La guerra vista dalla Russia

Arriva sotto il Cremlino, la protesta delle mogli dei soldati russi mobilitati al fronte

Sta crescendo da mesi la rabbia tra queste donne vicine ai riservisti inviati a combattere su ordine di Vladimir Putin nel settembre 2022. La protesta ora, annunciano le donne, sarà ripetuta ogni sabato

Arriva sotto il Cremlino, la protesta delle mogli dei soldati russi mobilitati al fronte
Olga Maltseva - Afp
I parenti dei soldati russi, che prendono parte alla cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina, si riuniscono per deporre fiori presso la Tomba del Milite Ignoto a Mosca il 6 gennaio 2024. Afp - Olga Maltseva

Le mogli dei soldati russi richiamati per combattere in Ucraina si sono mobilitate questo sabato con una protesta simbolica: hanno deposto fiori rossi alla fiamma del milite ignoto sotto le mura del Cremlino per chiedere il ritorno dei loro mariti dal fronte. L'iniziativa, hanno annunciato le donne, ora sarà ripetuta tutti i sabati. Sta crescendo da mesi la rabbia tra queste donne vicine ai riservisti inviati a combattere su ordine di Vladimir Putin nel settembre 2022, un argomento delicato per le autorità russe, che finora sono state attente a non reprimere questo movimento emergente, quando in genere non si fanno problemi a reprimere duramente ogni minima protesta.

 

Fiori al milite ignoto, sotto al Cremlino, per chiedere il ritorno dei mariti Olga Maltseva - Afp
Fiori al milite ignoto, sotto al Cremlino, per chiedere il ritorno dei mariti

Erano una quindicina a deporre, nonostante il freddo, fiori rossi su questo importante simbolo nel cuore di Mosca. "Vogliamo attirare l'attenzione delle autorità e del pubblico sul nostro appello. Abbiamo provato diversi mezzi. Abbiamo lanciato un appello scritto a deputati, funzionari, amministrazioni, ma non siamo stati ascoltati", ha spiegato all'Afp Maria, una direttrice delle vendite di 47 anni. Suo marito è stato richiamato nel novembre 2022, più di un anno fa. "Non è giusto. Sono civili, non sono soldati", ha detto, prima di aggiungere: "I nostri uomini non possono restare lì così a lungo".

Paulina, madre di un bambino di un anno, ha detto che la loro azione è "l'unica azione pacifica che non sia stata ancora vietata dalla legge". "Ho l'impressione che li disturbiamo. Ma non resteremo in silenzio. Usciremo tutti i giorni, ogni sabato, deporremo fiori" per attirare l'attenzione sulla loro situazione, continua. "Ad un certo punto sarà impossibile ignorarci”, insiste la donna, che vuole “ritrovare suo marito, il padre di suo figlio”. L’attivismo delle donne mobilitate è stato ampiamente ignorato dai media statali russi, mentre il Cremlino appare desideroso di mostrare un’immagine di unità attorno a Putin prima della sua inevitabile rielezione alle elezioni presidenziali del marzo 2024.