Una testata dell’allenatore del Lecce, Roberto D'Aversa, contro l’attaccante francese del Verona, Thomas Henry. Finale concitato per la partita al Via del Mare, vinta 0-1 dalla squadra ospite. Tutto era iniziato al 91esimo quando Henry si era scontrato con Marin Pongracic: entrambi si erano presi un cartellino giallo.
Dopo il triplice fischio i giocatori delle due squadre iniziano a discutere e D’Aversa entra in campo diretto verso Henry che a quel punto si accascia a terra. Il direttore di gara Chiffi espelle quindi sia D’Aversa sia Henry.
Poco dopo D’Aversa spiega così quanto è avvenuto: “È stato un finale concitato, negli ultimi minuti di gara ci sono state delle provocazioni. Non volevo che i miei ragazzi prendessero squalifiche o roba del genere. Siamo venuti a contatto io e Henry: il gesto non è stato bello da vedere, ma la mia intenzione era quella di dividere i giocatori”.
Prosegue sempre il tecnico salentino: “Non sono entrato in campo per dare una testata, sono andato a salutare Baroni e poi volevo evitare che i miei giocatori prendessero qualche squalifica pesante. Henry si è avvicinato, ma la mia intenzione non era quella di andare da lui. Lo ripeto, gesto brutto da vedere, ma assolutamente non premeditato. Volevo separare i giocatori, anche perché gli ultimi sette-otto minuti sono stati una provocazione continua”.
Durante la partita D’Aversa è stato anche contestato da parte della tifoseria più calda del Lecce, ma il mister si limita a dire: “Non entro nella testa dei tifosi, sono liberi di fare quello che ritengono opportuno”.
La società giallorossa interviene sull’episodio con una nota ufficiale pubblicata sul suo sito web: “L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport”.