Terza giornata, girone E. Oggi la Lazio era entrata in campo, in uno degli stadi più ostili, anche per vendicare la sconfitta dello scorso anno. Clima infuocato e trasferta vietata per i tifosi laziali causa ordine pubblico. Ma non c'è stato niente da fare. Gli uomini di Sarri escono dal campo con una sconfitta pesante: 3-1 per il Feyenoord- Olandesi ora in testa al Girone E con 6 punti. Al De Kuip non c'è mai stata partita. La Lazio non è mai stata in partita. Ko doloroso per la squadra di Sarri. Partita di ritorno prevista a Roma, all'Olimpico, il prossimo 7 novembre alle 21.
Primo tempo. Pressione altissima tra le due formazioni. Immobile titolare sin dal primo minuto. Olandesi sin da subito aggressivi. Al 9’ i capitolini tremano con Gimenez che glissa Romagnoli e prova il tiro di testa ma manca la rete di un soffio. Padroni di casa sempre in pressing. Con una palla verticale arriva l’autogol dei capitolini al 25’ causa un tocco sfortunato di Hysaj dopo un'azione di Gimenez che si era fiondato verso la porta. Gol annullato per posizione fuorigioco del messicano. Sarri torna a respirare. Gli olandesi non ci stanno e continuano aggressivi. E alla fine trovano la rete al 31’ con Giménez. Su errore di impostazione di Casale, la palla arriva al messicano che stavolta non perdona, si gira e trova l'angolino con un sinistro da dentro l’area. La Lazio non è riuscita ad organizzarsi e ha subìto la maggiore concentrazione degli avversari. Ora i capitolini devono inseguire ma ci sono poche occasioni e poche palle per Immobile. 3’ di recupero. Biancocelesti troppo passivi e al 47' arriva il raddoppio avversario con Zerrouki. L'algerino batte Provedel con un destro dal limite dell'aria. Frazione negativa per gli uomini di Sarri. La Lazio colpita due volte torna negli spogliatoi con amarezza. Feyenoord in vantaggio per 2-0, decisive le reti di Gimenez al 31' e di Zerrouki al 46'.
Getty Secondo tempo. Sarri cambia strategia: dentro Lazzari e Guendouzi, fuori Hysaj e Rovella. Il Feyenoord, grazie anche al doppio vantaggio, riparte subito in pressing con il solito Stengs, che si rende pericoloso con un sinistro che attraversa tutta l'area della Lazio. Ottima partite degli olandesi, sempre bravi a ripartire mentre i capitolini sbagliano anche in modo grossolano. Al 51' altro rischio per la Lazio con Paixao che spreca un'occasione d'oro per il 3-0. Il brasiliano salta Casale e Lazzari, tiro alto, fuori. Pochi secondi e ci riprova anche Giménez con un tiro fallito di sinistro da fuori area. Sarri movimenta al 55': staffetta tra Immobile e Castellanos. La Lazio continua a soffrire. Castellanos si crea una chance a porta vuota ma niente da fare con il destro che finisce alto. Ripartono gli olandesi sempre pronti a cercare il gol. Al 68' altro cambio per la Lazio: dentro Pedro, fuori Anderson. Biancocelesti provano a rendersi pericolosi con con Matías Vecino, colpo di testa che esce di molto sulla destra. Ma arriva anche la doppietta di Giménez al 74'. Jahanbakhsh scappa sulla sinistra e appoggia a centro area per Timber che tira, Provedel respinge sui piedi di Gimenez, che a porta vuota trova la doppietta personale. Feyenoord-Lazio 3-0. Difficile ora per gli uomini di Sarri ribaltare la situazione. All'83' capitolini in gol con Pedro su rigore, grazie alla trattenuta di Lopez Lanfranco su Castellanos: l'arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Risveglio della Lazio nella parte finale del match. 6' di recupero. E finisce con la strameritata vittoria degli olandesi, che ora si piazzano in testa al Gruppo E con 6 punti.
Getty Sarri: “Non mi è piaciuta questa remissività”
Il tecnico della Lazio nel post partita: "Abbiamo fatto un primo tempo timoroso, anche per la loro aggressività. Quando abbiamo preso il primo gol era nell'aria, il secondo è arrivato in un momento in cui non ci stava ma se lo meritavano. Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasione, ma non mi è piaciuta questa remissività. Pensavo a un atteggiamento molto più di personalità. Siamo andati in apprensione di sbagliare continuamente e poi abbiamo sbagliato davvero. Ho vista una differenza di carica emotiva e nervosa, notevole. C'è molto da lavorare su tutto - ha spiegato l'allenatore biancoceleste - non solo sulla difesa. Nell'ultima mezz'ora abbiamo anche fatto qualcosa più di loro, ma ormai era tardi".
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