Bruxelles

Ue, Borrell: “Morti a Gaza, quando saranno troppi? Inaccettabile opporsi alla soluzione a 2 Stati”

Le dichiarazioni dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli esteri e la politica di sicurezza, oggi al Consiglio Affari Esteri. Collegato Dmytro Kuleba per discutere degli aiuti a Kiev e della situazione sul campo

Ue, Borrell: “Morti a Gaza, quando saranno troppi? Inaccettabile opporsi alla soluzione a 2 Stati”
LaPresse
Josep Borrell

“La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore; non ci sono cibo né medicine e le persone sono sotto le bombe. Alcuni ministri accettano che ci siano troppe vittime civili ma quando troppo è troppo? Oggi parleremo anche di questo”: con queste parole l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell è arrivato al Consiglio degli Affari esteri dell'Unione europea. “Non è il modo di condurre un'operazione militare, e lo dico nel rispetto delle vittime del 7 ottobre” ha aggiunto.

Borrell si è espresso sulla soluzione a due Stati, “unica strada” per Washington ma rifiutata da Netanyahu. “D'ora in poi si deve parlare di soluzione a due Stati e non processo di pace, le parole sono importanti” ha proseguito il rappresentante diplomatico dell'Ue. “So che Israele non è d'accordo ma è inaccettabile, come ha detto il segretario generale dell'Onu. Quindi dobbiamo discutere. Qual è la loro soluzione? Cacciare la gente da Gaza? Ucciderli tutti? Israele sta suscitando odio per generazioni. Hamas è uno degli ostacoli alla soluzione a due Stati ma non il solo. Dobbiamo lavorare con il mondo arabo e discutere fra noi gli approcci per ottenere dei passi avanti”, ha concluso Borrell.

Il Consiglio Affari esteri dell'Unione europea - in programma a Bruxelles oggi - prevede uno scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente. Presenti il ministro degli Esteri israeliano e il responsabile Esteri dell'Anp. La discussione del Consiglio si basa su scambi informali separati: uno la mattina e l'altro il pomeriggio. Inizia il ministro degli Affari Esteri di Israele, Israel Katz, con il segretario generale della Lega degli Stati arabi, Ahmed Aboul Gheit, e i ministri degli Affari esteri dell'Arabia Saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, dell'Egitto, Sameh Shoukry, e della Giordania, Ayman Safadi, e prosegue il ministro degli Affari esteri dell'Autorità nazionale palestinese, Riyad al-Maliki, nel pomeriggio.

Al centro del dibattito gli sviluppi sul campo e nell'intera regione e il deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, della necessità di evitare ricadute nella regione e della via da seguire.

“Iniziamo oggi il Consiglio Affari Esteri con Dmytro Kuleba collegato in videoconferenza, per discutere della situazione sul campo e del continuo sostegno dell'Ue all'Ucraina. Kiev ha bisogno di un sostegno militare maggiore e più rapido adesso, quindi il 2024 diventerà l'anno in cui l'Ucraina prevarrà” ha dichiarato, tra le altre cose, Borrell, arrivando a Bruxelles.