Verso le elezioni

Agenda Draghi e voto utile: scambio di accuse e polemiche tra i partiti

Renzi: "Il voto utile è quello per noi". Orlando: "Il Pd può farcela grazie agli indecisi, partita aperta". Salvini e Meloni all'incontro con Confcommercio
Agenda Draghi e voto utile: scambio di accuse e polemiche tra i partiti
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Elezioni

Meloni: l'Italia non è una nazione persa, si può rialzare

"L'unico appello che mi sento di fare è che siamo in momento complesso, ma questa nazione si può rialzare. Non è una nazione persa, ma che ha un disperato bisogno del suo sistema produttivo. Usciamo da una legislatura in cui ci hanno detto che la povertà si abbatteva per decreto, la crescita si faceva con decreto, il lavoro si garantiva per decreto, ma non è così. Il lavoro e la crescita li garantiscono le aziende con i loro lavoratori, quello che deve fare lo Stato è non rompere le scatole". Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, arrivando al Friuli DOC a Udine. Ai cronisti che le chiedevano del reddito di cittadinanza, Meloni ha ribadito che "va abolito". 

Salvini: a rischio un milione di posti in Italia, la Ue esiste?

"Pd, governo e Ue capiscano che se non si mettono soldi adesso rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Non capisco i silenzi di Letta, Renzi, Di Maio e Conte". lo dice il leader della Lega Matteo Salvini a Tg2 post. Salvini ribadisce l'esigenza di un provvedimento urgente del governo italiano, "in attesa che l'Europa si ricordi di esistere".

Letta: chi si è chiamato fuori da alleanza ha fatto scelta sbagliata

"Io ho basato questa campagna sul tentativo di aggregare, infatti l'ho fatto e chi si è chiamato fuori ha fatto la scelta sbagliata". Così al Tg5 il segretario del Pd Enrico Letta che ha aggiunto: "C'è il 42% di indecisi, parleremo a loro e sono convinto che ne convinceremo tantissimi."

Mara Carfagna: "Rivendico quello che ho fatto in questi 18 mesi di governo"

"L'addio a Forza Italia? Io faccio campagna elettorale a testa alta, rivendicando quello che ho fatto in questi 18 mesi di governo. Mi sarebbe stato difficile in un partito che ha sfiduciato Draghi e l'ha fatto senza una ragione comprensibile. Draghi non è caduto perché governava male" ma "per questioni di piccolo cabotaggio". Lo ha detto la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, esponente di Azione, parlando con i giornalisti a Salerno. "Il governo Draghi è caduto perché bisognava consentire a Salvini di riagganciare Meloni che lo aveva distanziato troppo nei sondaggi o perché a qualcuno è stato promesso di fare il presidente del Senato e il presidente della Repubblica. Io sono a mio agio - aggiunge - in un partito che è l'unico partito che difende l'agenda" Draghi, "che rivendica i risultati ottenuti in questi 18 mesi di governo per il Sud e per il resto d'Italia e che propone la continuità con quel metodo".

Silvio Berlusconi: "Serve uno shock fiscale"

Serve "uno shock fiscale, con la flat tax al 23% e nessuna tassa per i primi 13.000 euro di reddito, così da lasciare più denaro a cittadini e imprese, così da far ripartire i consumi e gli investimenti, far ripartire l'occupazione e la crescita, ridurre l'evasione fiscale e nel medio periodo risanare i conti pubblici". Lo ribadisce Silvio Berlusconi intervistato da Radio Subasio. Il Leader di FI ha ribadito che che nel programma di governo del centrodestra è previsto il "taglio netto alla burocrazia, ai vincoli burocratici, abolendo il regime delle autorizzazioni preventive", la riforma della giustizia e "l'aumento delle pensioni agli anziani e ai disabili ad almeno 1000 euro mensili per 13 mensilità."

