Crisi in Medio Oriente

Astensione dell'Italia all'ONU su tregua a Gaza, Meloni: posizione equilibrata, pronti nostri aiuti

La presidente del Consiglio ha dichiarato ai giornalisti che l'Italia ha mezzi pronti per inviare nella Striscia aiuti umanitari e che il lavoro per una de-escalation è continuo

“Abbiamo mezzi pronti per portare a Gaza aiuti umanitari”, così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dalle Marche  per firmare il patto di coesione con la Regione. La crisi in Medio Oriente al centro delle domande dei giornalisti che l'hanno intercettata a margine dell'evento. 

Negli stessi minuti Palazzo Chigi diffonde una nota che contiene dettagli sui mezzi a cui si riferiva la presidente del Consiglio: “L’Italia è pronta a fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente. Il Pattugliatore Polivalente d’Altura Thaon di Revel della Marina Militare, precauzionalmente rischierato a Cipro nei giorni scorsi, per poter rapidamente raggiungere le acque antistanti Israele/Gaza, è pronto a imbarcare materiale umanitario in afflusso dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi in afflusso a Cipro con vettori aerei dell’Aeronautica Militare e altro materiale reso disponibile dalla CRI”. 

Non solo, si trovano già in zona due Fregate Multimissione della Marina Militare. “E una nave anfibia sta raggiungendo l’area per l’eventuale evacuazione umanitaria di personale nonché per il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità. Le predette attività sono seguite direttamente dal Ministro della Difesa e coordinate dal Comando Operativo di vertice Interforze”, precisa la presidenza del Consiglio. 

Meloni inoltre ha detto ai giornalisti che l'astensione dell'Italia sulla risoluzione Onu per una tregua a Gaza "era la più equilibrata fra le posizioni possibili, e non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7. Stiamo cercando  di mantenere l'equilibrio, e sia il voto a favore sia quello contrario sarebbero stati voti che spostavano l'Italia rispetto alla posizione che sta tenendo. È stato giusto tenere la posizione più equilibrata rispetto all'obiettivo di impedire una escalation del conflitto, la cosa più responsabile che si possa fare ora". 

L'Italia si è astenuta con altri 44 Paesi tra cui Germania e Gran Bretagna.

Ministro degli esteri Antonio Tajani Rainews24
Ministro degli esteri Antonio Tajani

Tajani: “Astenuti sulla risoluzione Onu perché non c'erano la condanna di Hamas e la tutela della possibilità di Israele di difendersi”

"Il testo non era per noi accettabile perché non c'era la condanna esplicita di Hamas e non c'era una tutela nel testo della possibilità di Israele di difendersi. Quindi non abbiamo votato contro, ma ci siamo astenuti perché non era in linea con la visione del governo italiano". In questi termini il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato la posizione dell'Italia rispetto al testo approvato ieri dall'Assemblea generale dell'Onu. 

La risoluzione Onu chiede nel dettaglio: una “tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata” tra le forze israeliane e i militanti di Hamas a Gaza. Richiede inoltre la fornitura “continua, sufficiente e senza ostacoli” di forniture e servizi salvavita per i civili intrappolati all’interno dell’enclave, poiché le notizie suggeriscono che Israele ha ampliato le operazioni di terra e intensificato la sua campagna di bombardamenti.