Shangri-La Dialogue 2023 a Singapore

Lloyd Austin: "Il dialogo con la Cina è essenziale per evitare conflitti"

Gli Stati Uniti sono "profondamente impegnati a preservare lo status quo nello Stretto di Taiwan" ha detto il segretario alla Difesa nel corso di un vertice sulla sicurezza a Singapore

Lloyd Austin: "Il dialogo con la Cina è essenziale per evitare conflitti"
AP Photo/Jose Luis Magana
Lloyd Austin

"Il dialogo non è una ricompensa. È una necessità. E più parliamo, più possiamo evitare fraintendimenti e calcoli errati che potrebbero portare a crisi o conflitti". Così il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin al 'Shangri-La Dialogue 2023' a Singapore, vertice sulla sicurezza in Asia. Austin ha affermato che le linee di comunicazione aperte tra i leader militari e di difesa statunitensi e cinesi sono "essenziali" per evitare conflitti e rafforzare la stabilità nella regione Asia-Pacifico.

Per quel che riguarda Taiwan, il capo del Pentagono ha detto che Washington è "profondamente impegnata" nella politica di lunga data della 'Unica Cina', che riconosce Pechino come governo della Cina ma consente relazioni informali con Taiwan, ma ha indicato l'invasione russa dell'Ucraina come un esempio di "quanto diventerebbe pericoloso il nostro mondo se i grandi Paesi potessero semplicemente invadere i loro vicini pacifici impunemente".  Gli Stati Uniti sono "profondamente impegnati a preservare lo status quo nello Stretto di Taiwan" e "continueranno a opporsi in modo netto contro qualsiasi cambio unilaterale da entrambe le parti", ha dichiarato Austin.

Il rapporto tra Stati Uniti e Cina è ai minimi degli ultimi decenni per le profonde divisioni che vanno dalla sovranità di Taiwan (che Pechino considera parte 'inalienabile' del suo territorio da riunificare anche con la forza) allo spionaggio e alle dispute territoriali nei mari Cinese orientale e meridionale.  

"Sono profondamente preoccupato che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente su meccanismi migliori per la gestione delle crisi tra i nostri due eserciti", ha aggiunto Austin, in intervento trasmesso in streaming dallo stesso Pentagono. "Gli Stati Uniti non cercano una nuova guerra fredda e la concorrenza non deve mai sfociare in conflitto. Per essere chiari non cerchiamo conflitti o scontri, ma non retrocederemo  di fronte al bullismo o alla coercizione".  

Tuttavia, ci sono crescenti preoccupazioni che la Cina possa invadere Taiwan coinvolgendo gli Stati Uniti. "Il conflitto non è né imminente né inevitabile. La deterrenza è forte oggi ed è nostro compito mantenerla tale", ha notato sul punto Austin. Tra i funzionari americani, soprattutto di intelligence, c'è la convinzione che il presidente cinese Xi Jinping abbia invitato le sue forze armate a sviluppare le capacità di una possibile invasione dell'isola ribelle entro il 2027, anno del centenario dell'Esercito popolare di liberazione. 

"Non significa che abbia deciso di farlo", ha detto Austin in risposta a una domanda sui piani di Xi, nelle sessione dedicata alle domande e alle risposte. Il presidente Joe Biden ha rafforzato i legami con gli alleati in Asia, tra cui Australia, Giappone, India, Filippine e Taiwan. Pechino ha pesantemente criticato l'accordo di marzo per fornitura all'Australia di sottomarini a propulsione nucleare, parte di un più ampio patto di sicurezza con Stati Uniti e Gran Bretagna noto come Aukus che, ha concluso Austin, "promuove una maggiore stabilità e sicurezza" nell'Indo-Pacifico.