Giuseppe Conte: "Preparano accozzaglia, non ci saremo. Lo spin doctor di Meloni accenna a un nuovo governo dei migliori"

"Non sentite già aria di nuove larghe intese? Che c'è una campagna molto strana con la candidata avvantaggiata nei sondaggi che dosa le uscite...Mi ha colpito molto lo spin doctor della Meloni, Crosetto, che su Avvenire accenna al fatto che si potrà fare un altro governo dei migliori. Sono già pronti a tirar fuori un altro esponente della comunità finanziaria, c'è sempre il migliore dei migliori. Lo diciamo chiaramente: no ad accozzaglie e larghe intese - lo abbiamo fatto una volta perché il paese era in braghe di tela, per senso di responsabilità - noi non ci saremo". Così Giuseppe Conte presentando il programma del Movimento 5 Stelle.

Luigi Di Maio: "Non esiste un'opzione B perchè i sondaggi ci danno in forte crescita"

"Non esiste un'opzione B perché i sondaggi  ci danno in forte crescita". Lo dice Luigi Di Maio, candidato per  Impegno civico, rispondendo durante Restart su Rai 2 sull'opzione B  nel caso in caso di non elezione.

Adolfo Urso : " Pieno sostegno alla resistenza ucraina anche a nome del presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni"

"Nella missione a Kiev, ho ribadito il pieno sostegno dell'Italia alla resistenza ucraina anche a nome del presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.Sostegno che non risentirà della situazione politica transitoria legata alle elezioni, e che caratterizzerà anche il futuro governo nel pieno rispetto delle posizioni europee e atlantiche del nostro Paese". Così il presidente del Copasir Adolfo Urso, che sottolinea di aver "espresso questa posizione non solo come presidente del Copasir ma anche come senatore di Fratelli d'Italia, che da sempre ha indicato con chiarezza e senza titubanza la linea da seguire consentendo al Parlamento di esprimere una posizione unitaria che ha permesso al premier Draghi di svolgere un ruolo importante in europea e in Occidente".

Matteo Salvini: "Isee è da rivedere non risponde alla vita reale"

"Anche questo Isee sarà tutto da rivedere perché è abbastanza complesso e non risponde alla vita reale". Così il leader della Lega Matteo Salvini al 'Faccia a faccia' organizzato dalla Cna in vista del voto del 25settembre.

Emma Bonino: "I diritti civili sono tutti diretti sociali"

"I diritti civili sono tutti diritti sociali, chi ha più soldi si arrangia da solo". Lo dice la leader di +Europa Emma Bonino parlando a Confcommercio. "I diritti civili emozionano le persone solo quando ne hanno bisogno, ma sono l'essenza della democrazia, come l'aria. La diamo per scontata - aggiunge - ce ne accorgiamo solo quando ci manca. Sono attenta a questi temi, che la politica non vuole mai affrontare. 'Sono riforme di pariolini chic', dicono. Non è vero, ripeto che i diritti civili sono diritti sociali, ma non c'è verso".

Alessandro Zan: " Fratelli d'Italia lancia l'allarme: il nuovo nemico è Peppa Pig"

"Fratelli d'Italia lancia l'allarme, un nuovo nemico assedia la nazione: è Peppa Pig". Così su Twitter il deputato dem, Alessandro Zan, in merito alla richiesta di Fratelli d'Italia alla Rai di non trasmettere i nuovi episodi del cartone animato in cui è stato inserito un personaggio con due mamme, parlando di 'inaccettabile indottrinamento gender'.

Anna Maria Bernini, presidente senatori di Forza Italia: "Lo scostamento di bilancio può essere evitato ma serve un ponte che faccia superare il rischio baratro"

"Lo scostamento di bilancio può ancora essere evitato. Grazie all'extragettito, quindi a maggiori incassi su Iva e accise, lo Stato ha un tesoretto su cui intervenire per sostenere imprese e famiglie. Ma se non dovesse bastare, lo scostamento di bilancio, che vuol dire fare nuovo debito, diventa necessario. Oggi serve un ponte che faccia superare il rischio baratro. E se questo ponte è nuovo debito, va fatto nonostante rappresenti un fardello per i nostri figli e nipoti, perché il costo che ne pagheremmo dopo in termini di lavoro, di produzione e di imprese sarebbe infinitamente più alto". Lo ha detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, a Oggi è un altro giorno.

