Continua la protesta

Riforma delle pensioni, scontri a Parigi dopo l'ok del Consiglio costituzionale

Via libera alle norme essenziali della riforma, compresa quella che aumenta l'età pensionabile da 62 a 64anni. Macron ha già promulgato la nuova legge. "La lotta continua", commenta il leader della sinistra Melenchon

I sindacati e l'opposizione, dopo tre mesi di protesta, sono sul piede di guerra, pronti a tutto: pochi minuti dopo l'annuncio del via libera del Consiglio costituzionale alla quasi totalità della contestata riforma delle pensioni, in centinaia si sono radunati, sotto la pioggia, all'Hotel de Ville di Parigi, sulla Promenade des Anglais a Nizza, a Marsiglia, a Tolosa, a Lione e in decine di altre città. In meno di un'ora, le manifestazioni spontanee si sono trasformate in cortei, uno diretto a Concorde, altri spontaneamente verso République e piazza della Bastiglia. Sulla rue de Rivoli si sono consumati gli scontri violenti con la polizia, le vetrine infrante e gli incendi di cassonetti. In fiamme, proprio davanti alle finestre della sindaca Anne Hidalgo, un'intera rastrelliera di biciclette elettriche.

La porta d'ingresso di un commissariato di polizia è stata data alle fiamme a Rennes nel corso di una manifestazione contro la riforma delle pensioni, scoppiata a seguito della decisione della Corte costituzionale. L'emittente Franceinfo riferisce che le fiamme sono state portate sotto controllo dalle forze dell'ordine nel giro di qualche minuto.

Le proteste di ieri sera potrebbero essere soltanto l'anticipo, decine di cortei sono già previsti per oggi a Parigi e molte altre città delle Francia, e i sindacati e l'opposizione sono al lavoro per una giornata di protesta generale già annunciata per il primo maggio. 

Una folla si sta radunando davanti al comune di Parigi Telegram
Una folla si sta radunando davanti al comune di Parigi

Dunque la Corte costituzionale francese ha dato il via libera al nodo centrale della contestata riforma delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron, convalidando l'innalzamento dell'età pensionabile a 64 anni.

Respinte alcune misure del progetto del governo, come la creazione di un "indice di anzianità'". Allo stesso tempo, il consiglio dei saggi ha respinto la richiesta di referendum presentata dalla sinistra. Una seconda istanza, depositata successivamente, dovrà invece essere oggetto di una nuova decisione il 3 maggio.

Nella notte il presidente Macron ha promulgato la riforma delle pensioni che è così diventata legge. Non vi sono vincitori né vinti'. Così la premier francese Elisabeth Borne ha commentato su Twitter la luce verde della Corte Costituzionale alla contestata riforma. 

"Lanciamo un appello a Macron a non promulgare questa legge. Se lo farà, non potrà più controllare il Paese, non si governa contro il popolo": aveva detto poche ore prima Sophie Binet, la neo segretaria del sindacato Cgt. "Fin d'ora, respingiamo l'invito di Macron a un incontro martedì prossimo".

"La lotta continua", è il primo commento del leader della France Insoumise Jean-Luc Melenchon alla decisione della Corte.  

La leader della destra Rassemblement National, Marine Le Pen, promette da parte sua di rivedere la riforma delle pensioni se andrà al governo. "Se la decisione della Corte costituzionale ha chiuso il percorso istituzionale, la sorte politica della riforma delle pensioni non è segnata. Il popolo avrà sempre l'ultima parola, gli toccherà preparare l'alternanza che ritornerà su questa riforma inutile e ingiusta".