L'allarme

Perù, decretato lo stato di emergenza in alcune zone del Paese

Il provvedimento a causa delle proteste contro il governo della presidente Dina Boluarte

Perù, decretato lo stato di emergenza in alcune zone del Paese
Ansa
Perù: governo decreta stato di emergenza in varie zone

Il governo del Perù ha emesso il decreto che prevede lo stato di emergenza nei dipartimenti di Cusco, Lima e Puno, nella provincia di Callao e in altre regioni a causa dell'aumento delle proteste che si stanno verificando in tutto il paese contro il governo della presidente Dina Boluarte. Il provvedimento entrerà in vigore oggi, 15 gennaio, e durerà per i prossimi 30 giorni.

Lo stato di emergenza

Lo stato di emergenza è stato dichiarato anche nella provincia di Andahuaylas nel dipartimento di Apurímac, nelle province di Tambopata e Tahuamanu nel dipartimento di Madre de Dios, e nel distretto di Torata, provincia di Mariscal Nieto nel dipartimento di Moquegua.     

La misura ha incluso anche cinque autostrade nazionali, la Panamericana Sur, la Panamericana Norte, la Central, il South Apurimac-Cuzco-Arequipa Road Corridor e il South Interoceanic Road  Corridor. La norma ha anche prorogato il coprifuoco nel dipartimento di Puno per un periodo di dieci giorni, dalle 20:00 alle 4:00 (ora locale). Per quanto riguarda le operazioni della Polizia Nazionale e delle Forze Armate, il Governo ha indicato che tale partecipazione è regolata dai Decreti Legislativi 1186 e 1095, che fanno riferimento all'uso della forza da parte delle autorità. 

Le proteste

Nei giorni scorsi la presidente peruviana Dina Boluarte ha ribadito che non si dimetterà, mentre nel Paese continuano proteste e blocchi stradali. I sostenitori del deposto presidente Pedro Castillo hanno invaso le strade del Perù dal mese di dicembre, chiedendo nuove elezioni e la rimozione di Boluarte, suo successore ed ex vicepresidente. "Alcune voci provenienti dalle fazioni violente e radicali chiedono le mie dimissioni, incitando la popolazione al caos, al disordine e alla distruzione", ha detto Boluarte in un discorso trasmesso dalla tv di Stato venerdì scorso. "Non mi dimetterò. Il mio impegno è con il Perù", ha precisato. Durante le proteste oltre 40 persone sono state uccise in scontri con le forze di sicurezza.