Giuseppe Conte: "Il M5S non galleggia come altri, siamo di tutt'altra pasta"

"Noi non siamo capaci di galleggiare come loro, siamo di tutt'altra pasta. Per noi è un impegno serio e di onore, faticoso e di disciplina". Così Giuseppe Conte, leader M5S, alla presentazione del programma pentastellato all'Auditorium della Conciliazione a Roma. "Realizzare ben l'80% del programma del 2018 è un record storico mai realizzato nella storia repubblicana, anche di fronte alla sfida della pandemia", aggiunge.

Matteo Salvini: "La mia preoccupazione è non avere fra 17 giorni un paese in ginocchio"

"Tra 16 giorni pare che vinciamo le elezioni, non sono scaramantico. La mia preoccupazione è non avere tra 17 giorni un Paese in ginocchio". Cosi Matteo Salvini, protagonista di un faccia a faccia con Dario Costantini, presidente Cna.

Marcello Pera: "Il Presidente Mattarella è fuori e deve essere lasciato fuori dalle polemiche elettorali"

''No, no, e poi no. Il Presidente Mattarella è fuori, e deve essere lasciato fuori, dalle polemiche  elettorali. In primo luogo, per rispetto della sua persona di uomo equilibrato ed estraneo alle contese delle forze politiche. E poi per  rispetto della sua funzione, che è a garanzia di tutti. Chiamarlo in  causa e addirittura indicarlo come bersaglio delle riforme costituzionali significa solo degradare la campagna elettorale per mancanza di argomenti. Il centrodestra non si presta ora e non si  presterà dopo a questo massacro". Lo dichiara Marcello Pera, candidato al Senato di Fratelli d'Italia.

Bobo Craxi: "Di fronte a me non vedo avversari. Si facciano vivi"

"Si è detto da più parti che la campagna elettorale siciliana è anomala perché in piena estate gli elettori  vengono chiamati a partecipare e ad esprimersi su due livelli  istituzionali differenti, quello regionale e quello nazionale, a  scegliere fra una moltitudine di candidati, di coalizioni, di liste  elettorali e candidati". Così Bobo Craxi, candidato a Palermo per il  centrosinistra. “Una specie di caponata elettorale in cui si pretenderebbe che  l'elettore debba districarsi facendosi la medesima idea quando in  realtà le opzioni, i programmi, i livelli istituzionali sono diversi.  Il sistema prevede una quota uninominale spuria perché è collegata al voto proporzionale alle liste ed alle coalizioni. Ma i candidati  uninominali di collegio esistono. Nel mio caso chiedo una scelta certa ad una coalizione, quella di Centrosinistra ma anche ad una persona.  Io sono candidato al Collegio 2 di Palermo ma di fronte a me non ho  avversari, perché non si è palesato fino a questo momento nessuno” dice

Giorgia Meloni: "Il tetto al contante? Non ha senso.Lo Stato deve rompere meno le scatole:poche regole ma certe"

"Il tetto al contante? Non ha nessun senso, non ho capito perché darsi delle bastonate da soli". Lo ha detto il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un incontro organizzato da Confcommercio. "Lo Stato - ha aggiunto - deve rompere il meno possibile le scatole: poche regole ma certe".

Il Ministro Cingolani su una sua disponibilità per un ruolo nel prossimo governo: "Ho fatto quello che dovevo fare adesso devo trovare un lavoro"

"Io dovevo fare quello che ho fatto, ho fatto il tecnico del Governo Draghi, la politica deve riprendere il suo predominio, il Parlamento deve riprendere il suo predominio e io devo trovare un lavoro". Lo ha detto il ministro della Transizione Roberto Cingolani, interpellato altermine del consiglio Energia a Bruxelles circa la sua disponibilità ad andare avanti nel ruolo con il prossimo Governo.

