L'operazione della Polizia di Stato

La "maman" della mafia nigeriana estradata in Italia: "Jeff Joy" tra i 100 latitanti più ricercati

Esponente di spicco della black mafia: accusata di tratta "con l'uso di violenze e minacce". Condannata per associazione per delinquere e riduzione in schiavitù

L'aria "innocua" di un'anziana, sorretta dagli agenti all'aereoporto di Ciampino, dove è atterrata oggi dopo l'estradizione, ma "Jeff Joy", ha un curriculum criminale che la porta nella top list mondiale dei latitanti, quei 100 nomi Most wanted, curriculum fermato dal suo arresto lo scorso Giugno in Nigeria. In realtà ha solo 48 anni, a suo carico reati pesanti: associazione per delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, condannata in via definitiva alla pena di tredici anni.

Le “Violenze e minacce d'ogni genere”
E' soprattutto, un'esponente di spicco - un "boss" - della mafia nigeriana, ad ottenere l'estradizione in Italia il lungo lavoro della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Secondo le indagini, la donna aveva un ruolo di primo piano nel favorire l'arrivo nel nostro paese, Olanda e Spagna, di ragazze nigeriane che venivano avviate alla prostituzione con l'uso di violenze e minacce di ogni genere, estese anche ai familiari rimasti in patria. 
 

La latitante in manette il 4 giugno 2022 in Nigeria, in un'operazione condotta dai locali servizi di intelligence. L'estradizione rappresenta - scrive la Polizia in un comunicato - "un unicum nei rapporti fra l'Italia e la Nigeria essendo il primo caso pilota nell'attuazione del Trattato entrato in vigore nel 2020". 
 

La "Black mafia", sotto il mirino dell'interpol
La cosiddetta black mafia, per la sua pericolosità e la rete internazionale su cui opera, è considerata una delle organizzazioni criminali emergenti più potenti al mondo, tanto da essere oggetto di un monitoraggio capillare in ogni Paese da parte del segretariato generale dell'Interpol.   
 

La "maman" della mafia nigeriana estradata in Italia: "Jeff Joy" tra i 100 latitanti più ricercati

Da quanto risulta dalle indagini svolte dal 2006 al 2007 dalla squadra mobile di Ancona, Jeff Joy aveva un ruolo di primo piano nel business criminale della prostituzione.

Il Prefetto Vittorio Rizzi, direttore centrale della polizia criminale Interpol
Il Prefetto Vittorio Rizzi, direttore centrale della polizia criminale

Polizia: "Tracciare i patrimoni illeciti delle mafie"
“L’Africa – ha sottolineato a margine dell’operazione il prefetto Vittorio Rizzi, direttore centrale della polizia criminale da cui dipende la cooperazione internazionale operativa di polizia – si conferma oggi un’area strategica per la ricerca latitanti e il contrasto al crimine organizzato. I Paesi africani in via di sviluppo rappresentano poi dei luoghi elettivi per il riciclaggio dei capitali illeciti della criminalità organizzata e l’Italia è impegnata a livello internazionale per agevolare, attraverso strumenti penali ed amministrativi, il tracciamento dei patrimoni illeciti delle mafie per il loro sequestro e confisca”.