Il punto militare

Ucraina, tensione Nato-Russia: missile viola i cieli polacchi per 39", e si alzano i caccia

Il racconto di una giornata di tensione massima: i caccia per "Intercettare" due bombardieri Usa, la "Ritorsione" di Putin dopo la strage di Mosca con 14 bombardieri strategici Tu-95MS lanciati sull'Ucraina

E' bastata una manciata di secondi a riportare al massimo il pericolo di uno sconfinamento della guerra in territorio Nato. Ancora una volta (non è la prima e forse, si teme, non sarà l'ultima). Nella lunga notte di bombardamenti russi sull'Ucraina di ieri - compresa Kiev e la città occidentale di Leopoli - uno dei missili da crociera di Mosca ha violato brevemente i cieli della Polonia, come ha denunciato l'esercito di Varsavia. Pochi, terribili secondi, sono bastati per allertare tutti i media internazionali, anche se per fortuna, l'evento non ha avuto conseguenze.
"L'oggetto è entrato nello spazio aereo polacco vicino alla città di Oserdow e vi è rimasto per 39 secondi", hanno riferito le forze armate che, in risposta, hanno fatto decollare i caccia a difesa del territorio.  

L'ultimo incidente il 29 Dicembre scorso
E' l'ennesimo episodio per la Polonia che vive da vicino l'invasione che non conosce tregua da 760 giorni: un incidente simile si è verificato il 29 dicembre scorso, quando un missile russo è penetrato nello spazio aereo polacco per diversi minuti prima di tornare in Ucraina. 

2022, missile della difesa aerea di Kiev caduto sul villaggio polacco
Ma l'incidente più drammatico è avvenuto a novembre 2022, quando due persone sono rimaste uccise da missile della difesa aerea di Kiev caduto sul villaggiopolacco di Przewodow, vicino al confine. Prima che il missile fosse identificato come ucraino, si temeva che la Nato potesse essere trascinata in un'escalation del conflitto con la Russia.   


Il ministero degli Esteri polacco ha annunciato che chiederà spiegazioni a Mosca per "questa nuova violazione del suo spazio aereo", che dimostra come i contrasti tra Russia e Occidente si consumano anche sul terreno, oltre che negli uffici della diplomazia. 
 

I caccia per "Intercettare" due bombardieri Usa 
Tra gli episodi, sono frequenti le schermaglie nei cieli ai confini della guerra, e proprio nelle ultime ore le autorità di Mosca hanno riferito di aver fatto decollare un caccia per "intercettare" due bombardieri Usa che a loro dire, si stavano avvicinando ai confini russi.    

Conseguenze inevitabili di una guerra che prosegue mentre le tensioni tra Russia e Ucraina si fanno sempre più accese, oggi, due giorni dopo la strage di Mosca in cui il presidente russo Vladimir Putin ha evocato il coinvolgimento di Kiev - puntualmente smentito dalle autorità ucraine - nonostante le molteplici rivendicazioni dell'Isis. 

Una chiara minaccia per la Russia, che non dimentica le ribellioni islamiste nel Caucaso settentrionale e la lunga serie di sanguinosi attentati 
 

La "Ritorsione": 14 bombardieri strategici Tu-95MS
Così, due giorni fa la "risposta" del presidente russo di ritorsione per l'attentato di Mosca attribuito a Kiev, con un'altra notte di raid in tutta l'Ucraina, "Il terzo massiccio attacco missilistico negli ultimi quattro giorni" lanciato con 14 bombardieri strategici Tu-95MS. Una salva di 29 missili e 28 droni è stata scagliata su otto regioni, compresa la capitale e dintorni dove sono stati abbattuti 10 razzi. 

Secondo il ministero della Difesa, sono state colpite "infrastrutture elettriche, dell'industria del gas e stabilimenti dove vengono assemblati droni marini", mentre il presidente ucraino Zelensky ha denunciato il "terrore" russo che ha portato in Ucraina "rovine al posto di città e villaggi". Ed è tornato a chiedere all'occidente "difesa aerea, armi a lungo raggio, artiglieria, sanzioni, confisca dei beni russi, sostegno al nostro Paese".   
 

Volodymyr Zelensky Sergei SUPINSKY / AFP
Volodymyr Zelensky

L'attacco di Kiev in Crimea
Nell'attesa di decisioni concrete sul sostegno degli alleati Kiev prosegue i suoi attacchi oltre il confine e in Crimea, dove ha rivendicato di aver colpito due grandi navi anfibie russe - la Yamal e l'Azov - a Sebastopoli, oltre al centro di comunicazione e alcuni siti infrastrutturali della flotta di Mosca, solo pochi giorni dopo la decisione di Mosca di sostituire il capo della Marina proprio di fronte ai risultati ucraini nella guerra del Mar Nero. 

Il governatore filorusso della città portuale, Mikhail Razvozhayev, ha affermato che "si è trattato dell'attacco più massiccio degli ultimi tempi", nel quale una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite, senza menzionare danni alle imbarcazioni russe. 

Secondo i paramilitari russi pro-Kiev della Legione Libertà di Russia e Corpo dei Volontari russi, nel raid sono stati uccisi invece "34 militari, di cui 11 ufficiali, 40 sono stati feriti e tre aerei sono stati danneggiati".