 

Beppe Sala, sindaco di Milano: "La parte che ha Meloni come leader eventuale su alcune tematiche ha una visione falsamente omogenea"

"Mi pare che la parte politica che ha Meloni come leader eventuale abbia su alcune tematiche, in particolare la visione della società, una visione che è falsamente omogenea". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in Triennale durante il festival "Il tempo delle donne". "Per esempio, sull'ambiente non gli sento mai dire nulla"

Matteo Renzi: "Se ci sarà un governo Meloni noi saremo all'opposizione"

"Se ci sarà un Governo Meloni noi saremo all'opposizione, non voteremo la fiducia a Giorgia Meloni. Non gridiamo al fascismo, ma non votiamo la fiducia". Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa organizzata a Napoli 

Giorgia Meloni: "Una riforma costituzionale per avere un governo ogni 5 anni"

"La mia premura è avere una riforma costituzionale che ci faccia avere un governo ogni 5 anni, una elezione ogni 5 anni come accade in tutte le democrazie occidentali". Lo afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni, al convegno di Confcommercio.

Matteo Renzi:"Nei prossimi mesi Forza Italia imploderà"

"Nei prossimi mesi Forza Italia fatalmente verrà meno. Lo dico con rispetto per Berlusconi e i ministri, ma è in fase di implosione e noi faremo meglio di FI". Lo dice il leader di Iv, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a Napoli. L'ex premier apre alla possibilità che il suo partito possa accogliere "pezzi di FI, esponenti che già stanno andando via, come sta accadendo in Campania, e che guardano anche al Terzo polo con grande attenzione".

Giorgia Meloni: "L'Occidente non padrone del proprio destino"

"Noi ci siamo indeboliti sul piano  economico perché abbiamo deciso di dipendere dagli altri. Il punto è  che l'Occidente non è padrone del proprio destino, andiamo avanti come se avessimo il paraocchi...". Lo ha detto Giorgia Meloni prendendo la  parola davanti alla platea della Confcommercio.

Enrico Letta: "Faremo un tour con un bus elettrico. L'idea ci è venuta perchè alla destra non frega niente del tema ambiente"

"Faremo un viaggio in giro per l'Italia con  un bus elettrico,  partiamo stasera da Brescia e poi  Bergamo. L'idea ci è venuta perché alla destra, del tema dell'ambiente, non gliene frega niente". Lo ha detto il segretario del PD Enrico Letta oggi ospita di Antenna 3, in riferimento al “tour”  elettorale che inizierà oggi alle 18.30 a Brescia

Ignazio La Russa: "La fiamma tricolore non ha nulla a che vedere con il fascismo"

La fiamma tricolore "non ha niente a che vedere col fascismo, è un simbolo della destra politica italiana e oltretutto abbiamo tolto la base con la scritta 'Msi'. Che cosa vuole quindi la sinistra? Vuole che mettiamo la falce e il martello nel simbolo? Non possiamo, ci dispiace". Lo dice Ignazio La Russa, senatore Fdi, nel corso della sua visita elettorale oggi alla Bolognina

Matteo Renzi: "4 punti in piu' di sondaggi sarebbe bel sogno"

"Ultimo giorno per pubblicare i sondaggi. La nostra lista è data più o meno tra il 7 e l'8%. Ma, la cosa interessante è che se - guardate i sondaggi delle volte precedenti - dai dati dell'ultima pubblicazione al risultato effettivo, di solito, c'è uno scatto di circa quattro punti". Matteo Renzi lo scrive nella sua Enews. "Nel 2018, ad esempio, il Pd era dato al 22.8 e finì al 18.8. E la Lega era data al 13 e fini al 17. Che cosa voglio dire? Che dobbiamo impegnarci moltissimo in questi quindici giorni, perchè possiamo fare la differenza davvero: aggiungere quattro punti al nostro punteggio di adesso sarebbe un bellissimo sogno", conclude il leader di Italia viva.

