Bruxelles, firmata da Unione europea e Nato la terza Dichiarazione per la cooperazione congiunta

Il segretario generale Stoltenberg chiede "più armi per Kiev". Charles Michel ricorda che "fin dall'inizio siamo stati al fianco del popolo ucraino". La presidente della Commissione von der Leyen: "Più dell'80% del gas russo è stato tagliato"

Bruxelles, firmata da Unione europea e Nato la terza Dichiarazione per la cooperazione congiunta
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La conferenza stampa dopo la firma della terza Dichiarazione di cooperazione congiunta Ue-Nato

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno firmato a Bruxelles la terza Dichiarazione per la cooperazione congiunta Ue-Nato. Dopo quelle del 2016 e del 2018, l'Unione europea e l’Alleanza Atlantica (incontrandosi nel Quartier generale Nato a Bruxelles) hanno messo a punto le modalità attraverso le quali portare avanti la propria reciproca cooperazione.

“Il partenariato strategico Nato-Ue si fonda sui nostri valori condivisi, sulla nostra determinazione ad affrontare sfide comuni e sul nostro impegno inequivocabile a promuovere e salvaguardare la pace, la libertà e la prosperità nell'area euroatlantica” si legge nel testo della Dichiarazione. “Oggi ci troviamo di fronte alla più grave minaccia alla sicurezza euroatlantica degli ultimi decenni”, si dice in riferimento al conflitto scoppiato ormai quasi un anno fa in Ucraina, in seguito all’aggressione della Russia. Un atto che “viola il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni unite” e “mina la sicurezza e la stabilità europea e mondiale”, è scritto ancora nel testo.

A questo proposito, il presidente del Consiglio Ue Michel, nel corso della conferenza stampa congiunta con Stoltenberg e von der Leyen, ha chiarito che “sin dall'inizio siamo stati al fianco del popolo ucraino con un forte sostegno militare, finanziario, diplomatico e politico. L'Ue e i suoi Stati membri hanno contribuito con quasi 50 miliardi di euro” ha affermato il presidente del Consiglio Ue. Mentre la presidente della Commissione von der Leyen ha ricordato che “nell'arco di quest'anno ci siamo quasi totalmente liberati dalla dipendenza dai fossili russi. Più dell'ottanta per cento del gas russo è stato tagliato”. Dal canto suo, il segretario generale Stoltenberg ha chiesto “più armi da dare a Kiev”, ribadendo che “il presidente Putin voleva dividerci ma ha fallito”.

Il conflitto russo-ucraino “ha esacerbato una crisi alimentare ed energetica che colpisce miliardi di persone in tutto il mondo”, dice ancora il testo della Dichiarazione. Per questo, si rende necessaria una più stretta cooperazione in ampi settori strategici, politici ed economici, anche al di là dello scontro in atto in territorio ucraino.

“Gli attori autoritari sfidano i nostri interessi, valori e principi democratici utilizzando molteplici mezzi” si legge poi nel documento. “Viviamo in un'era di crescente concorrenza strategica. La crescente assertività e le politiche della Cina presentano sfide che dobbiamo affrontare. I conflitti persistenti, la fragilità e l'instabilità nel nostro vicinato europeo minano la nostra sicurezza e forniscono terreno fertile ai concorrenti strategici, nonché ai gruppi terroristici, per acquisire influenza, destabilizzare le società e costituire una minaccia per la nostra sicurezza”.

“Il nostro partenariato strategico che si rafforza reciprocamente contribuisce a rafforzare la sicurezza in Europa e oltre. La Nato e l'Ue svolgono ruoli complementari, coerenti e che si rafforzano reciprocamente nel sostenere la pace e la sicurezza internazionali. Mobiliteremo ulteriormente l'insieme combinato di strumenti a nostra disposizione, siano essi politici, economici o militari, per perseguire i nostri obiettivi comuni a vantaggio del nostro miliardo di cittadini”.