Il cantiere del supermercato

Crollo di Firenze, recuperato il corpo del quinto operaio ucciso nel cantiere

Finite le operazioni di recupero, l'ultimo corpo affidato alle autorità giudiziarie. Gli operai lavoravano per tre ditte diverse, decine di aziende nelle varie fasi di costruzione. Tra le vittime un italiano, tre marocchini e un tunisino

Crollo di Firenze, recuperato il corpo del quinto operaio ucciso nel cantiere
Ansa
È stato trovato dalle squadre dei Vigili del fuoco il corpo dell'ultimo operaio

È stato trovato e successivamente recuperato dalle squadre dei Vigili del fuoco il corpo dell'ultimo operaio disperso nel crollo nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze. La salma è stata quindi affidata all'autorità giudiziaria per l'identificazione e il riconoscimento. Un carro funebre della Misericordia ha portato i resti all'Istituto di Medicina Legale a careggi dove ci sono i corpi degli altri quattro lavoratori. Le operazioni sono state complicate dalla notevole quantità di detriti, alcuni dei quali pericolanti

Il bilancio definitivo del crollo di venerdì scorso è dunque di cinque vittime e tre feriti.

Dopo il recupero dell'ultima vittima, al cantiere verranno apposti i sigilli per il sequestro disposto dalla procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per le ipotesi di reato di omicidio plurimo aggravato dall'inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo.

 

Sullo stato di salute dell'edificio in costruzione si è espresso il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia: "Il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati nel cantiere" per il nuovo supermercato dell'Esselunga. Spiezia non specifica quali siano questi problemi e mantiene la linea del "massimo riserbo" sulle indagini. L'opera coinvolgeva decine di ditte nelle varie fasi di costruzione e, di queste, solo tre sono quelle a cui appartenevano vittime e feriti. 

La grande trave crollata, che si muoveva ancora, è stata rimossa la notte tra domenica e lunedì. Levarla ha reso più sicure le ricerche da parte dei vigili del fuoco dell'ultimo disperso. Dei quattro extracomunitari coinvolti due erano irregolari col permesso di soggiorno, come confermato dal procuratore che ha rivelato un altro sforzo in atto negli accertamenti: quello sulle identificazioni delle salme. "C'è il problema di abbinare i nomi ai corpi - ha detto Spiezia - perciò è iniziata anche una complessa attività di identificazione su ciò che resta di questi poveri operai, avviata con l'ausilio di esperti e che richiede competenze specifiche, anche di tipo genetico perché questi corpi sono davvero in condizioni drammatiche".

 

Le immagini del crollo

Sulla dinamica che ha causato il crollo della trave - o di un suo elemento specifico che non sarebbe stato ancora ben fissato - come, si ipotizza, in gergo un dente, un mozzo, uno snodo non stabilizzato - "è prematuro, non possiamo dire nulla". Spiezia ha chiarito però che l'ufficio "ha adottato da subito tutte le iniziative per assicurare all'inchiesta immediatamente le principali fonti di prova"; anche se "il lavoro di acquisizione di tutte le fonti non è ultimato però possiamo dire che abbiamo messo al riparo i principali dati probatori che ci serviranno per le ricostruzioni, anche di tipo tecnico".    

I documenti di cantiere e anche i progetti possono darsi per acquisiti (ci sono quelli depositati presso gli uffici comunali che danno i permessi a costruire), così come ci sarebbero già i verbali di primi testimoni - progettisti e tecnici - sentiti per le prime, sommarie informazioni.  

La polizia postale è andata a cercare documenti alla sede centrale della Rdb a Atri, in provincia di Teramo, l'industria che produce le travi prefabbricate, che poi vengono montate per organizzare lo scheletro di edifici come questo a uso commerciale o industriale. Anche altre aziende hanno avuto richiesta di documenti da organismi investigativi. 

L'Asl Toscana Centro ha reso noto col direttore del Dipartimento Prevenzione Renzo Berti che su cantieri come questo "il monitoraggio è molto frequente" tanto che l'ultima verifica era stata fatta il 12 gennaio e "non aveva dato luogo a rilievi". E "ce ne erano state altre precedenti, perché c'è una sistematicità di controllo" sui subappalti perché "può accadere che ci siano fatti con un criterio non adeguato". Ma anche su questo, dice, "non abbiamo rilevato niente".