Carelli (Ic): ridurre scaglioni Irpef e tasse per aiutare famiglie e imprese

“Nel 2011, la destra ha portato il Paese sull’orlo della bancarotta con uno spread a 574 punti base. Oggi rischiano di fare altrettanto. La nostra attenzione deve essere massima, non possiamo mettere a rischio i conti del Paese, quelli delle imprese e i risparmi dei cittadini. Per questo Impegno Civico sta lavorando per mettere in campo una serie di misure che aiutino le aziende a non abbassare la saracinesca, licenziando quasi 400mila lavoratori. Sull’Irpef abbiamo ridotto già gli scaglioni da 5 a 4: ora il nostro obiettivo è passare da 4 a 3 scaglioni con una ulteriore diminuzione delle aliquote, in particolare  per ridurle al ceto medio e ai redditi più bassi. Dobbiamo poi attuare una riforma fiscale al passo con i tempi e con le esigenze del sistema produttivo, attrarre investimenti, abbassare il cuneo fiscale, eliminare l’Irap per le società di capitali dopo averlo fatto per le società di persone”. Lo afferma Emilio Carelli, esponente di impegno Civico e candidato alla Camera dei deputati.

Letta: distacco dal centrodestra? Puntiamo sul 42% di indecisi

"Penso di recuperare perché gli stessi sondaggi dicono che c'è un 42% di elettori che non hanno ancora deciso e lo faranno nei prossimi giorni, puntiamo su quelli". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a Antenna3, rispondendo a una domanda sui sondaggi che danno la propria coalizione a 19 punti percentuali di distanza dal centrodestra. "A quegli elettori astensionisti diciamo 'ma siete sicuri che passare da Draghi a Meloni sia una cosa intelligente per il futuro del nostro Paese, per i nostri risparmi e soprattutto per l'energia?'" ha aggiunto osservando che "Meloni in Europa otterrebbe molto meno" di Draghi.

Letta: l'idea del ministero a Milano non mi scandalizza

"L'idea della presenza di un ministero a Milano non è nuova. Nel 2000 quando ero ministro dell'Industria io aprii un ufficio del ministero a Milano, dopodiché siccome non mi piace parlare di quello che ho fatto prima non l'ho detto in questi giorni, ma per tutto quell'anno e mezzo al ministero dell'Industria io ho passato tutti i lunedì a Milano quindi io non mi scandalizzo assolutamente se c'e' un decentramento di parti dei ministeri cosi' come abbiamo fatto un decentramento anche gli altri pezzi dell'amministrazione pubblica, le autorità per esempio sono in parte decentrate". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta prima dell'incontro in Assolombarda a proposito della proposta della Lega di trasferire a Milano il ministero dell'Innovazione. "Il tema di fondo e farne qualcosa di funzionale, non di propagandistico - ha sottolineato -. Non è uno scandalo che ci sia un pezzo del sistema amministrativo pubblico che abbia ramificazioni sul territorio, in particolare a Milano. Lo feci io 21 anni fa, non mi sembra una grande nuova idea, mi sembra assolutamente normale che si discute di queste cose, soprattutto in un Paese come il nostro molto decentrato e regionalizzato".

La Russa: la fiamma tricolore non è un simbolo fascista

"Ci sono tanti immigrati che fanno fino in fondo il loro lavoro, la loro vita anche in condizioni difficili. Io personalmente da 20 anni in Sicilia ho un tuttofare giardiniere albanese e lo trovo un ragazzo splendido,ha messo su famiglia, figli... quindi non bisogna fare di tutta l'erba un fascio... si può dire "fascio"? No perché se non si può dire la parola "fascio" io non la dico!". È la battuta di Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e cofondatore di Fratelli d'Italia, in visita a Bologna per la campagna elettorale insieme a Galeazzo Bignami, capolista alla Camera perle province di Bologna e Modena.   E sempre sul tema del fascismo, La Russa ha insistito: "La fiamma tricolore non ha niente a che vedere col fascismo, è un simbolo della destra politica italiana". "Oltretutto abbiamo tolto la base con la scritta Msi - ha proseguito - cosa vuole la sinistra? Che mettiamo la falce e il martello? Non possiamo mettere la falce e il martello nel simbolo, ci dispiace".

