"La cooperazione in un mondo frammentato"

Al via a Davos la 53esima edizione del World Economic Forum

L'evento si svolgerà dal 16 al 20 gennaio. Attesa la partecipazione di 2.700 leader mondiali provenienti da 130 Paesi

Al via a Davos la 53esima edizione del World Economic Forum
Ansa
Al via a Davos la 53esima edizione del World Economic Forum

Al via oggi a Davos la 53esima edizione del World Economic Forum, meeting annuale che vedrà la partecipazione di 2.700 leader mondiali provenienti da 130 Paesi, fra cui 52 capi di Stato o di governo. Per l'Italia saranno presenti diversi top manager e imprenditori e il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Il Forum Economico Mondiale si svolge quest'anno in un momento di incertezze internazionali, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica e alla minaccia di recessione. Come esprime lo stesso titolo scelto: "La cooperazione in un mondo frammentato".

Tra i protagonisti della scena internazionale sono attesi il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente della Commissione  europea, Ursula von der Leyen, affiancata dal suo vice Valdis Dombrovskis, e la Presidente del Parlamento Roberta Metsola. Attesi anche il Commissario per gli affari economici Paolo Gentiloni e il Commissario per il bilancio Johannes Hahn.

Sul fronte economico c'è attesa per la presidente della Banca centrale europea, la francese Christine Lagarde e per la Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.

La Casa Bianca ha confermato che Joe Biden non sarà a Davos, e neanche la sua vice Kamala Harris o il segretario di Stato Antony Blinken. Parteciperanno invece l'inviato per il Clima, John Kerry, il direttore dell'Fbi Christopher Wray insieme a Avril Haines, a capo dell'intelligence nazionale. 

Poco probabile anche l'arrivo di Xi Jinping, che dall'inizio del Covid ha lasciato solo una volta, per il G20 a Bali, la Cina ora alle prese con una nuova violenta ondata della pandemia. Assente la Russia, esclusa da Davos dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, con quest'ultima che dovrebbe inviare al Forum una delegazione più ristretta rispetto allo scorso maggio.

Il conflitto sarà comunque, assicura il presidente del Wef Borge Brende, uno degli argomenti principali del Forum, con l'intervento del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. E i nuovi due membri dell'Alleanza Atlantica, Svezia e Finlandia, invieranno rispettivamente la ministra degli Esteri, Ann Christin Linde, e la  premier Sanna Marin.

La situazione politica in Brasile, dopo l'assalto alle istituzioni democratiche di domenica scorsa, esclude anche la possibilità che tra gli ospiti a sorpresa vi possa essere il presidente Lula che ha comunque deciso di inviare due esponenti del suo governo: il ministro delle finanze Fernando Haddad e la ministra dell'ambiente Marina Silva. La presenza di quest'ultima conferma come l'ambiente e la crisi climatica saranno infatti un altro argomento centrale del Forum.