"Mai avuto dubbi sul sostegno dell'Italia"

Zelensky: "Pace insostenibile senza Donbass e Crimea". Putin? "Non ci si può fidare"

Il presidente ucraino interviene in videoconferenza al Forum Ambrosetti di Cernobbio

Zelensky: "Pace insostenibile senza Donbass e Crimea". Putin? "Non ci si può fidare"
Ansa
Il presidente ucraino Zelensky in videoconferenza al Forum Ambrosetti di Cernobbio

Se la Russia non lascerà la Crimea e gli altri territori occupati nell'Est dell'Ucraina "non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno in Europa". Lo ha sottolineato, nel suo intervento in videocollegamento con il Forum Ambrosetti a Cernobbio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

"Osservate quello che è successo in Crimea. L'occupazione ha portato civiltà, turismo, business? Niente di tutto questo. L'Ucraina e tutti gli altri Paesi che fanno riferimento al diritto internazionale non riconoscono che la Crimea appartenga alla Federazione russa, non lo riconoscono nemmeno le aziende: quindi ci sarebbe una situazione di caos permanente, non sostenibile. È quello che vuole la Russia: una penisola che attraeva turisti e affari ora è un territorio occupato e militarizzato e non può crescere". 

Per uscire da questo, secondo Zelensky ci sono due strade, quella diplomatica e quella militare: "Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza pressione, per salvaguardare vite: così come noi ci prendiamo cura della nostra gente, Putin dovrebbe pensare alla sua".

“Mai avuto dubbi sul sostegno dell'Italia all'Ucraina”

Durante il suo intervento il presidente ucraino ha definito “fondamentale” il supporto dell'Italia: "La nostra collaborazione con l'Italia è fondamentale ogni giorno e non abbiamo mai avuto dubbi rispetto alla forza delle decisioni dell'Italia nei nostri confronti rispetto al supporto per l'Ucraina". "Vogliamo ringraziare l'Italia per il sostegno politico che ci ha dato e anche l'Ue per aver sostenuto la nostra candidatura e gli impegni per garantire la sicurezza del nostro Paese. Sono certo che questo sia il momento delle decisioni forti per la nostra sicurezza e per l'Europa", ha aggiunto.

“Impossibile negoziare con Putin”

Parlando del presidente russo Zelensky ha detto che “è impossibile andare a negoziare con Putin con queste premesse, perché non riesce a rispettare le sue promesse, le sue parole”. Circa la morte del comandante della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha poi aggiunto: “Non ci preoccupa che sia stato ucciso un terrorista ma questo atto (la morte di Prigozhin, ndr) vuol dire che non ci possiamo fidare di Putin e delle sue parole”. 

Per il presidente dell'Ucraina, “se è vero che Putin ha ucciso Prigozhin, ci sta ulteriormente rivelando la sua debolezza. Nonostante fosse un terrorista, faceva quello che gli aveva ordinato Putin. Prigozhin aveva cercato di marciare su Mosca, vuol dire che Putin non riusciva a difendere il suo Stato. Questa è debolezza. La marcia verso Mosca di Prigozhin vuol dire che non tutte le forze erano sotto il comando di Putin” e poi valutiamo il comportamento di Putin, ha aggiunto Zelensky, “prima gli fa promesse, poi lo uccide, questo dimostra quanto siano deboli le sue parole”. 

Riguardo la Russia, ha continuato il presidente ucraino, "vediamo chiaramente chi è il nemico. Non c'è forza dall'altro lato, hanno soldati e armamenti ma sono solo capaci di bombardare le nostre case. Stanno solo commettendo crimini contro l'umanità. Il mondo lo vede tutto questo. Chi vede forza in chi attacca un aereo civile, chi vede forza in un paese che ha un leader che si deve spostare con un treno blindato nel suo paese, chi vede forza in quello che stanno facendo in Africa. Il terrore non significa forza, cerca di nascondere la debolezza".