Ursula von der Leyen incontra Joe Biden alla Casa Bianca

Transizione ecologica e aiuti di Stato, prove di intesa fra Usa e Ue in chiave anticinese

La presidente della Commissione Ue ottiene da Biden l'accesso ai sussidi americani per le batterie fabbricate in Europa. Accordi su materie prime e produzioni high-tech per diminuire la dipendenza da Pechino

Transizione ecologica e aiuti di Stato, prove di intesa fra Usa e Ue in chiave anticinese
Ansa
von der Leyen incontra Biden alla Casa Bianca

Garanzie di accesso al mercato e ai sussidi americani per le batterie fabbricate in Europa. E lo sforzo congiunto per un accordo sulle materie prime necessarie alla transizione ecologica

Sono almeno due gli impegni che la presidente della Commissione europea von der Leyen strappa agli Stati Uniti dopo il colloquio col presidente americano Biden alla Casa Bianca. Un incontro che si è concentrato soprattutto sui rapporti commerciali. Anche se il faccia a faccia tra i due capi dell'esecutivo tocca anche l'Ucraina, le sanzioni alla Russia e l'indipendenza dalla Cina. 

GLI IMPEGNI DI BIDEN SUI SUSSIDI PUBBLICI

Il dossier più delicato e complesso tra Europa e Stati Uniti è I'Inflation Reduction Act americano: il maxi piano federale di aiuti per la transizione ecologica, già in vigore. Si tratta di circa 370 miliardi di dollari in sussidi e incentivi fiscali a famiglie e imprese. Che però in principio escludeva le aziende europee. "Piano positivo", dice von Der Leyen, "ma bisogna unire la forze per il cambiamento climatico".  Ecco allora le "garanzie" che von der Leyen ha detto di aver avuto da Biden per far rientrare nei sussidi previsti dal piano anche le batterie di produzione europea. Von der Leyen ha parlato anche di "passi importanti per cominciare a lavorare a un accordo sulle materie critiche, per assicurare catene di approvvigionamento sicure. Non solo. Per la massima trasparenza tra Europa e Stati Uniti, inizierà un coordinamento costante sugli incentivi alle energie pulite. Infine, Stati Uniti e Unione Europea si impegnano a raggiungere l’accordo sull’alluminio sostenibile entro l’ottobre di quest’anno, nel contesto dell’incentivazione alla produzione di metalli a basse emissioni sia a livello globale che a livello bilaterale. Si tratta di minerali come litio, nichel o silicio indispensabili per tecnologie green come gli impianti fotovoltaici.

MAGGIORE INDIPENDENZA DALLA CINA

Obiettivo degli Stati uniti è da mesi quello di svincolare il più possibile le produzioni americane dalle forniture cinesi, specie nei settori hi-tech. Ecco perché il presidente Biden ha apprezzato il caso, citato nello studio ovale da von der Leyen, dell'Olanda che ha deciso di bloccare l'export verso Pechino di tecnologie per la produzione di microchip. Non solo. L'intelligence americana è convinta che la Cina stia fornendo tecnologia militare alla Russia, a sostegno dello sforzo bellico in Ucraina. Nei giorni scorsi sono stati fatti sondaggi presso i governi del G7 per possibili sanzioni ad aziende cinesi.

IL SOSTEGNO A KIEV

Il colloquio è servito anche a consolidare l'Alleanza atlantica in chiave anti-russa, a oltre un anno dall'invasione russa dell'Ucraina. "ll sostegno a Kiev andrà avanti finché necessario" ha assicurato von der Leyen. Che ha parlato anche delle sanzioni alla Russia: "Ora l'obiettivo è evitare che Mosca le possa aggirare".