Un pensiero per le donne che hanno partecipato ma non hanno vinto il Festival e la dedica a colei che lo ha messo al mondo. Marco Mengoni ha vinto Sanremo, risultando primo per tutte e tre le giurie coinvolte nella votazione (Sala Stampa, Televoto, Demoscopica, con i dati elaborati da Ipsos).
In conferenza stampa racconta di momenti privati difficili e di questa vittoria che lo porterà lontano. Sicuramente a Liverpool dove si tiene quest'anno l'Eurovision Song Contest. "Come mi sto preparando ? Per oggi non c'è spazio per nuove aspettative, mi vorrei godere tutte le serate, questa vittoria e questa giornata. Pian piano ci prepareremo al meglio, per ora sono molto contento di vedere Liverpool perché non l'ho mai vista. Da domani iniziamo a pensarci, oggi mi godo questa giornata", ha detto.
Forse andrà anche a Kiev dopo l'invito del presidente ucraino Zelensky. "Io ci andrei tutti insieme, più siamo e meglio è, più voci si aggiungono e più forte arriva il messaggio", dice.
Alle donne in gara rivolge più volte il pensiero. "Le donne di questo Festival sono delle figure mitologiche e ci sono rimasto male che nessuna sia arrivata nella cinquina. Evidentemente in questo Paese c'è ancora da cambiare molte cose".
Ovviamente dedica un pensiero speciale alla madre: “Dedico questo festival soprattutto alla donna che mi ha messo al mondo”. È a lei che ha fatto la prima telefonata, ma "per le prime due volte non mi ha risposto: era in piazza a festeggiare. L'ho perdonata", scherza l'artista di Ronciglione.
Poi racconta i momenti difficili: “Devo ringraziare la vita per avermi fatto superare delle esperienze forti che però ti forgiano e ti fanno crescere. Parlo di esperienze di vita privata che non tirerò fuori perché sono molto delicate e vorrei che restassero lì”. A stento trattiene l'emozione, che ieri non è riuscito ad arginare: “Mi scuso per ieri, non ho trattenuto l'emotività. Erano lacrime di gioia”, sottolinea sorridendo.
Su Due Vite, il brano vincitore, Mengoni, che ha trionfato a dieci anni dalla vittoria con 'L'Essenziale' spiega di aver voluto raccontare tante cose, ma "sicuramente la più importante che ho provato sulla mia pelle è che bisogna saper imparare anche dagli schiaffi. Ed essere consapevoli che si può peccare nella vita, basta riprendersi e capire quello che si è fatto. Spero che sia arrivato".
Oltre al premio principale, l'artista di Ronciglione ha vinto anche la serata delle cover. "Mi sento in colpissima - sorride - ad aver preso questi premi, perché staccherei tutte le foglie da questa palma e ne darei una a ciascuno di noi".
Questa invece è l'esibizione di Marco Mengoni accompagnata dall'interpretazione in Lingua dei Segni.