Tajani: infiltrazioni russe? Ci sono e ci sono sempre state

"Infiltrazioni russe ci sono sempre state e ci saranno sempre. E' ovvio che la Russia ha interesse a indebolire le nostre democrazie. Lo ha fatto con la Brexit e con la Catalogna. Loro non guardano a destra o sinistra, guardano a tutto ciò che più indebolire il loro interlocutore. A loro interessa la rottura di un fronte. In questo momento l'Europa è stata unita, a destra, sinistra e centro, a tenere una posizione coesa".  Vogliono vederci divisi, ma sul rispetto della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti al livello internazionale non possiamo dividerci. Fermo restando che bisogna agire e reagire sulla questione della ricaduta delle sanzioni. La democrazia ha un costo". Lo dice Anonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, nel corso di un evento alla Cna.  

Di Maio: il Reddito di cittadinanza l'ho fatto, lo difendo, lo miglioro

"Io l'ho fatto, io lo difendo, io lo miglioro" ha detto Luigi Di Maio a proposito del Reddito di cittadinanza.  "E sappiamo come migliorarlo, ma è un'idea totalmente distante dall'abolirlo", ha aggiunto.

Salvini a Confcommercio: sarà un onore tornare con un incarico di governo

"Sarà un onore tornare qua con un incarico di governo e tutti insieme aiutare il nostro straordinario Paese". Così il segretario leghista Matteo Salvini durante un confronto organizzato da Confcommercio.

Speranza a Rainews24: il presidenzialismo è una scorciatoia

Cosa ne pensa della proposta del presidenzialismo? "I leader che si presentano riempiono i programmi elettorale di promesse, poi queste non vengono mantenute. Noi abbiamo bisogno di progetti che non vanno consegnati all'uomo solo al comando. È una scorciatoia" ha risposto il ministro della Salute, Roberto Speranza intervistato a Rainews24. "Bisogna ricostruire i luoghi della rappresentanza", ha aggiunto.

Speranza a Rainews24: sul Covid da Giorgia Meloni toni simili a invettive no vax

"Giorgia Meloni ha spesso toni che somigliano a quelli delle invettive dei no vax". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo stamani a Mattina 24 su Rainews 24.   Speranza ha riferito di avere "chiesto un confronto pubblico a Giorgia Meloni" sul tema delle vaccinazioni perché "oggi, da parte della Destra, c'è un atteggiamento di ambiguità. Non si dice con chiarezza quello che dovrebbe essere una ovvietà per tutti: che la campagna di vaccinazione andrà avanti, che il diritto alla salute continuerà ad essere il primato essenziale e che l'evidenza scientifica continuerà a guidarci. Sembra la posizione di chi ha paura di scontentare quel pezzetto di no vaxc he con teorie antiscientifiche si è messo contro la campagna di vaccinazione".   Per Speranza "serve dire al Paese come stanno le cose su un tema così decisivo, perché il Paese deve scegliere".

Crosetto: Meloni non sarà donna sola al comando

L'autunno sarà "terribile" e così il cofondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto lancia l'idea di un governo dei migliori. Intervistato da Avvenire assicura:"Giorgia" Meloni "non arriverà alla guida del Paese per fare la donna sola al comando".   "Se l'Italia si vorrà salvare", ragiona Crosetto, "dovrà unire tutte le energie migliori", perché "da questo mare in tempesta non si esce da soli, bisognerà remare tutti in una direzione". Per Meloni, dichiara il suo consigliere, "sarebbe irresponsabile non chiedere impegno a chiunque possa dare una mano per tirare fuori l'Italia da queste sabbie mobili". "Quando sceglierà la classe dirigente - prosegue Crosetto -, non vorrà sapere chi hai votato". E si spinge oltre: "Per il bene dell'Italia, Giorgia Meloni, chiamerebbe Letta senza nessuna esitazione, così come Conte o Calenda".   

Sulle riforme costituzionali, Crosetto dice che "si fanno insieme nel luogo deputato a farle, il Parlamento". "Un confronto ampio in Parlamento è vitale", aggiunge.

