1 gennaio 2023

Da oggi la Croazia è in Eurozona e il 20° paese dell'area Schengen

Il Paese dell'ex Jugoslavia, in Europa dal 2013, marca oggi il doppio traguardo. Von der Leyen: "croati avranno molti benefici dall'integrazione". Lagarde: "in 20 anni euro ha portato protezione e forza"

Da oggi la Croazia è in Eurozona e il 20° paese dell'area Schengen
Beata Zawrzel/NurPhoto via Getty Images
Le bandiere della Croazia e dell'Unione Europea

Aboliti 73 valichi di confine terrestri con la Slovenia e l'Ungheria, e 12 nei porti marittimi per linee dirette verso l'Italia. Dalla mezzanotte di oggi la Croazia è il 20° membro dell'eurozona e dell'area Schengen. Vantaggi economici e libera circolazione per il Paese balcanico, membro dell'Ue già dal 2013, che è riuscita a marcare questo importante doppio traguardo portando così a compimento la sua piena integrazione europea "i croati potranno godere di alcuni dei migliori benefici che la nostra unione può offrire", "l'Europa rende la Croazia più forte, e la Croazia rende l'Europa più forte", "sono così felice di essere qui, in questo giorno di gioia e orgoglio" ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen che oggi per l'occasione è a Bregana, al confine tra Croazia e Slovenia, dove ha tenuto una conferenza di stampa congiunta con il primo ministro Plenkovic e il presidente Pirc Musar.  

Dopo 10 anni di riforme e progressi il paese è riuscito a soddisfare i requisiti necessari per entrare nell'Ue. Sarà possibile pagare con entrambe le monete e quindi con le kune croate fino al 14 gennaio, anche se fino alla fine del 2023 sarà obbligatorio indicare i prezzi di beni e servizi in entrambe le monte. Il cambio valuta sarà gratuito fino al 31 dicembre, con un tasso di cambio di 7,53450 kune per ogni euro. L'ultimo ad adottare l'euro fu la Lituania nel 2015.  Il paese della ex-Jugoslavia è quindi pronto ad attrarre più investimenti, e creare nuovi posti di lavoro. “La sua economia crescerà e potrebbe anche diventare un hub energetico europeo per fonti rinnovabili”, ha spiegato la numero uno dell'Ue.

"Oggi la Croazia entra nello spazio Schengen e nell'eurozona. Un risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato, a cui faccio i miei migliori auguri. Spero che presto altri paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l'Ue", afferma su twitter il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

L'annuncio dell'ingresso tra i 26 Paesi Schengen era stato dato l'8 dicembre dalla presidenza di turno dell'Ue guidata dalla Repubblica Ceca.  L'area comprende 22 stati dell'Ue, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Da oggi 1 gennaio, peraltro, la Svezia inizia il suo semestre di presidenza della Ue.

Con questo allargamento, la zona euro conterà 347 milioni di abitanti. La zona Schengen, invece, sarà estesa da domani a 420 milioni di persone che potranno viaggiare liberamente e senza controlli alle frontiere. I controlli marittimi e terrestri saranno revocati con effetto immediato, anche se non lo sarà la sorveglianza interna negli aeroporti, poiché questo traguardo non arriverà fino al 26 marzo 2023 per farlo coincidere con i tempi fissati dall'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata). La Croazia sarà sottoposta a un esame entro un anno per verificare che rispetti effettivamente tutti i protocolli stabiliti da Schengen.

Ursula Von der Leyen in Croazia con Andrej Plenkovic il 1 gennaio 2023 @twitter
Ursula Von der Leyen in Croazia con Andrej Plenkovic il 1 gennaio 2023

"Credo davvero che la nostra forza sia nell'unità: tutti per uno e uno per tutti", ha detto la presdiente della Bce Christine Lagarde in un'intervista con 'Jutarnji List'. "Ha ottenuto un successo eccezionale attuando le riforme e le necessarie ristrutturazioni e ha fatto tutto il possibile per continuare ad avere finanze pubbliche sane. Merita quindi pienamente di essere ammesso nell'area dell'euro il 1° gennaio 2023, ed è meraviglioso dare il benvenuto in famiglia al 20° membro in occasione del 20° anniversario delle banconote e delle monete in euro. Questa è una grande notizia e un motivo per tutti noi di festeggiare!". 

"È positivo avere l'euro perché - spiega la presidente della Bce - può fungere da scudo". Lagarde guarda indietro ai 23 anni di euro e ai 20 anni di banconote e monete in euro, rilevando che, "possiamo dire che ha dato i suoi frutti: l'euro ha portato protezione e forza. La preoccupazione iniziale che i prezzi saranno un po' più alti può essere dissipata. Sono certa che il governo croato ha adottato le misure necessarie, come garantire che i prezzi siano chiaramente indicati sia in kune che in euro. Confido anche che esistano disposizioni per punire coloro che abusano del sistema, che approfittano della conversione per aumentare i prezzi. Deve essere messa in atto una combinazione di misure per facilitare la riconversione e, allo stesso tempo, non consentire che si traduca in difficoltà per i cittadini".

Christine Lagarde Screen/Rainews
Christine Lagarde

"Festeggiamo l'inizio del 2023 dando il benvenuto alla Croazia nello spazio Schengen e nell'Eurozona. La casa europea è oggi più solida. Italia in prima linea per riaffermare l'Europa quale progetto di pace e prosperità", scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

La Croazia è membro della Nato dal lontano 2009 e il pensiero vola all'Ucraina e alla guerra scatenata dalla Russia. Per scampare all'arruolamento russo una trentina di ceceni giunti pochi giorni fa a Sarajevo con un volo da Istanbul, volevano presentare una richiesta di asilo politico proprio nella vicina Croazia per poi entrare in Occidente, ma sono stati rimandati in Turchia. Pur esprimendo motivi turistici alla base del viaggio, secondo le autorità di frontiera di Sarajevo, il gruppo non è stato in grado di presentare motivi e documenti validi a giustificazione il soggiorno in Bosnia-Erzegovina. "E' un classico abuso del regime senza visti in cui si afferma di arrivare per motivi turistici", hanno affermato dalla frontiera.