Netanyahu: "Vogliono l'anarchia". Lapid: "Basta di dire bugie"

Israele, oltre 100mila sfilano in piazza a Tel Aviv contro il governo. Scontri con la polizia

In tutto il Paese sono scese in piazza più di 130mila persone che hanno protestato contro la riforma della giustizia. Gli slogan più urlati sono stati "Democrazia" e "No alla dittatura". Scontri tra manifestanti e polizia lungo l'autostrada Ayalon

Israele, oltre 100mila sfilano in piazza a Tel Aviv contro il governo. Scontri con la polizia
(ApPhoto)
Tel Aviv, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario

Scontri tra la polizia israeliana e i manifestanti scesi in piazza a Tel Aviv per protestare contro la riforma della giustizia. Gli agenti lavorano per sgomberare i manifestanti che hanno sfondato le barriere e stanno bloccando l'Ayalon, una via principale che attraversa Tel Aviv. Secondo la polizia, gli agenti si stanno "preparando a impedire l'avanzata dei manifestanti che si muovono lungo l'autostrada". Undici sono finora i manifestanti arrestati negli scontri.

Oltre 130mila persone, secondo i media, hanno sfilato in molti luoghi di Israele, per l'ottava settimana consecutiva, contro la contestata riforma della giustizia che il governo di destra di Benyamin Netanyahu sta portando avanti alla Knesset. A Tel Aviv si è svolta la protesta più massiccia che, secondo Canale 13, ha visto più di 100mila persone affollare la lunga via Kaplan che costeggia il complesso del ministero della Difesa.   

Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv (ApPhoto)
Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv

Gli slogan più urlati sono stati “Democrazia” e “No alla dittatura” in un mare di bandiere israeliane e molte della pace. Le dimostrazioni sono state precedute da un un duro scambio di accuse tra Netanyahu e il leader dell'opposizione Yair Lapid. Il primo ha accusato i manifestanti di "creare l'anarchia in Israele e di danneggiare la sua economia in modo da arrivare ad un sesto round di elezioni". 

Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv (ApPhoto)
Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv

Secondo i media Netanyahu durante l'ultima riunione di governo avrebbe detto di voler dare "un pugno ai manifestanti". In risposta a Tel Aviv hanno sfilato con il pugno abbassato all'altezza del petto e le bandiere a mezza asta. Lapid ha ribattuto al premier che "è giunto il momento che tu metta fine alle tue bugie… l'unico a distruggere l'economia sei tu, che divide la nazione, che incita alla violenza".   

Tra gli oratori a Tel Aviv, il leader degli ebrei riformati nel Nord America Rabbi Rick Jacobs. "Siamo con voi qui in Israele - ha detto - per combattere le minacce alla democrazia". Sul palco anche Tzipi Lavi, leader di un'organizzazione di femministe religiose. Ma anche l'ex premier Ehud Barak. Analoghe manifestazioni si sono svolte a Haifa (30mila secondo i media), a Gerusalemme - nei pressi della residenza ufficiale del premier - e in decine di altri luoghi.

Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv (ApPhoto)
Israele, protesta contro i piani del nuovo governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per rivedere il sistema giudiziario, Tel Aviv