Alta tensione

Corea del Nord, la sorella di Kim contro l'Onu: "Due pesi e due misure"

Secondo Kim Yo-jong, il Consiglio di sicurezza "chiude gli occhi di fronte a esercitazioni militari molto pericolose" e "l'avido accumulo di armi" da parte di Seul e Washington

Corea del Nord, la sorella di Kim contro l'Onu: "Due pesi e due misure"
Ap
Kim Yo Jong

Kim Yo-jong, l'influente sorella del leader nordcoreano, si è scagliata contro l'Onu accusandola di "due pesi e due misure", dopo che il Consiglio di Sicurezza ha condannato il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord, avvernuto venerdì scorso.

L'Onu non ha rilasciato una dichiarazione formale a causa dell'opposizione di Cina e Russia che, già a maggio, avevano posto il veto a un tentativo guidato dagli Stati Uniti di inasprire le sanzioni contro la Corea del Nord per i suoi precedenti test sui missili balistici, proibiti dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia, l'India e l'Australia sono stati tra i 14 membri del Consiglio di sicurezza a condannare fermamente il lancio del missile, un Hwasong-17, considerata l'arma più potente in possesso del Nord, caduto a circa 200 km dalla costa del Giappone. In una dichiarazione congiunta, i 14 firmatari affermano che si è trattato di una "minaccia inequivocabile alla pace e alla sicurezza internazionale".

La sorella di Kim Jong-un, considerata la numero 2 nella leadership del paese, ha accusato il Consiglio di sicurezza di aver chiuso "un occhio sulle pericolosissime esercitazioni militari" di Seul e Washington e sulla loro "avida corsa agli armamenti", in una dichiarazione ufficiale riportata dall'agenzia di stampa nordcoreana Kcna. 

"È evidente che si tratta di un doppio standard", ha detto. Ha poi proseguito puntando il dito contro gli Stati Uniti, colpevoli di aver rilasciato "una disgustosa dichiarazione congiunta insieme a marmaglia come il Regno Unito, la Francia, l'Australia, il Giappone e la Corea del Sud". Li ha paragonati a "un cane che abbaia preso dalla paura" e ha detto che la Corea del Nord considererà la dichiarazione guidata dagli Stati Uniti "una violazione sconsiderata della nostra sovranità e una grave provocazione politica". 

"Gli Stati Uniti dovrebbero essere consapevoli del fatto che, per quanto disperatamente possano cercare di disarmare la Corea del Nord, non potranno mai privarla del suo diritto all'autodifesa e che, quanto più si accaniranno in azioni contro la Corea del Nord, tanto più dovranno affrontare una crisi di sicurezza fatale", ha aggiunto. 

La riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di lunedì è stata convocata in risposta al lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord avvenuto venerdì, lancio che fa parte di una serie di test missilistici provocatori effettuati quest'anno e che, secondo gli esperti, ha lo scopo di modernizzare l'arsenale nucleare di Pyongyang e aumentare la sua influenza nella futura diplomazia. Il test di venerdì ha coinvolto il suo missile più potente, il Hwasong-17, e secondo alcuni esperti il successo del lancio ha dimostrato il potenziale di colpire la terraferma statunitense.