Berlusconi: unico voto utile al centro è per Forza Italia

"Il centrodestra vincerà le elezioni insieme ed è ovvio governeremo insieme". Lo dice Silvio Berlusconi alla 'Gazzetta di Parma'.   "Siamo partiti diversi, con culture politiche diverse, ma siamo legati da lealta' reciproca e da un ottimo programma comune. Poi, all'interno della coalizione, mi auguro che il centro liberale e cristiano abbia il maggiore peso specifico. Questo farà bene alla credibilità del governo in Europa e sui mercati finanziari. Quindi l'unico voto utile per chi si sente di centro e' il voto per noi, perché siamo l'unico centro che avrà un ruolo politico e di governo nella prossima legislatura", aggiunge.

"Draghi è stato fatto cadere dai Cinque Stelle che sono usciti dalla maggioranza del Governo di unità nazionale con la complicità del partito Democratico" sottolinea il presidente di Forza italia. "Noi avevamo proposto a Draghi, con un atto parlamentare, di andare avanti senza i grillini fino a fine legislatura. Chi ha deciso di dare le dimissioni è stato lo stesso Draghi. Ma le sinistre sono cosi' spudorate da accusare noi. Davvero incredibile". 

Pd, Marcucci: la partita non è chiusa

"La partita non è chiusa", afferma il senatore Pd Andrea Marcucci in un'intervista al Tirreno parlando della campagna elettorale. "Sarà molto importante la quota di votanti e l'impatto dell'astensionismo, poi molti elettori decideranno all'ultimo", sostiene il dem che si dice"preoccupato da una destra che nel frattempo è diventata estrema destra".Quanto ai rapporti con il M5S, secondo Marcucci "non è quello che ho conosciuto in versione governista. Quello di oggi - dice- è tornato su slogan populisti che si può permettere solo una forza destinata per sempre all'opposizione, per lavorare contro". Il dialogo oggi con i cinque stelle lo vede quindi"molto difficile, praticamente impossibile".   

Sul rigassificatore di Piombino il senatore dem sostiene che"non possiamo fare a meno" di esso "per l'interesse nazionale,ma la città - aggiunge - deve trarne un grande vantaggio, con investimenti rilevanti su porto, infrastrutture e con un taglio drastico del costo dell'energia per tutti gli abitanti".Marcucci fa poi una appello al segretario di Azione Carlo Calenda: "Legga le dichiarazioni del presidente Giani, prima di polemizzare con il Pd".

"Penso" che, come Terzo Polo, "supereremo di parecchio il 12 per cento e quello che succede in questo caso è che non si formerà il governo di destra". Sarà Draghi a deciderlo ma "sarebbe quasi naturale andare avanti con Draghi".     "Di fronte allo tsunami" in cui ci troviamo "ci vogliono qualità staordinarie per andare avanti". Lo ha detto il leader di azione, Carlo Calenda, al Tg1.

Conte: progressista non è chi sposa agenda Draghi

"E' progressista chi agisce in modo progressista, non chi si affanna a definirsi tale e poi sposa l'agenda Draghi, imbarcando Di Maio e Tabacci e facendo la corte a Calenda, Renzi, Carfagna e Gelmini". Lo dice il presidente del M5s, Giuseppe Conte, conversando con 'Il Manifesto'.         Poi, sempre a proposito del fronte progressista, sottolinea: "Se cercate intese e cartelli dell'ultimo minuto, non citofonate al M5s. Le nostre interlocuzioni sono basate esclusivamente sui temi e sugli interessi dei cittadini, non su alchimie di palazzo. Con questi vertici Dem, che hanno buttato all'aria quanto di buono fatto dal fronte progressista nel Conte II non c'e' possibilità di dialogo. Ne risponderanno ai loro elettori".

