minaccia: "Pronti a usare le armi nucleari"
Ap/KCNA
Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang

Padre e figlia camminano mano nella mano. Lui però è Kim Jong-un e davanti a loro si staglia il missile balistico intercontinentale Hwasong-17, il “mostro” con motori a propellente liquido in grado di trasportare fino a 11 testate nucleari - secondo fonti giapponesi - e potenzialmente capace di raggiungere gli Stati Uniti.

Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang Ap/KCNA
Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang

Le immagini sono state diffuse all'indomani del lancio del missile verso il Mar del Giappone-Mare dell'Est. E' la prima volta che il leader nordcoreano si mostra in pubblico con la figlia. 

L'agenzia di stampa statale Kcna si limita a riferire che Kim "ha supervisionato di persona" il lancio "insieme alla sua amata figlia e alla moglie", la first lady nordcoreana Ri Sol-ju, senza fornire ulteriori dettagli. 

In cinque delle venti istantanee pubblicate si vede una bambina, giubbotto imbottito bianco e scarpette rosse, i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo: si sofferma davanti alla navetta, mano nella mano con il padre, assiste al suo fianco al momento del lancio e lo ascolta mentre dà istruzioni ai funzionari.

Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang Ap/KCNA
Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang

In uno scatto appare anche la madre, in giacca verde militare simile a quella indossata dal marito. 

I media statali nordcoreani raramente trasmettono informazioni sui parenti stretti della dinastia Kim. Non fanno eccezione i Kim di quarta generazione. Tutto quello che si sa della famiglia, e soprattutto dei discendenti del leader nordcoreano, è “ipotizzato” dagli esperti con collegamenti nel Paese. 

Si pensa che Kim Jong-un, circa 38 anni, abbia tre figli - nel 2010, 2012 o 2013 e 2017. Di una bimba, di nome "Ju-ae", all'epoca poco più che una neonata, parlò, dopo una delle sue visite in Corea del Nord, l'ex giocatore di basket statunitense Dennis Rodman. Era il 2013: quella nelle foto potrebbe dunque essere lei o una sorella maggiore.

"Ho tenuto in braccio Ju Ae, la bambina di Kim, e ho parlato anche con la signora Ri", raccontò Rodman al Guardian e disse che Kim era un buon padre. 

Non è invece la prima volta che al fianco del leader nordcoreano appare la moglie Ri Sol Ju, ex cantante. Tenuta a lungo nell'ombra - persino le nozze furono annunciate tre anni dopo - , dal 2018 Ri ha assunto un ruolo diplomatico e il suo titolo è stato elevato da "rispettata compagna" a "rispettata First Lady ", cosa che non accadeva dal 1974, quando tale titolo fu riservato alla seconda moglie di Kim Il-sung, Kim Song-ae. 

Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang Ap/KCNA
Kim Jong-un e la figlia, Pyongyang

I Kim di quarta generazione e la normalità della “guerra”

La partecipazione della figlia di Kim al lancio di un missile “così importante” per il regime cambia la narrazione della politica nordcoreana fatta sinora dalla propaganda. 

Secondo Cheong Seong-hang, esperto del Nord presso l'istituto Sejong in Corea del Sud, la ragazza è l'equivalente di una "principessa", una sorta di “erede al trono” e dopo la sua rivelazione sarà probabilmente in grado di partecipare agli affari di stato. Il fatto che appaia pubblicamente al fianco di suo padre, in un giorno così significativo, potrebbe indicare che è stata scelta come suo successore. Lo stesso fece Kim Jong-il con i suoi figli: scelse per succedergli quello che reputava più simile a lui. “Forse - continua Cheong - Kim Jong-un pensa lo stesso di questa ragazza”.

Dall'inizio dell'anno, la Corea del Nord ha proceduto a una serie record di lanci di missili balistici che ha scatenato la reazione di Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone e un intensificarsi delle esercitazioni congiunte. Il missile lanciato venerdì potrebbe avere la gittata per colpire la terraferma americana, secondo il vicino Giappone. Dunque, presentare al pubblico la giovane figlia non è certamente un gesto lasciato al caso. 

“È un messaggio al mondo che il regime nordcoreano non è pronto a scomparire”, ha detto all'AFP l'analista Soo Kim: "In un certo senso, questa è una foto simbolica di Kim che passa lo scettro del potere alla generazione successiva". 

Queste immagini suggeriscono anche che il leader nordcoreano voglia mostrarsi agli occhi del suo popolo come un leader "normale", afferma Chan-il Ahn, presidente del World Institute for North Korea Studies. "Non un guerrafondaio o un narcisista, non l'uomo razzo, ma un buon padre, che protegge la sua famiglia, come protegge la nazione", secondo John Delury, professore alla Yonsei University.

Un'altra delle figlie di Kim potrebbe essere apparsa in un filmato delle celebrazioni per una festa nazionale a settembre, secondo alcuni osservatori.

La novità della comparsa dell figlia per la prima volta al fianco di Kim Jong-un non deve però spostare l'attenzione sull'ulteriore innalzamento della tensione nell'area dopo l'ultimo lancio che - rende noto la KCNA - conferma "ancora una volta che le forze nucleari della Corea del Nord hanno raggiunto la capacità di contenere qualsiasi minaccia nucleare". 

Gli Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno intensificato le manovre militari congiunte negli ultimi mesi da quando Kim Jong-un ha dichiarato a settembre che lo status di stato nucleare della Corea del Nord era "irreversibile".

Il Nord vede queste dimostrazioni di forza come prove generali per un'invasione del suo territorio o un tentativo di rovesciare il regime tanto che il leader ha definito l'ultimo lancio come una risposta risoluta a "esercitazioni di guerra di aggressione isterica" ​​e ha giurato di rispondere “risolutamente alle armi nucleari con armi nucleari e allo scontro a tutto campo con uno scontro spietato ”.

La scelta non poteva che ricadere sull'Hwasong-17, il 'missile mostruoso', che fu fiore all'occhiello di una parata nell'ottobre 2020 in cui sfilarono unità "missilistiche tattiche", carri armati, colonne di "missili strategici", una colonna di "super-grandi Icbm" in grado di "colpire in successione" e altri vettori.

Lungo 26 metri e con un diametro di 2,7 metri il missile pesa fino a 150 tonnellate e deve essere spostato da un transporter a 22 ruote. 

La mossa di Pyongyang contiene anche un chiaro riferimento al vertice trilaterale tenuto domenica tra il presidente americano Joe Biden, quello sudcoreano Yoon Suk-yeol e il premier giapponese Fumio Kishida, a margine degli incontri regionali dell'Asean a Phnom Penh, in Cambogia.   

I tre leader avevano accettato di lavorare insieme per rafforzare le attività di coordinamento. La deterrenza estesa, in particolare, si riferisce alla promessa di Washington di usare una gamma completa delle sue capacità militari, sia nucleari sia convenzionali, per difendere i suoi alleati. 

Non solo, nel primo faccia a faccia con il presidente cinese Xi Jinping, il presidente degli Stati Uniti oltre a chiedere la sua mediazione nella questione nordcoreana aveva specificato che qualora Pyongyang dovesse effettuare test nucleari, gli Stati Uniti "intraprenderebbero certe azioni che sarebbero da considerarsi difensive e non dirette contro la Cina".

Intanto oggi, nel timore crescente di un imminente test nucleare, gli Usa hanno schierato nuovamente un bombardiere strategico B-1B nella penisola coreana per un'esercitazione aerea congiunta con la Corea del Sud.