Violenza e devastazione

La guerriglia urbana a Napoli tra ultras dell'Eintracht e del Napoli prima della partita di Campions

Nonostante l'imponente dispiegamento di forze dell'ordine, la città è diventata un campo di battaglia. Berlino condanna la violenza di oggi. Il prefetto di Napoli presiederà una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza

È una Napoli blindata quella che ha accolto i tifosi dell'Eintracht Francoforte, dove stasera si gioca la partita tra gli azzurri e i tedeschi, valevole per gli ottavi di finale di Champions League.

Dopo la guerriglia urbana di oggi, scoppiata in pieno centro a Napoli, nella tribuna vip a disposizione dell'Eintracht Francoforte, ci sono solo una decina di persone invitate. Piazza del Gesù Nuovo e Calata Trinità Maggiore sono state il teatro degli scontri odierni, con lancio di oggetti da parte dei tifosi tedeschi contro le forze dell'ordine, impegnate a contenerli e a tenere a distanza gruppi di ultras del Napoli. Incendiata anche un'auto della Polizia. Alla fine, i tifosi dell'Eintracht sono stati costretti a salire a bordo dei bus dell'Anm e, scortati dalla polizia, portati agli alberghi nei quali soggiornano. Il "corteo" è stato fatto oggetto anche di lanci di pietre, oggetti, oltre a fischi e parolacce. 

Anche Nancy Fraeser, ministro dell'Interno tedesco, via twitter ha condannato "con la massima fermezza" quanto avvenuto oggi pomeriggio a Napoli: "Questa violenza deve essere condannata con la massima fermezza. Criminali violenti e che creano caos distruggono lo sport". 

Nella mattinata di domani, il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, presiederà  una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza pubblica, in relazione agli a quanto successo oggi. Al termine, l'incontro con la stampa.

 

A scatenare gli episodi di violenza tra le due tifoserie è stato l'arrivo a Napoli di centinaia di ultra dell'Eintracht Francoforte, che si erano ribellati al divieto della vendita di biglietti, e che nel pomeriggio si sono scontrati con gli odiati rivali partenopei. Proprio a due giorni dall'incontro, il Tar della Campania, aveva respinto il ricorso cautelativo presentato dalla squadra tedesca,  e critto la parola fine alla disputa sul "divieto di vendita" dei tagliandi di ingresso al Maradona per i residenti in Germania.

Lo scontro verso le ore 17. Decine le persone con il volto coperto da caschi. Il cuore della città, tra Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore, è stato teatro del lancio di oggetti, tavolini di bar distrutti, immondizia, residui di fumogeni e lacrimogeni, acqua degli idranti utilizzati dalle forze dell'ordine. È lì che è stata incendiata l'auto della Polizia. Terrore tra i passanti e i commercianti della strada. Vetrine distrutte. I negozianti costretti a chiudere. I supporter tedeschi sono arrivati a Napoli senza biglietto per lo stadio, a seguito anche della battaglia finita davanti al Tar, che ha reso definitivo il divieto di vendita a causa degli scontri in Germania dell'andata, quando il Napoli vinse 2-0. Un divieto emesso dalla prefettura partenopea proprio per cercare di arginare problemi di ordine pubblico.

 

Alla fine le forze di polizia riescono a riportare la calma, a far salire sui bus dell'Anm i supporter tedeschi, e li riportano in albergo. Un “corteo” preso di mira da gruppi di tifosi napoletani che gli lanciano pietre contro. Il lungomare, intorno agli alberghi dove alloggiano supporters e squadra, è completamente blindato. 

 

SSC Napoli-Eintracht Frankfurt, tifosi tedeschi scortati Ipa
SSC Napoli-Eintracht Frankfurt, tifosi tedeschi scortati