La ct Milena Bertolini aveva avvertito le sue ragazze: “La Svezia è una formazione completa con grande intensità fisica e tecnica”. Le scandinave hanno rispettato appieno il ruolo di favorite del girone G schiacciando le azzurre. Cinquina della formazione di Gerhardsson e capitolo qualificazione tricolore rimandato all'ultima partita, il 2 agosto, contro il Sudafrica. Svezia ora a punteggio pieno a quota 6 punti, Italia ferma a 3.
Il match. Al termine del primo tempo Svezia in vantaggio 3-0. Punteggio che non rispecchia quanto visto in campo, con le azzurre che sono state più propositive delle svedesi nei primi 10'. Poi emerge la fisicità della formazione di Gerhardsson che su calci piazzati trova i gol del vantaggio e del raddoppio, rispettivamente al 39' e al 44': Ilestedt di testa per l'1-0, Rolfo con il tap-in mancino per il 2-0. Le azzurre accusano psicologicamente il colpo e subiscono anche il terzo gol nel primo minuto di recupero, con Blackstenius che di destro segna il più facile dei gol, su ottimo suggerimento di Kaneryd.
Nella ripresa, al 50', poker della Svezia. Ilestedt firma la doppietta personale con un gol identico al primo. Angolo battuto sul primo palo, Durante non esce, la calciatrice scandinava insacca di testa. Svezia-Italia 4-0.
Un passivo reso ancor più pesante dalla quinta rete realizzata dalle gialloblù al 95'. Su calcio d'angolo in favore dell'Italia, parte una transizione offensiva svedese che vede protagonista Blomqvist; la neoentrata supera con facilità Linari e con il mancino spiazza Durante.
Per le azzurre un match da archiviare prestissimo facendo tesoro degli errori commessi sui calci piazzati delle avversarie e concentrandosi solo sull'impegno contro il Sudafrica.
"Sono soddisfatta di quello che abbiamo fatto nel primo tempo, ma sapevamo che la Svezia è una squadra forte, abbiamo avuto difficoltà sulle palle alte e nei calci d'angolo, dobbiamo non demoralizzarci quando andiamo sotto e stare più tranquille". La ct Milena Bertolini invita le azzurre a ripartire subito nonostante il ko.
"La partita - aggiunge - non vanifica il lavoro fatto e dobbiamo credere nelle nostre qualità. Dobbiamo ripartire da quanto di buono abbiamo fatto vedere".