La crisi in Ucraina

Zelensky da Bruno Vespa: "Grato a Meloni, il nostro rapporto è molto forte"

Il presidente ucraino nel corso della registrazione di 'Cinque minuti' su Rai 1: "Incredibile quel missile che mi ha sfiorato a Odessa. Una tregua gioverebbe solo a Putin. Presto data summit di pace in Svizzera”

Zelensky da Bruno Vespa: "Grato a Meloni, il nostro rapporto è molto forte"
Rai1
Zelensky

In merito all'attacco missilistico avvenuto ieri a Odessa "è difficile dire cosa volessero fare" i russi ma "colpire con un missile balistico mentre c'è in visita il primo ministro di un altro Stato (il premier greco Mitsotakis) è un atto irragionevole". 

Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della registrazione di 'Cinque minuti' su Rai 1 che andrà in onda stasera.

"Lui era molto sorpreso - ha aggiunto Zelensky - io no". Il leader di Kiev ha detto che il missile è caduto "a circa 300 metri" da dove si trovavano.

Zelensky: grato a Meloni, nostro rapporto è molto forte

"Ringrazio molto Giorgia Meloni. Abbiamo un rapporto molto forte" ha proseguito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della registrazione di 'Cinque minuti'. "I nostri Paesi hanno un ottimo rapporto e molto stabile - ha aggiunto - c'è il sostegno concreto dal punto di vista umanitario e per il nostro futuro europeo. Sono molto grato al popolo italiano".

Volodymir Zelensky ringrazia la Premier  italiana Giorgia Meloni ma precisa che "non può un solo Paese aiutare  e sostenere l'Ucraina contro l'aggressione russa". "Sono importanti  gli aiuti di Meloni, Sunak, Macron, Scholz, Biden, del G7, per  difendere il diritto internazionale, il rispetto dei diritti umani",  ha aggiunto. "Se l'Ucraina cade, la Russia attaccherà i paesi Nato. E se ne attacca anche solo uno, tutti dovranno pagare un prezzo molto alto, inviare militari".

 

Kiev, Zelensky con Meloni nel secondo anniversario inizio guerra con la Russia LaPresse
Kiev, Zelensky con Meloni nel secondo anniversario inizio guerra con la Russia

Medvedev: obiettivo attacco non era Zelensky, ma è un peccato

"E' ovvio per tutti che non ci sia stato alcun attacco al corteo di automobili a Odessa. Se quello fosse stato l'obiettivo fissato, lo avremmo centrato". Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in merito all'attacco missilistico avvenuto ieri nella città portuale ucraina mentre il leader di Kiev si trovava in visita con il premier greco Mitsotakis. Medvedev ha aggiunto che è "un peccato" che i missili siano finiti "sul luogo prestabilito".

Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis a Odessa UKRAINIAN PRESIDENTIAL PRESS SERVICE / AFP
Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis a Odessa

Zelensky: "Una tregua gioverebbe solo a Putin"

Una tregua nella guerra in Ucraina "è una sfida molto difficile", porterebbe a "un conflitto congelato" e sarebbe "molto conveniente solo per Putin". Così il presidente ucraino. 

Zelensky ha aggiunto che una tregua sarebbe "un grande problema per l'Ucraina, per il suo futuro. E il conflitto congelato sarebbe un grande problema anche per tutta l'Europa". "Lo abbiamo già visto dopo l'occupazione della Crimea e l'occupazione di una parte della regione di Donetsk", ha insistito. "C'è chi dice che bisognerebbe fare una pausa, ma questo porterebbe a un conflitto congelato. Non sarebbe una pausa vera, ma una pausa molto conveniente per Putin a cui serve una pausa, esattamente come accadde nel 2014: una pausa che gli ha permesso di prepararsi per un conflitto più ampio". 

 

"La Moldavia rischia un attacco"

"La Russia vuole invadere la Moldavia. L'Ucraina ha condiviso però le sue informazioni d'intelligence e la Moldavia era pronta al colpo di stato della Russia. Il rischio è stato evitato grazie alla nostra intelligence. Un attacco contro la Moldavia comunque non è impossibile, il Paese è a rischio come il Kazakistan e i Paesi baltici". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su Rai1.

 

“Per votare in guerra dovremmo cambiare le norme”

"Per votare durante la guerra dovremmo cambiare la legislazione, perché al momento non prevede lo svolgimento delle elezioni", ha aggiunto il presidente Zelensky. "Poi, dobbiamo rispettare i militari che sono nelle trincee e devono anche loro avere il diritto di votare, è una cosa molto importante. Sarebbe disonesto nei loro confronti, non sarebbe giusto se non potessero votare. E come voterebbero i sette milioni di ucraini partiti per l'estero? Servirebbero infrastrutture molto grandi per questo", ha spiegato il presidente ucraino. 

 

“Presto data summit di pace in Svizzera”

"Noi vogliamo che la guerra finisca il prima possibile - ha concluso il presidente ucraino - ma vogliamo garanzie per una pace giusta. Organizzeremo un primo summit per la pace in Ucraina in Svizzera, stiamo cercando la data giusta per consentire che il maggior numero di Paesi possibile possa partecipare".