La pandemia

Covid, Ecdc: ingiustificato screening su viaggiatori da Cina

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ritiene ingiustificata l'introduzione nella Ue di screening obbligatori per i viaggiatori in arrivo dalla Cina. Intanto, il Regno Unito prende tempo e valuta cautele su viaggi da Cina

Covid, Ecdc: ingiustificato screening su viaggiatori da Cina
LaPresse
Sanitari eseguono tamponi in un hub di Roma

L'introduzione in Ue di screening obbligatori per i viaggiatori in arrivo dalla Cina viene ritenuta "ingiustificata" dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. 

L'agenzia Ue si è espressa così in una dichiarazione al riguardo, rimbalzata su diversi media francesi, e ha ricordato che i Paesi dell'Unione hanno "livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione" e "le varianti che circolano in Cina stanno già circolando nell'Ue". Ed è proprio per via della maggiore immunità della popolazione europea, e della "precedente comparsa e successiva sostituzione delle varianti attualmente in circolazione in Cina", che l'agenzia ha definito "ingiustificati i controlli e le misure di viaggio sui viaggiatori provenienti dalla Cina".        

Le potenziali infezioni importate sono state "piuttosto basse" rispetto ai numeri che si hanno già quotidianamente, e che i sistemi  sanitari "sono attualmente in grado di gestire", ha aggiunto l'Ecdc. 

Il Regno Unito prende tempo e valuta cautele sui viaggi dalla Cina

Il governo britannico si limita per ora a valutare l'ipotesi di reintrodurre cautele o restrizioni di sorta per chi viaggia dalla Cina verso il Regno Unito a causa di nuovi allarmi sulla situazione del Covid nel Paese asiatico.
Lo ha precisato oggi il ministro della Difesa, Ben Wallace, interpellato al riguardo dai media locali dopo le decisioni di Usa, Giappone e Italia di tornare a imporre il test obbligatorio a chi arriva dalla Cina.
Wallace ha precisato che il dicastero dei Trasporti, competente sulle restrizioni di viaggio, si atterrà a eventuali raccomandazioni aggiornate del ministero della Salute e delle autorità mediche nazionali. "Ovviamente teniamo sotto osservazione costantemente la situazione", ha aggiunto.
Will Quince, viceministro della Sanità nella compagine Tory di Rishi Sunak, gli ha fatto eco assicurando che il governo prende "incredibilmente sul serio" tutte le recenti preoccupazioni. Ma sottolineando pure come "al momento non vi sia alcuna evidenza di nuove varianti" del coronavirus in Cina: "minaccia chiave", nelle sue parole, sul fronte di un'ipotetica ripresa della diffusione della pandemia.
Sulla stessa linea di Londra il governo locale della Scozia, guidato dagli indipendentisti dell'Snp e responsabile della sicurezza sanitaria nella nazione del nord in base alla devolution, il quale ha escluso per ora qualsiasi nuova modifica in senso restrittivo alle regole di viaggio dalla Cina o da altri Paesi.