Crollo a Firenze, proseguono le ricerche dell'ultimo disperso Ansa
Crollo a Firenze, proseguono le ricerche dell'ultimo disperso

La nota della procura di Firenze

Da una prima ricostruzione della dinamica dell'incidente, "è risultato che nella parte di cantiere interessata dal crollo erano presenti otto lavoratori, operanti per tre imprese diverse". Si legge nella nota diffusa dalla procura di Firenze. Dalle prime verifiche compiute emerge “che per alcuni operai vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”. A confermarlo è il procuratore capo di Firenze, Luigi Spiezia, durante un incontro coi giornalisti sul procedimento aperto a carico di ignoti. "Diverso è il discorso di completamento delle verifiche per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quanto altro - aggiunge Spiezia- quindi l'accertamento che sto comunicando è limitato a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme in materia di ingresso sul territorio nazionale".

Tra gli operai coinvolti, uno, prosegue la nota della procura di Firenze, "di origine italiana, compiutamente identificato, è risultato deceduto al momento dell'arrivo dei primi soccorsi e delle forze di polizia giudiziaria, mentre altri tre operai, di origine romena, anch'essi con identità accertata, sono stati trasportati in ospedale. Altri quattro operai sono risultati dispersi sotto le macerie e non risultano ancora specificamente identificati, anche se sono stati comunque accertati i nominativi".  

Le indagini

Ci sono accertamenti dentro l'inchiesta per omicidio plurimo colposo della procura di Firenze, l'impiego di manodopera irregolare nel controverso mare di lavori in subappalto apre a nuove ipotesi di reato accanto a quella di partenza, legata alla causa del ciclopico cedimento strutturale dei solai in costruzione. 

"Le indagini si profilano complesse sotto molteplici profili", e "sono state prontamente adottate iniziative per acquisire al procedimento gli elementi di prova, non solo documentali, onde ricostruire i fatti accaduti ed accertare eventuali responsabilità", scrive la procura di Firenze in una nota firmata dal procuratore capo Filippo Spiezia. Nella nota viene spiegato che "l'Ufficio sta assicurando il coordinamento delle attività investigative svolte delle forze di polizia giudiziaria intervenute: Ausl Toscana Centro-Dipartimento della Prevenzione, Ufficio Ispettivo del Ministero del Lavoro, Polizia Scientifica, Squadra Mobile di Firenze, Polizia Postale, Polizia Municipale di Firenze. Quest'ultima sta assicurando altresì, con grande impiego di risorse, la costante vigilanza del cantiere e di tutta l'area, che verrà sottoposta a sequestro all'esito del rinvenimento della dell'ultimo soggetto disperso".

Crollo cantiere a Firenze ANSA
Crollo cantiere a Firenze

Nardella: “Esporre a Palazzo Vecchio immagini vittime crollo”

"Vorrei ricordare i nomi dei lavoratori che sono rimasti sotto le macerie: Lugi di 59 anni, Mohamed di 54 anni, Mohamed di 24 anni e Taoufik di 43 anni. Abbracciamo tutti noi i familiari di questi operai a cui poi vorremmo anche dare un volto, e sarebbe bello che Palazzo Vecchio esponesse le immagini di queste persone per ricordare all'Italia e al mondo intero che quello che è successo non deve mai succedere perché troppo spesso dopo le parole torna il silenzio in attesa dell'ennesima nuova tragedia". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a nel corso della seduta del consiglio comunale, a proposito dell'incidente nel cantiere di via Mariti. "Le dichiarazioni" del procuratore di Firenze, Filippo Spiezia “sono molto forti e credo che la presenza di alcuni operai irregolari aggiunga ulteriore gravità a una situazione già molto seria”. Poi ha continuato ringraziando la procura "per il lavoro che sta facendo fin dall'inizio, le dichiarazioni del procuratore sono sicuramente molto forti e credo che la presenza di alcuni operai irregolari aggiunge ulteriore gravità a una situazione già molto seria". "Ci sono tre punti che a mio avviso devono essere alla base di una proposta nazionale da portare in fondo con un decreto legge: stop ai subappalti a cascata, stop al massimo ribasso come criterio guida e imporre i contratti di edilizia". 

Un Vigile del Fuoco nel Cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze Ansa
Un Vigile del Fuoco nel Cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze

Domani sciopero e manifestazione Cgil e Uil

Domani, mercoledì 21 febbraio, è stato convocato lo sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici dopo la strage sul lavoro avvenuta venerdì scorso a Firenze. I segretari generali Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle 16,30, zona cantiere (via Mariti).    

Lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Presidi e manifestazioni territoriali si terranno in tutto il Paese.    

"Basta parlare di cordoglio - affermano Cgil e Uil - è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro".