Audizione in Commissione Affari Istituzionali della Camera

Il Ministro dell'Interno Piantedosi: "Mi assumerò e mi assumo sempre tutte le mie responsabilità"

"Quella di Cutro è una tragedia che ci addolora profondamente e interpella le nostre coscienze, sollecitandoci ad agire con determinazione per fermare queste traversate così pericolose"

Il Ministro dell'Interno Piantedosi: "Mi assumerò e mi assumo sempre tutte le mie responsabilità"
rainews
Il Ministro Piantedosi in commissione Affari Costituzionali della Camera

In Commissione Affari Costituzionali della Camera oggi il Ministro Matteo Piantedosi ha riferito sul tragico naufragio di Cutro e sul fenomeno migratorio.

In relazione a quanto avvenuto sulle coste calabresi ha detto: “L'assetto aereo di Frontex che per primo aveva individuato l'imbarcazione non aveva segnalato una situazione di pericolo o 'di stress' a bordo, indicando la presenza di una persona sopra coperta, di altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi le condizioni meteo sono peggiorate diventando particolarmente avverse.” E sulle operazione di law enforcement: "Si tratta di un sistema molto complesso", ha spiegato il titolare del Viminale, "con le esigenze di soccorso spesso non svincolate da quelle di contrasto all'immigrazione irregolare, in cui la prima valutazione avviene a seconda di come si presenta l'evento. In attesa che la magistratura dia una compiuta ricostruzione dei fatti - ha concluso Piantedosi - fidiamoci delle capacità di valutazione di chi è deputato a compiere certe scelte, considerato anche che nella circostanza non c'è stato allertamento da parte di chi era a bordo".

"Se la tragedia si fosse verificata per  una debolezza del mio ministero mi assumerò le mie responsabilità''. Ha detto il ministro. ''Se andiamo a vedere le morti e le tragedie queste sono successe negli anni anche a guida sicurissima del mio ministero - ha aggiunto - Trovo difficile fare una confronto fra tragedie né mi sogno di attribuirlo alla fermezza di chi mi ha preceduto ma se si guarda  quello che avviene da molti anni il bilancio è tragico''.

'Ognuno di noi deve avere la postura giusta, il governo però con i fatti ha dimostrato qual è la  considerazione che ha sul tema della disperazione che genera la migrazione''.

'Vengo quando volete in Aula'' ha detto il ministro dell'Interno rispondendo a chi gli chiedeva un'informativa sulla tragedia di Cutro.

E sulle ONG ha chiarito: "Mai nessuna nave di Ong si è mai posizionata in quel tratto di mare per  effettuare ricerca e soccorso, ma aggiungo che nessuno ha detto alle navi di non presidiare quel tratto di mare. In nessun punto del decreto Ong c'è scritto che si  vuole impedire il soccorso, ci sono solo delle regole le cui obiezioni conosco  benissimo". 

In generale ha precisato che "c'è grande difficoltà a reperire strutture per i minori stranieri, per un problema di sostenibilità. Siamo impegnati in maniera molto forte a implementare le strutture, c'è un dialogo in corso con l'Anci, alcune regioni ci chiedono degli hub specifici. C'è stato un caso di una nave sbarcata a La Spezia i cui minori sono stati destinati poi in un luogo molto lontano (Foggia, ndr) che è sembrato un controsenso, ma semplicemente solo dopo lo sbarco si può verificare chi è a bordo". Ed ha anche parlato della gestione dei flussi precisando: "Il ministro Lollobrigida ha fatto programmazione per i prossimi cinque anni: con il decreto flussi del 2022 abbiamo autorizzato 83mila ingressi regolari, se stimiamo che il mercato del lavoro necessita di 100mila immigrati regolari l'anno ecco che si arriva a 500mila in cinque anni". Lo ha detto il ministro rispondendo ad una domanda su alcune dichiarazioni del ministro dell'Agricoltura.

Gli "apparati dello Stato" coinvolti in eventi di questo genere meritano "il rispetto e la riconoscenza di tutti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, durante l'audizione. "Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio di quest'anno - ha aggiunto - gli eventi Sar da loro gestiti sono stati 453, mettendo in salvo 27.457 persone. Quella di Cutro - ha affermato il ministro - è una tragedia che ci addolora profondamente e interpella le nostre coscienze, sollecitandoci ad agire con determinazione per fermare queste traversate così pericolose e trovare risposte concrete alla questione migratoria. È evidente che l'imperativo di combattere gli scafisti e bloccare le partenze può realizzarsi solo attraverso un'azione decisa dell'Unione europea e una forte sinergia con i paesi di origine e transito dei flussi provenienti dal Mediterraneo. Dobbiamo evitare - ha continuato - che chi scappa da guerre, persecuzioni e povertà si affidi a trafficanti di esseri umani senza scrupoli. Devono piuttosto - ha aggiunto - essere politiche responsabili e solidali degli Stati e dell'Ue a offrire a coloro che vivono la disperazione di quelle condizioni di vita una via d'uscita dal loro dramma".

La posizione di Frontex

"Si noti che sono sempre le autorità nazionali competenti a classificare un evento come ricerca e soccorso". E' quanto viene precisato nel resoconto delle attività di Frontex sulla notte di sabato scorso, poche ore prima che un'imbarcazione di migranti naufragasse al largo delle coste calabresi causando la morte di oltre 60 persone. "Nelle ultime ore di sabato - si legge - un aereo di Frontex che monitorava l'area di ricerca e soccorso italiana nell'ambito dell'operazione congiunta Themis ha avvistato un'imbarcazione diretta verso la costa italiana", sulla quale "era visibile una persona sul ponte. La barca navigava da sola e non c'erano segnali di pericolo. Tuttavia, le termocamere a bordo dell'aereo Frontex hanno rilevato una significativa risposta termica dagli sportelli aperti a prua e altri segni che avrebbero potuto esserci persone sotto il ponte. Ciò ha sollevato i sospetti degli esperti di sorveglianza di Frontex".    

"Come sempre in questi casi - prosegue Frontex - abbiamo immediatamente informato dell'avvistamento il Centro di coordinamento internazionale dell'operazione Themis" di assistenza sugli arrivi di migranti “e le altre autorità italiane competenti, fornendo la posizione dell'imbarcazione, le immagini agli infrarossi, la rotta e la velocità”.    

"Il nostro aereo ha continuato a monitorare l'area fino a quando non è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante. Le autorità italiane coinvolte hanno inviato due motovedette per intercettare la nave; tuttavia le avverse condizioni meteorologiche le hanno costrette a rientrare in porto", si legge ancora. "L'operazione di salvataggio è stata dichiarata nelle prime ore di domenica, dopo che il naufragio era stato localizzato al largo di Crotone", ha aggiunto Frontex. "L'operazione di soccorso, coordinata dalle competenti autorità italiane, è stata condotta a terra, in mare e in aereo e supportata da mezzi navali e aerei di Frontex.