L'approvazione del Congresso americano

Usa, i 60 miliardi di aiuti all'Ucraina che possono influire in modo pesante sul corso della guerra

Ieri alle 19 italiane, la decisione attesa da Kiev della Camera dei Rappresentanti sul pacchetto di sostegni militari, anche a Israele e Taiwan. Con una maggioranza bipartisan, la Camera ha approvato gli aiuti dopo uno stallo di mesi

Con una maggioranza bipartisan, la Camera Usa ha approvato dopo uno stallo di mesi i disegni di legge sugli aiuti a Kiev, Israele e Taiwan per un totale di 95 miliardi di dollari, insieme ad altre misure che spaziano dal bando di TikTok all'uso degli asset russi congelati fino all'immigrazione. Un via libera tanto agognato per Volodymr Zelensky che gioisce "per la decisione che mantiene la storia sulla strada giusta. La democrazia e la libertà avranno sempre un significato globale e non verranno mai meno finché l'America contribuirà a proteggerle". Plauso anche dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, secondo cui il nuovo pacchetto "ci rende tutti più sicuri, in Europa e in Nord America" mentre il Cremlino afferma che il pacchetto di aiuti "ucciderà ancora più ucraini a causa del regime di Kiev".
Il voto arriva sull'onda dell'escalation del conflitto in Ucraina e delle sempre maggiori difficoltà al fronte di Kiev.

Un raro slancio bipartisan

In un primo voto procedurale, i democratici si era schierati al fianco dello speaker repubblicano Mike Johnson, in modo da superare l'opposizione guidata dalla trumpiana Marjorie Taylor Greene. L'esito finale è stato di 316 sì e 94 no. A votare a favore sono stati 165 democratici, più dei repubblicani (151), tra i quali la fronda trumpiana che resta ostile agli aiuti a Kiev.

Dopo mesi di stallo, quindi, la Camera statunitense ha spianato la strada ai quattro provvedimenti contenenti gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan. 95 miliardi di dollari.  

  

 

Tutte le armi per Kiev: i 60 miliardi

La legge per Kiev prevede 60 miliardi, di cui 23 resteranno in Usa per riapprovvigionare gli arsenali Usa, mentre 7,8 miliardi di aiuto  finanziario diretto al bilancio ucraino saranno sotto forma di un prestito che potrà essere cancellato dal presidente, dopo le elezioni del 5 novembre: una concessione in omaggio a Donald Trump, che se tornerà alla Casa Bianca potrà esigere la restituzione della somma. 

 

Previsto anche l'obbligo per il presidente di trasferire immediatamente i missili Atacms a lungo raggio all'Ucraina, salvo rischi gli interessi nazionali americani. Il Pentagono ha già fatto sapere di essere pronto a mandare la prima fornitura bellica nel giro di pochi giorni, dopo l'approvazione del Senato e la firma di Biden (attese  nel weekend): la prossima settimana Kiev potrebbe avere nuovi pezzi di artiglieria, comprese le munizioni da 155 mm, e sistemi di difesa aerea, come i Patriot.

 

Mosca e Kiev continuano intanto i combattimenti, accusandosi reciprocamente di aver causato vittime civili, almeno tre per parte. Un raid russo ha ucciso un uomo nella regione centrale di Dnipropetrovsk,  mentre attacchi di artiglieria su edifici residenziali nella città nord-orientale di Vovchansk - nella regione di Kharkiv - hanno provocato la morte di altre due persone. Missili anche su Odessa, dove è stata colpita una non meglio precisata "infrastruttura". Gli attacchi ucraini con droni  hanno preso di mira otto regioni russe, mietendo tre vittime in quella di Belgorod (tra cui una donna incinta, denunciano i russi) e colpendo alcune infrastrutture energetiche in quella di Smolensk