Calderoli: sarà la volta buona del presidenzialismo

Il senatore della Lega, Roberto Calderoli, crede che le ipotesi di presidenzialismo siano concrete: "È la volta buona", dice in un'intervista a La Stampa. "Io ho partecipato - aggiunge - a sei elezioni del Capo dello Stato, la prima è stata quella di Oscar Luigi Scalfaro nel 1992. Ciò a cui ho assistito in quelle occasioni all'interno del Parlamento non l'ho visto nemmeno nelle peggiori assemblee di condominio e quindi credo che tutti si siano resi conto che questa formula ha fatto il suo tempo, non resta che l'elezione diretta del presidente della Repubblica". 'Lei crede che il governo di centrodestra cambierà la Costituzione senza il referendum?' "La Costituzione - replica - prevede che con il voto dei due terzi dei parlamentari si può cambiare la Carta senza referendum. Se i nostri padri costituenti hanno deciso così, un senso ci sarà. Ciò nonostante io credo che una riforma di ampia portata vada sottoposta comunque a un referendum popolare". Calderoli ritiene che "non" sarà un percorso semplice perché "sul principio del presidenzialismo siamo tutti d'accordo. Sul ruolo del presidente, invece, si dovrà aprire un dibattito. Io sono per il modello francese". Per quanto riguarda l'allarme lanciato dal Pd, ribatte: "Devono essere convinti di aver già perso. Se già si prefigura il fatto che tutta l'opposizione avrà meno di un terzo dei parlamentari, qualche guaio devono averlo combinato".

FI, Ronzulli: non c'è terza via, la scelta è tra noi e la sinistra

"Il 25 settembre sarà una scelta di campo tra il centrodestra, la coalizione inventata dal Presidente Berlusconi 28 fa, e la sinistra. Non c'è nessuna terza via, il Terzo Polo ha deciso di concorrere solo per essere l'elemento di disturbo alla vittoria del centrodestra. Bisogna dirlo agli indecisi e, soprattutto, ricordargli che non siamo tutti uguali. Il centrodestra vincerà queste elezioni, ma è importante riuscire ad avere uno scarto molto ampio sugli avversari così da riuscire a governare bene, come siamo abituati a fare". Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, durante una manifestazione elettorale a Barletta.

Orlando: il Pd può farcela grazie agli indecisi

"Ma vi pare che se ci trovassimo in autunno con un governo Meloni a palazzo Chigi, noi potremmo permetterci di convocare le primarie del Pd per cambiare segretario?". Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un'intervista a La Stampa concordando con quanto il suo collega Dario Franceschini ha scandito pochi giorni fa sulle colonne di questo giornale. E cioè che tutto il partito è con Letta e che il segretario del Pd non dovrebbe dimettersi anche nel caso dovesse uscire sconfitto. "Tanto più se non dovesse andare bene - dice il ministro del Lavoro, ospite a Metropolis, trasmissione web del gruppo Gedi - ci sarebbe bisogno di qualcosa di diverso che individuare un capro espiatorio: certo non un congresso per cambiare un leader. Ma questo scenario non ci sarà". E sottolinea: "I numeri possono cambiare e di molto negli ultimi giorni. Faccio un esempio: la Lega può solo scendere, perché se uno è indeciso e alla fine decide di votare a destra, vota la Meloni. Anche molti indecisi possono propendere per il Pd all'ultimo momento. La partita è aperta. Penso che si possa trovare una maggioranza in caso di vittoria".

Renzi: il voto utile è quello a noi, Draghi sola alternativa a governo destra

"Il voto utile? È quello a noi, così avremo un governo Draghi e non un governo Meloni". Nell’ intervista a Venanzio Postiglione sul Corriere.it, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, rovescia il ragionamento di Enrico Letta. Sull'emergenza gas, come Calenda, spiega che "occorre ragionare sul nucleare di nuova generazione". "Cos’è il voto utile? Per me - afferma Renzi - è mandare gente competente in Parlamento perché se hai gente competente può capitare che anche se hai il 2 per cento riesci a mandare a casa Conte e a portare Draghi. Questo Parlamento è un Parlamento in cui per due terzi si vota nel proporzionale e i voti sul proporzionale sono decisivi per mandare una pattuglia di persone in grado di fare la differenza: 40 parlamentari a noi fa già la differenza e quello è il voto utile. Viceversa se tu pensi che l’unico voto utile sia quello dei collegi uninominali commetti un errore: in molti di quei collegi la partita è già decisa perché Letta ha fatto una scelta suicida".