Un soldato e blogger militare russo, Andriy “Murz” Morozov, si è tolto la vita questa mattina dopo aver subito forti pressioni di Mosca per un post critico sulla guerra che aveva pubblicato sul suo canale Telegram: l'uomo aveva dichiarato di temere per la sua vita. Lo hanno riferito propagandisti e mass media russi, come riporta Ukrainska Pravda.
La notizia della morte del blogger è stata inizialmente riportata la mattina del 21 febbraio dai canali Telegram pro-guerra russi "Il fantasma della Novorossiya", "Soldatskaya Pravda" e "Zapiski Veterana". Costretto a cancellare un post sull'alto numero di soldati russi morti ad Avdiivka, “Murz” si sarebbe ucciso oggi con un colpo di pistola, dopo aver annunciato il suicidio con un ultimo messaggio su Telegram.
Morozov aveva pubblicato questa mattina un lungo messaggio nel canale Telegram "Ci scrivono da Yanin", in cui parlava del suo difficile rapporto con il popolare presentatore tv russo Vladimir Solovyov e rivelava che ieri dal comando gli avevano imposto di cancellare un suo post in cui affermava che la Russia ha perso 16mila soldati nelle battaglie per la conquista di Avdiivka. Secondo Morozov, l'ordine di rimuovere il post sulle perdite di Mosca è scattato a causa della pressione delle "prostitute politiche guidate da Volodymyr Solovyov, che sono determinate a venire e premere il grilletto", si legge nel post odierno. Il blogger ha dunque affermato che si sarebbe "sparato" e ha chiesto anche di "non essere tristi" per la sua situazione e di tenere un funerale in un cimitero dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, in Donbass. Il blogger ha preso parte alla guerra in Ucraina nelle file della "milizia popolare" dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, ed è poi diventato soldato nella quarta brigata separata di fucilieri motorizzati delle forze armate russe.
Ukrainska Pravda ricorda che in precedenza i propagandisti russi Yulia Vityazeva e Armen Gasparyan avevano attaccato Morozov durante la trasmissione “Solovyov Live”, definendolo un "disfattista" che "usa falsità e diffamazione nei confronti del ministero della Difesa della Federazione Russa", nonché un "mostruoso discredito" dell'esercito russo.
Secondo la testata online dell'opposizione, Meduza, Morozov si è suicidato nell'autoproclamata repubblica di Lugansk, nell'Ucraina orientale. La sua morte non è stata per il momento confermata da fonti ufficiali.