Caso plusvalenze

Juve, le motivazioni della sentenza: "Illecito grave, ripetuto e prolungato"

La Figc pubblica la sentenza, 36 pagine di motivazioni: "Dalla Juventus documenti nascosti e fatture manipolate". E spunta "Il libro nero di FP" (cioè, Fabio Paratici). La risposta del club: "Illogica"

Juve, le motivazioni della sentenza: "Illecito grave, ripetuto e prolungato"
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dirigenza Juventus
LA CORTE FEDERALE D’APPELLO SEZIONI UNITE-FIGC Download (File - 475 KB)

La Figc pubblica la sentenza del processo plusvalenze a carico della Juventus, e con trentasei pagine di motivazioni rende noto il dispositivo della Caf con le argomentazioni che hanno portato alla revocazione del processo, alla condanna del club bianconero e al proscioglimento degli altri club coinvolti.

Uno degli elementi nuovi nel processo è rappresentato dal "Libro Nero di FP" (cioe' Fabio Paratici), che la Corte federale della Figc definisce "inquietante" e "devastante" sul piano della lealtà sportiva. Sono gli appunti su carta intestata della Juventus scritti da Federico Cherubini, il DS subentrato a Paratici, dopo averci lavorato assieme, quando quest'ultimo è andato  al Tottenham. Le motivazioni recitano: "Un tale documento, si noti, non è mai stato disconosciuto dal redattore (Federico Cherubini) ed è stato difeso dalla FC Juventus spa che, unitamente al predetto dirigente, lo ha fatto proprio, solo proponendone una interpretazione diversa rispetto a quella offerta dalla Procura federale, sostenendo si trattasse di un normale appunto di lavoro".

"Naturalmente - prosegue la Caf - non e' qui rilevante operare interpretazioni esorbitanti o azzardare qualificazioni circa il comportamento in sé di Cherubini o il rapporto con Fabio Paratici. Ma ben si comprende, ad una lettura distaccata di una simile circostanza, la capacità disvelatrice di detto Libro Nero. E' evidente che Cherubini era pronto a contraddire con Paratici per discutere il proprio contratto (accettandolo o rifiutandolo, non importa) ed era pronto a mettere sul tavolo della discussione quelle che lo stesso Cherubini riteneva essere importanti "differenze di vedute": cioè il fatto che Fabio Paratici avesse costantemente operato attraverso un sistema di plusvalenze artificiali. Ed è chiaro che nello scrivere il "Libro Nero di FP", Cherubini rappresentava fatti veri che oggi non possono più essere efficacemente rinnegati".

Le motivazioni della sentenza

“La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo”. Ecco le motivazioni della Corte di appello Figc, riguardo la sentenza per la penalizzazione di 15 punti in classifica a carico della Juve per le plusvalenze. "Per quanto riguarda la sanzione - proseguono le motivazioni - la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A".

Nel merito è stato ritenuto che la Juve abbia commesso l'illecito, "vista la documentazione proveniente dai dirigenti" del club “con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture”. Per il  Caf  il club ha commesso “un illecito grave, ripetuto e prolungato”. 

"Il fatto nuovo che prima non era noto è l'avvenuto disvelamento della intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori". E' quanto scrive in un passaggio delle motivazioni la Procura della Figc per spiegare l'iniziale assoluzione da parte della giustizia sportiva. "Come è stato efficacemente sottolineato dalla Procura federale, il fatto nuovo è l'assenza di un qualunque metodo di valutazione delle operazioni di scambio e, invece, la presenza di un sistema fraudolento in partenza (quanto meno sul piano sportivo) che la Corte federale non aveva potuto conoscere e alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata. Un quadro fattuale - quello appena citato - dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus S.p.A. e che hanno tutti una “natura essenzialmente confessoria. Semmai, con una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus S.p.A., colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società stessa”.

Gianluca Ferrero presidente Juventus ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Gianluca Ferrero presidente Juventus

Juve: “Nelle motivazioni illogicità e infondatezza, faremo ricorso”

“Le motivazioni della Corte d'appello Figc sono un documento prevedibile nei contenuti, alla luce della pesante decisione, ma viziato da evidente illogicità, carenze motivazionali e infondatezza in punta di diritto". Lo scrive la Juventus in una nota di replica. 

"Il club bianconero e il suo collegio di legali hanno letto con attenzione e analizzeranno a fondo le motivazioni della decisione. La Società e i singoli si opporranno con ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI nei termini previsti. La fondatezza delle ragioni della Juventus sarà fatta valere con fermezza, pur nel rispetto dovuto alle istituzioni che lo hanno emesso".

La vicenda è soltanto al principio.