Vertice del Med9

Migranti, Meloni a Malta: "Capisco la Germania, allora accolga i migranti delle Ong tedesche"

Lettera della presidente del Consiglio ai Paesi del Sud Europa: "Serve una strategia comune, la questione migratoria è una priorità"

"E' tempo per affrontare la questione" dei migranti "in modo concreto, strutturale e possibilmente definitivo". Così la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni finali del vertice Med9 a Malta che ha riunito i leader dei Paesi dell'UE che si affacciano sul Mediterraneo  (Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia, oltre all'Italia e alla stessa Malta).

Chi pensa che il problema dei migranti “possa essere rinchiuso entro i confini di una nazione europea prende un abbaglio” continua Meloni. "Senza risposte strutturali prima saranno travolte le nazioni di primo approdo, ma poi tutti quanti verranno travolti da questo problema".

Intanto, a Bruxelles si tenta faticosamente di stringere un nuovo patto per i migranti, che superi gli accordi di Dublino, loltre all'Italia sono Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia e la padrona di casa, Malta. 

Dopo il trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Meloni ha incontrato i giornalisti per un punto stampa e ha detto: sulla questione migranti "Mi pare ci sia volontà di affrontare la questione con serietà, concretezza e velocità. Non parlo dell'approccio perché quello ormai lo do per assodato", ha precisato: "Sono stata chiara nell'esporre la questione, sia come la vedo sia l'impatto che sta avendo sull'Italia e le soluzioni - aggiunge - la discussione è ruotata intorno a questo, con una convergenza che da questi Paesi è totalmente condivisa".

Sul braccio di ferro con la Germania, e in particolare sulla questione finanziamento delle navi delle Ong, la premier ha detto: "Ho avuto degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri. La Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare, quello che riguarda le Ong, per noi rappresenta un passo indietro. Abbiamo chiesto di avere tempo, non si poteva decidere ieri così". Meloni ha anche ribadito che dal punto di vista del Governo italiano, le Ong tedesche dovrebbero portare i migranti salvati nel Paese di cui battono bandiera e da cui sono finanziate. 

Meloni ha poi confermato che la prossima settimana dovrebbe arrivare la prima tranche di aiuti europei alla Tunisia, in base agli accordi intercorsi col Paese africano da cui partono moltissimi disperati verso le nostre coste. 

I prossimi fondamentali appuntamenti per trovare un accordo europeo sui migranti sono il Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e quello formale a Bruxelles il 26 e 27. 

Al centro del summit non c'è solo il tema migranti: la seconda sessione sarà dedicata al confronto sui dossier di attualità in Ue, per coordinarsi in vista dei Consigli di Granada e Bruxelles. Tra questi, l’Ucraina, con il sostegno Ue a Kiev, la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale, una riforma della governance economica, il dibattito sull'allargamento, in vista dei rapporti su Ucraina, Moldavia e Georgia.

Meloni ha anche risposto a domande sulle reazioni dei mercati alla Nadef e sulla prossima legge di bilancio: "Questa preoccupazione" sullo spread "la vedo soprattutto nei desideri di chi immagina che un governo democraticamente eletto che sta facendo il suo lavoro, che ha stabilità e una maggioranza forte, debba andare a casa per essere sostituito da un governo che nessuno ha scelto. A me diverte molto il dibattito, già si fanno i nomi dei ministri. Temo che questa speranza non si tradurrà in una realtà". 

"L'Italia - ha aggiunto - rimane solida, ha una previsione di crescita superiore alla media europea anche per il prossimo anno, superiore alla Francia e alla Germania anche per il prossimo anno,  lo spread ha ricominciato a scendere oggi, probabilmente dopo aver letto alcuni titoli gli investitori hanno letto anche la Nadef, che racconta di numeri seri in previsione di una legge di bilancio estremamente seria".

Cos'è il Med9

Il formato Med7, ora Med9 dopo l’inclusione di Croazia e Slovenia del 2021, è nato nel 2016 da una iniziativa dell’allora premier greco Alexis Tsipras. Gli Stati partecipano riunendo i propri leader informalmente. Si tratta di Paesi che condividono, oltre alla situazione geografica, sensibilità comuni su alcune tematiche europee, in particolare sui temi economici e sociali, quali la riforma della governance economica europea e la sfida migratoria. 

L’edizione di quest’anno cade in un contesto dominato da diverse fonti di instabilità: guerra in Ucraina, l’aggravarsi della crisi migratoria, nuovo rallentamento delle economie europee associato ad un tasso di inflazione che rimane a livelli superiori a quelli auspicati dalla Bce, crisi climatica. 

Al termine ci sarà una dichiarazione con posizioni che verranno rappresentate all'Ue. Questi temi saranno portati all’attenzione dei Capi di Stato e di Governo nel corso delle due sessioni che consentiranno di affrontare queste tematiche sia nell’ottica delle relazioni con i Paesi del Vicinato Sud sia nel contesto della comune appartenenza all’Unione europea. 

I lavori saranno suddivisi in due momenti: una prima sessione di lavoro, dedicata al Vicinato Sud, avrà luogo dalle ore 13 alle ore 14.30; alle 14.35 è prevista la foto di famiglia a la Place de Castille; una seconda sessione di lavoro, dedicata ai temi al centro dell'agenda del Consiglio europeo nei prossimi mesi si svolgerà dalle ore 15 alle ore 16.30; alle ore 17.45 è previsto un punto stampa congiunto con dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo.