Trasporti a rischio

Il canale di Panama è asciutto e la Maersk deve fare un "ponte terrestre"

Il 7 gennaio il canale ha raggiunto uno dei minimi storici di profondità: circa 1,8 metri al di sotto della norma, con ceppi d'albero che emergevano sopra la linea di galleggiamento. Molti armatori costretti a scegliere rotte più lunghe e costose

Il canale di Panama è asciutto e la Maersk deve fare un "ponte terrestre"
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Siccità nel Canale di Panama

A causa del basso livello dell'acqua presente nel canale di Panama, la Maersk - una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo al mondo - ha annunciato che sarà costretta a realizzare un “ponte terrestre” per trasportare le merci dall'altra parte dell'istmo. La compagnia danese ha spiegato che i container saranno trasferiti su treni attraverso il Paese centroamericano. 

La parte navale sarà quindi divisa in due. Nella rotta tra Australia e Stati Uniti, le navi scaricheranno i container nel porto panamense di Balboa, dove saranno caricati sui treni diretti a Manzanillo, sulle cui banchine saranno ricaricati su portacontainer per Charleston e Filadelfia. Lo stesso avverrà sulla rotta inversa. Non sarà più svolta la toccata di Cartagena, in Colombia, che sarà servita con altre navi.

La decisione è stata comunicata dopo che l'Autorità del canale è stata costretta a ridurre la quantità e il peso delle navi in transito in base ai livelli di acqua attuali. La siccità che sta colpendo Panama ha diminuito gli spazi di transito nel canale, costringendo già le autocisterne di carburante e i trasportatori di cereali a prendere percorsi più lunghi per evitare la congestione. Ma non solo. Sta creando ulteriori disagi alla rete marittima globale, in quanto altre compagnie - oltre a Maersk - come la Hapag Lloyd stanno abbandonando il Mar Rosso dopo che i militanti Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen hanno intensificato gli attacchi alle navi nella regione del Golfo.

 

Siccità nel Canale di Panama Getty
Siccità nel Canale di Panama

A gennaio il canale ha raggiunto uno dei minimi storici di profondità

L'ottobre scorso è stato il mese più secco degli ultimi decenni nel bacino idrografico della regione. Il 7 gennaio il canale ha raggiunto uno dei minimi storici di profondità: circa 1,8 metri al di sotto della norma, con ceppi d'albero che emergevano sopra la linea di galleggiamento, proprio dopo quella che avrebbe dovuto essere la stagione delle piogge. Da novembre scorso il numero di transiti è stato fortemente ridotto, con le restrizioni più severe emesse dal 1989, quando il canale fu chiuso per l'invasione di Panama da parte degli Stati Uniti.

Ad oggi il canale di Panama funziona al 66% della sua capacità e fino a qualche decina di giorni fa si prevedeva un taglio ulteriore ai transiti. A causa di ciò molti gruppi armatoriali, che non hanno potuto ''pagare'' per ''saltare la coda'' (a novembre l'asta per uno slot è arrivata a 4 milioni di dollari e il prezzo ''ordinario'' adesso si aggira sull'1,17 milioni), hanno inizialmente scelto rotte più lunghe e costose, come quella per Suez, che allunga i tempi di viaggio di almeno 5-6 giorni portando nel mese di ottobre e novembre ad un aumento dei traffici a Suez (+4,3% sullo stesso mese dell'anno precedente). 

Data la situazione, tuttavia, in questi ultimi mesi gli armatori considerano anche la rotta che passa dal Capo di Buona Speranza - che aumenta i giorni di viaggio tra i porti della costa orientale degli Stati Uniti e del Golfo del Messico con l'Asia di circa due settimane - e, alcuni, anche dallo stretto di Magellano.

 

Siccità nel Canale di Panama Getty
Siccità nel Canale di Panama